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Marassi
05/05/1988
h.16.00
SAMPDORIA - TORINO 2-0 (2-0)
Sampdoria
: Pagliuca, Briegel, Mannini, Fusi (all'87' Salsano), Vierchowood, Pellegrini, Pari, Cerezo, Bonomi, Mancini (all'83' Ganz), Vialli (al 79' Bosco). A disposizione: Bistazzoni, Paganin. All.: Boskov.
Torino: Lorieri, Corradini (al 46' Benedetti), Ferri, Crippa, Rossi, Cravero, Berggreen (al 67' Lentini), Sabato, Polster, Comi, Gritti (al 46' Bresciani). A disposizione: Zaninelli, Fuser. All.: Sala e Vatta.
Arbitro: Casarin di Milano.
Reti: Briegel 10', Vialli 32'.
Spettatori: 17.236 per un incasso di 328.795.000 lire.
Note: Ammoniti Briegel, Benedetti, Bresciani e Ganz. Espulso al 93' Ganz per doppia ammonizione. Si è giocato in uno stadio ridotto a 17.500 posti per via dei lavori di costruzione del nuovo Ferraris in vista dei Mondiali di Italia '90. La partita è stata trasmessa in diretta televisiva, per volontà del questore, anche in provincia di Genova.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 6 maggio 1988]
Mezza Coppa Italia, ma a Genova dicono tutta, in mano della Samp. I riposatissimi sprinters di Boskov, che avevano tirato il fiato contro Juve ed Inter, trascinati da un Mancini strepitoso hanno preso d'infilata nella prima mezz'ora i maratoneti di Radice, usciti alla distanza ma senza mai trovare il guizzo per il gol che avrebbe reso più aperto il ritorno del 19 maggio. Tra i tanti misteri di Casarin (che brutta giornata per il trio, arbitro più Longhi e Magni ai bordi, destinato al campionato d'Europa) il più grosso riguarda però la rete annullata a Cravero al 77'. Fuorigioco di un soffio, dopo l'assist di Polster e la correzione di testa di Bresciani? Diamo comunque la patente del giallo al guardalinee Magni, il quale ha alzato la bandierina sulla botta del libero, diventato attaccante dal quarto d'ora della ripresa per completare una saggissima partita in tutte le zone del campo. Bella, agonisticamente tesa, interessante proprio per la differenza tattica e di ritmo tra le due squadre, movimentata da baruffe sulla curva nella quale tifosi genoani si erano infiltrati tra i granata, la gara non ha lasciato dubbi sull'enorme efficacia della Samp in contropiede (così è stato dopo il gol di Briegel al 10'). Sulla difficoltà del Torino nell'arrivare al tiro, sull'azzardo della marcatura Rossi su Mancini decisa da Radice in avvio. Dubbi tanti, invece, sull'operato dell'arbitro: impunito il fallo (gamba tesa) di Cerezo che ha lasciato Comi a terra sul nascere dell'azione dell'1-0, perdonato Cravero per un aggancio sul limite dell'area (più dentro che fuori) a Pari, lasciati correre prima di estrarre cartellini gialli inutili due falli assassini di Mannini su Crippa e Polster su Mannini, soprattutto lasciato impunito (53') un netto rigore su Cravero. Agganciato da Pellegrini a ridosso di Pagliuca. Abbastanza grottesca l'espulsione di Ganz in recupero: il blucerchiato era entrato all'83' beccandosi due ammonizioni consecutive. Casarin ha così inquinato una partita solare, dominata per un'ora da Mancini che Benedetti, entrato nella ripresa, ha frenato solo quando il blucerchiato era in debito d'ossigeno, giocata da Vialli bene ma soltanto a tratti (oltre al facile gol del raddoppio, al 32', su assist delizioso dalla destra del suo gemello, un palo e un colpo di testa ribattuto da Lorieri con una prodezza), gestita per 90 minuti da Cravero con enorme intelligenza tattica. Ci sono stati anche i ritorni dei muscolari: Briegel soprattutto, e Crippa sono risaliti di tono, mentre a centrocampo Cerezo ha vinto la battaglia con Comi dove il gioco nasce, e dove si protegge la difesa. I granata erano andati vicini (7') al gol di sorpresa quando Corradini scattato bene sul lancio di Cravero ha sbagliato la mira del pallonetto che aveva scavalcato Pagliuca, sostituto di Bistazzoni ormai abbandonato da pubblico e compagni. Tre minuti dopo, con Comi a terra, Cerezo ha lanciato Vialli che ha fatto proseguire Briegel in un'autostrada apertasi verso Lorieri: il tedesco trovava un rasoterra micidiale, ma dove lo aspettava Lorieri se non verso il primo palo alla sua destra? Sullo 0-1 il Torino doveva affrontare, visto Mancini (ma anche la spinta di Fusi e Cerezo) la partita più scomoda. Cercare di attaccare sotto la costante minaccia del contropiede avversario, che colpiva infatti al 32'. Pari aveva già fallito la deviazione alla mezz'ora su assist di Mancini dalla destra, ed allora il folletto blucerchiato si ripeteva con un cross di esterno su palla sottratta a Rossi con un numero di alta scuola. Stavolta dalla parte opposta si era liberato Vialli per battere a colpo sicuro. Una traversa su punizione di Polster e un palo di Vialli pareggiavano conti che al Torino non interessano. I granata portavano avanti Cravero, con Bresciani entrato al posto dello stanchissimo (non da ieri) Gritti. Gli assalti del Toro erano frutto della buona volontà, del coraggio, di una buona tenuta alla distanza. Polster cercava di appoggiare ma i cross finivano tutti fra le mani di Pagliuca. Andava in porta la botta di Cravero, ma già sapete com'è finita. Alla Samp, comunque, il grande merito di aver risolto la partita subito, senza lasciare al Torino spazi per un gol (valido) che avrebbe riaperto il match di ritorno.