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Comunale di Firenze
06/03/1988
h.15.30
FIORENTINA - TORINO 1-0 (0-0)
Fiorentina
: Landucci, Contrato (all'87' Pin), Carobbi, Berti, Battistini, Hysen, Bosco, Onorati, Diaz, Pellegrini, Di Chiara. A disposizione: Conti, Rocchigiani, Baggio, Ciucchi. All.: Santarini e Eriksson.
Torino: Lorieri, Corradini, Ferri, Rossi, Benedetti, Cravero, Berggreen, Crippa, Polster, Comi, Gritti (all'83' Bresciani). A disposizione: Zaninelli, Fuser, Sabato, Lentini. All.: Radice.
Arbitro: Cornieti di Forlì.
Reti: Diaz 91' rig.
Spettatori: 24.022 di cui 13.075 abbonati per una quota partita di 364.960.922 lire e 10.947 paganti per un incasso di 157.526.000 lire.
Note: Ammoniti Rossi, Berti, Pellegrini e Corradini.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 7 marzo 1988]
Su tutte e due le squadre aveva vinto la tramontana, condannandole allo 0-0 con la complicità dei portieri (meglio, anche perché più impegnato, Lorieri di Landucci). A 40 secondi dalla fine ha vinto però Berti il quale, descritto dai, colleghi fiorentini che lo conoscono bene come un cascatore emerito, ha approfittato dell'opposizione di Corradini sull'ultimo pallone giocabile della partita per tentare un tuffo in area di rigore al quale il giovane arbitro Cornieti (bravissimo in precedenti partite) ha creduto. La nostra versione a caldo è differente (evidentemente) da quella dell'arbitro. Tutte e due sono a prova di moviola, prova che va rifiutata per principio. Noi e Cornieti sullo stesso piano, a caldo. Sacrosanto o fasullo che sia stato, il rigore realizzato da Diaz ha rappresentato tutto sommato un atto di giustizia, perché il Torino non è mai stato pericoloso in attacco e perché la Fiorentina ha tenuto palla 70' su 90'. Ma visto che nel calcio la vittoria ai punti non esiste, non crediamo dovesse arrivare su un rigore per uno scontro di gioco nel quale ben pochi (fiorentini compresi) hanno visto gli estremi della massima punizione. Il vento forte che scendeva dalla collina di Fiesole ha preso di infilata il terreno del Comunale spingendo sotto la Fiorentina per tutto il primo tempo, e impedendo ai granata di impostare valide azioni di rimessa. Neppure sui rinvii da fondo campo Lorieri riusciva a superare la meta campo. In avvio di ripresa, situazione cambiata. Il lavoro toccava a Landucci. Ma poi i granata tornavano al puro contenimento ed i viola (col vento in calando) trovavano modo di gettarsi avanti pur senza creare sbocchi per il tiro. Eriksson già sentiva nelle orecchie le proteste tifose per l'esclusione di Baggio rimasto in panchina per 90' a mordersi le unghie, quando è arrivato il colpo di scena finale. Durante i 90', poco gioco del Toro e molti palleggi approssimativi dei viola, che avevano in Battistini (difensore e uomo di spinta, capace di lavorare anche per un Hysen da pensione) l'elemento migliore delle retrovie, e nella coppia Pellegrini-Diaz un duo molto mobile pur se privo di intesa, in Berti un cursore piacevole (ottimo il suo primo tempo). Il Toro era ancora evidentemente sugli entusiasmi di Napoli. Mai i granata hanno dato l'impressione di aver lo spirito per imporre il proprio gioco. Le due punte da ricordare solo per l'impegno (e Polster per i falli a sfavo gli esterni Berggreen e Crippa a livello di fusione. Comi a lavorare soprattutto in copertura, Cravero immolato in zona, senza tentare gli inserimenti offensivi. Su questa situazione di uomini e di voglie, veniva fuori una modesta commediola, prima del thrilling finale. Sulle ali della tramontana era Lorieri l'eroe granata del primo tempo. Vinceva i primi duelli con Diaz, doveva poi perdere l'ultimo. Il portiere (18') deviava con bravura la prima punizione dell'argentino, una rasoiata bassa passata fra le paglie della barriera, e (27') ribatteva di pugno una seconda e ancora più maligna bordata, il terzo provvidenziale intervento (44') con un volo che toglieva da sotto la traversa un missile che Onorati aveva scagliato da 30 metri. In apertura di ripresa, vento alle spalle, Gritti impegnava Landucci (10') in una acrobatica deviazione alta, quindi il portiere toscano si doveva opporre ancora all'attaccante granata ostacolato da Contratto. Ma il Torino si fermava qui, ed era ancora bravo Lorieri a bloccare (26') una deviazione di Pellegrini su cross di Di Chiara. Poi il rigore, la rocambolesca vittoria toscana al 91'. Subito dopo la rabbia di Radice e dei granata. Forse, sarebbe stato meglio pensarci prima.