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Del Duca
22/01/1989
h.14.30
ASCOLI - TORINO 1-0 (1-0)
Ascoli
: Pazzagli, Rodia, Gori (all'80' Benetti), Dell'Oglio, Fontolan, Arslanovic, Agostini, Carillo, Giordano, Giovannelli (al 93' Bongiorni), Cvetkovic. A disposizione: Bocchino, Fioravanti, Aloisi. All.: Bersellini.
Torino: Lorieri, Benedetti, Brambati, Sabato, Rossi, Cravero, Fuser, Zago (al 60' Carbone), Muller, Edu, Bresciani (all'80' Landonio). A disposizione: Marchegiani, Catena, Menghini. All.: Sala.
Arbitro: Magni di Bergamo.
Reti: Giordano 7'.
Spettatori: 9.483 di cui 3.839 paganti per un incasso di 55.705.000 lire e 5.644 abbonati per una quota partita di 83.676.470 lire.
Note: Ammoniti Muller e Giovannelli.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 23 gennaio 1989]
Il Torino fallisce, dopo aver parzialmente mancato l'appuntamento casalingo con il Pisa, anche il secondo match della verità: basta un gol, realizzato da Giordano (con leggera deviazione, attribuibile a Cvetkovic o, secondo le riprese tv, a Brambati) per affondare i granata. I quali, in svantaggio dopo appena 7', rischiano il tracollo nel primo tempo eppoi vanamente assaltano nella ripresa la porta avversaria, sfiorando il pareggio solo con una punizione di Edu, leggermente deviata da Bresciani sulla traversa. Mutilato nella formazione dalla squalifica di Skoro e dai forfait di Ferri, Comi e Catena, che si aggiungono alle precarie condizioni di Zago e Brambati, il Torino non può comunque recriminare più di tanto: il verdetto del campo - visto che i "se" non fanno squadra né risultato - premia la formazione che ha lottato con più raziocinio e punisce quella che non può sperare con il solo ardore agonistico di risolvere i propri guai. E' chiaro che Sala, chiamato a cercare in fretta il risultato, non può fare miracoli. Così come lo è altrettanto che troppi giocatori granata, al di là degli infortuni, stanno offrendo un rendimento assai inferiore alle attese, primi fra tutti Brambati e Benedetti che sono la brutta coppia dei marcatori implacabili della passata stagione. Specie l'ex empolese, ieri alle prese con Giordano, ha mostrato grossi limiti, facendosi portare a spasso per il campo e solo raramente riuscendo a contrastare l'avversario. In mattinata, dopo un ultimo provino. Sala è stato costretto a rinunciare a Comi, la cui importanza tattica è notevole nell'assetto del centrocampo granata. Al suo posto il tecnico ha deciso così di rilanciare Edu, affidandogli il compito di spalla delle punte. E il brasiliano, che pure è stato generoso e ha saputo rendersi pericoloso con le sue fiondate a rete (è l'unico ad aver cercato anche di costruire gioco ragionato), ha confermato di essere elemento discreto nella metacampo avversaria, non certo però l'uomo a tutto campo che servirebbe al Torino. Subito trafitti dall'iniziativa di Giordano, i granata hanno faticato a trovare una loro quadratura mentre l'Ascoli badava a rallentare il gioco, per spezzettare subito le eventuali velleità avversarie. E questo gioco riusciva tanto meglio alla squadra di Bersellini, visto che poi riusciva a ribaltare con efficacia l'azione affidandosi agli insidiosissimi Giordano e Cvetkovic, sui quali arrancavano Brambati e Benedetti. Prima di trovare uno spunto del Torino che abbia recato insidia (gran tiro da 35 metri di Edu al 42', Pazzagli devia in angolo) l'Ascoli ha avuto almeno quattro occasioni per raddoppiare: la prima al 18' con Cvetkovic che di testa, su traversone di Dell'Oglio, costringe Lorieri a una grande deviazione; quindi al 27' quando Agostini, favorito da un errore di Rossi, conclude a rete e la palla finisce d'un soffio a lato; poi al 31' quando ancora Agostini manca l'aggancio su un delizioso pallone offertogli da Cvetkovic e infine al 40' quando, con Lorieri scavalcato da una punizione laterale di Giovannelli, Fontolan batte a rete di testa e Benedetti riesce a salvare quasi miracolosamente sulla linea. Più caparbio e determinato è il Torino del secondo tempo: ma il discorso è soltanto a livello agonistico, non di lucidità e tanto meno di conclusioni. Anzi, proprio quando negli ultimi 20' l'Ascoli appare in evidente affanno, anche i granata perdono lucidità, con palloni buttati in arca senza molto ragionare, nella speranza che un rimpallo aiuti a riequilibrare la partita. Sala, nell'ultima mezzora, tenta anche la carta Carbone ma a poco riesce tutto questo, tanto più che a una dozzina di minuti dai termine si infortuna Bresciani (toccato duro alla caviglia sinistra): la buona stella, d'altronde, non assiste i granata, visto che proprio sulla traversa colpita è la leggera deviazione del giovane attaccante ad alzare di quel minimo sufficiente la traiettoria del pallone, perché questo non finisca direttamente in rete. E così, nel finale, con Cravero stabilmente all'attacco (e in uno scontro con Muller al 70' ci rimette anche un dente) sono i marchigiani a sfiorare ancora il gol in contropiede, dapprima con un'avventurosa deviazione in angolo di Brambati su cross di Cvetkovic (76'), quindi con Agostini solo (88') che Lorieri riesce a neutralizzare. In mezzo (85') un angolo di Edu che, deviato da Carillo, trova Pazzagli sulla traiettoria e quindi in grado di mandare nuovamente oltre la traversa. Al 91',' poi, Cvetkovic viene messo a terra in area da Edu: ma Magni non se la sente di dare il rigore.