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San Paolo
02/03/1988
h.20.30
NAPOLI - TORINO 2-3 (1-1)
Napoli
: Garella, Bigliardi, Francini, Filardi (al 67' Miano), Ferrario, Renica, Careca (al 46' Giordano), De Napoli (al 72' Sola), Carnevale, Maradona, Romano.
Torino: Lorieri, Corradini, Ferri, Rossi, Benedetti, Cravero, Berggreen (al 62' Bresciani), Crippa, Polster (all'86' Fuser), Comi, Gritti (al 90' Lentini).
Arbitro: Bergamo di Livorno.
Reti: Gritti 28' (T), Maradona 37', 50' (N), Comi 75' (T), Polster 80' (T).
Spettatori: 45 mila circa, di cui 40.784 paganti per u incasso di 713.812.000 lire.
Note: Ammonito Gritti, espulso il vice allenatore Cazzniga al 60'0 per proteste.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 3 marzo 1988]
Con prospettive poco ottimistiche dopo l'uno a uno della partita di andata, e al termine di una giornata pesante a causa del viaggio avventuroso che l'ha portato a Napoli soltanto a poche ore dall'inizio della partita, il Torino sfida i campioni d'Italia nello stato d'animo di chi ha poco da perdere. A suo favore - se cosi si può dire, vista la qualità dei rincalzi partenopei - giocano le assenze di Bagni, Ferrara e Giordano (inizialmente in panchina) - ma è chiaro che le difficoltà di arrivare alla qualificazione rimanevano intatte. Radice, per ovviare alla mancanza di Sabato, ha inserito Benedetti in difesa e spostato Crippa in avanti ma, dall'altra parte, la serata di vena di Diego Maradona. Il Napoli imposta subito manovre d'attacco ma al 4' il Toro replica con un bel traversone di Cravero che sorprende i difensori azzurri ma anche Gritti e Polster, anche se ottimamente piazzati. Come previsto, la squadra di Bianchi non si balocca a salvaguardare una situazione di parità, che la qualificherebbe, soprattutto con Careca e Carnevale, cerca l'affondo vincente. Non tutti gli azzurri, però, parlano lo stesso linguaggio e la difesa granata, nella quale Benedetti e Ferri si distinguono per l'irruenza, riesce a fare da filtro. La squadra di Radice dopo una fase iniziale di prudenza si fa più coraggiosa: Cravero ispiro una serie di contropiede che Gritti e Berggreen si incaricano di eseguire. Ne scaturisce una serie di calci d'angolo che servono più che altro a creare tensione in area partenopea. Ma l'iniziativa è compensata. E al 28', il Torino passa in vantaggio con un gol bellissimo. Lo propizia un traversone dal fondo di Polster sul quale Gritti, precedendo Bigliardi, s'avventa di prepotenza. La palla è colpita con violenza micidiale e per Garella non c'è proprio nulla da fare. L'intesa fra le due punte granata da i suoi frutti. B Napoli sembro stordito e incapace di riprendersi dalla botta, ma al 32' Lorieri deve far ricorso a tutta la sua bravura volando a deviare un colpo di testa che Maradona, messo in movimento da un cross di Canevale, ha indirizzato nell'angolino. L'argentino, contrastato più di una volta in modo violento da Ferri, al 37' si vendica però dell'ennesimo "affronto" realizzando il pareggio con un calcio di punizione: un tiro "tagliato" sul primo palo che Lorieri in tuffo riesce appena a toccare ma non a fermare. Al 41' Il portiere granata è di nuovo chiamato in causa dall'ennesima punizione di Maradona. Lorieri blocca il pallone a terra con grande tempismo. B Napoli insiste, al 47' Corradini deve sgambettare Carnevale in area per riuscire a fermarlo. Bergamo, a sorpresa, fa battere dal limite con effetti egualmente devastanti, però, perchè l'irrefrenabile Maradona mette di nuovo a segno. La partita è rude, non cattiva, ma la tensione cresce tra spalti e panchina, tanto che al 60' Bergamo espelle Cazzaniga, "secondo" di Radice, per proteste: il tecnico granata, come in altre occasioni, tenta con successo la carta delle tre punte inserendo Bresciani al posto di Berggreen, e subito il giovana granata impegna a fondo Garella. La svolta alla partita è di Comi, al 75' il centrocampista in azione individuale, salta due avversari e fulmina Garella da distanza ravvicinata. I granata insistono e vanno in vantaggio all'80. Azione Polster-Gritti-Crippa, cross e colpo di testa di Polster. Per il coraggioso Torino si apre una seconda porta verso l'Europa.