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Arena Garibaldi
15/05/1988
h.16.00
PISA - TORINO 2-0 (1-0)
Pisa
: Nista, Cavallo, Lucarelli, Faccenda, Dianda, Dunga (all'85' Desolati), Cuoghi, Caneo, Piovannelli, Sclosa, Cecconi (al 65' Bernazzani). A disposizione: Grudina, Fiorentini, Paciocco. All.: Materazzi.
Torino: Lorieri, Corradini, Ferri, Crippa, Rossi, Cravero, Fuser, Sabato (al 57' Lentini), Polster (al 57' Bresciani), Comi, Gritti. A disposizione: Zaninelli, Di Bin, Fogli. All.: Radice.
Arbitro: Lo Bello di Siracusa.
Reti: Faccenda 9', 72'.
Spettatori: 26.818 di cui 21.829 paganti per un incasso di 402.301.333 lire e 4.989 abbonati per una quota partita di 158.611.300 lire.
Note: Ammoniti Cravero, Caneo, Comi, Cuoghi e Crippa.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 16 maggio 1988]
La spinta salvezza è evidentemente più forte degli stimoli della zona Uefa: il Pisa ha trovato nel libero Faccenda un matchwinner tanto inedito quanto determinante, e Lorieri, di fronte a lui, ha fatto almeno nella prima occasione la parte del ragazzino. Cosi Faccenda è in trionfo a fine gara e Lorieri pallido sulla panchina dello spogliatoio: situazione e atteggiamento che hanno spiegato tutto. Altro dovrebbe spiegarci l'arbitro Lo Bello, ma francamente ci stiamo stancando della parte (sembra frutto della geopolitica che invece odiamo) di censori dei direttori di gara. Allora un 6,5 ironico in pagella a Lo Bello con l'ammonimento (a lui e ai colleghi) di non scordare che il gioco del calcio non è rissa. Lasciar correre l'aggressività esasperata e colpire la protesta di chi la subisce è un distorcere lo spirito del foot-ball. Non ha insegnato nulla l'espulsione del difensore del Psv (al primo fallo cattivo) nella finale di Coppa Coppe? Con la benedizione dell'arbitro, quindi, il Pisa ha messo sotto il Torino sul piano della lotta. E' chiaro che se i granata fossero stati più vivi avrebbero reagito sullo stesso piano mettendo gli avversari in soggezione ma questo non è accaduto. Nel corpo a corpo, otto volte su dieci hanno vinto i nerazzurri. Un segno della combattività pisana e del calo di una squadra (quella granata) sottoposta ad un finale di stagione terribile. Il bilancio è di 20' d'attacco e due gol dei toscani, di 70' minuti di pressione granata con due deboli colpi di testa di Polster verso Nista. Il saldo del conto sta tutto nel 2°, nel dramma di Lorieri, nella giornata da favola della coppia Sclosa-Faccenda. Ecco la cronaca del trionfo e dei misfatti. Minuto 9. Calcio d'angolo di Sclosa dalla destra, la battuta è forte, ma la traiettoria non è molto larga. Lorieri esce plasticamente, ma fra le sue mani già pronte e la palla si intromette Faccenda il quale con un secco colpo di testa manda in rete la sfera che il portiere granata stava ancora aspettando. Saltiamo adesso l'ora buona di tentativi granata senza spinta efficace, per arrivare al 72'. Un contropiede pisano è fermato da Crippa con un intervento duro su Piovanelli. Ancora Sclosa va a battere la punizione dalla destra, la parabola è forte e tesa, Lorieri è sulla stessa ma Faccenda ci mette ancora la testa per la deviazione del 2-0. Un tocco maligno che stavolta assolve il portiere ma chiama in causa i suoi compagni. Va bene che Faccenda è un libero ma dovrebbe esserlo soltanto nella sua area.. Il 2-0 tagliava le gambe già molli dei granata, il Pisa chiudeva la gara tenendo palla e - troppa grazia - tentando addirittura il terzo gol. Una botta di Sclosa su punizione centrava in pieno la traversa, ed a 4' dalla fine Lorieri si opponeva ad una bordata di Dolcetti il quale cercava una vendetta juventina. Il giovane prestito bianconero era appena entrato al posto di Dunga, che è uscito accommiatandosi dalla folla pisana dopo 85' ricchi di concentrazione, di interventi carogneschi, uno dei quali (74') ha provocato un balzo e un urlo di Radice, al quale Lo Bello - che già controllava con particolare attenzione il tralner granata - presentava il cartellino rosso della cacciata dal campo. Al dominio agonistico e di gol del Pisa il Torino ha risposto con palleggi insistiti ma condotti a ritmo da fine stagione, e con una ricerca del gioco del tutto inadeguata al clima del match. Il "granatismo" sembra lontano, ma meglio così visto il Lo Bello di ieri: la lista degli ammoniti (proteste) del Torino si è allungata anche troppo pensando alla coda della stagione. Adesso Sclosa e Faccenda sono già negli archivi granata. La Sampdoria è davanti, con la Juve in seconda battuta. La voglia torinista di chiudere tutto subito è evidente, la paura di arrivare carponi allo spareggio con i bianconeri è grande.