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San Siro
05/02/1989
h.15.00
INTER - TORINO 2-0 (2-0)
Inter
: Zenga, Bergomi, Brehme, Matteoli, Verdelli, mandorlini, Bianchi (al 46ì G.Baresi), Berti, Diaz (al 71' Fanna), Matthaeus, Serena. A disposizione: Malgioglio, Rivolta, Rocco. All.: Trapattoni.
Torino: Lorieri, Benedetti, Brambati, Catena, Rossi, Cravero, Fuser (al 74' Edu), Ferri, Muller, Sabato, Skoro. A disposizione: Marchegiani, Landonio, Comi. All.: Sala.
Arbitro: Paparesta di Bari.
Reti: Serena 2', Aut.Brambati 20'.
Spettatori: 53.375 di cui 28.352 paganti per un incasso di 508.049.000 lire e 25.023 abbonati per una quota partita di 524.291.015 lire.
Note: Ammoniti Rossi, Brambati, Sabato e Benedetti.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 6 febbraio 1989]
Aldo Serena ha giustiziato il Torino nei primi venti minuti del match e con la complicitá di molta gente. Dei suoi compagni, soprattutto. Poi di Brambati, che sulla seconda conclusione dell'ariete nerazzurro (al 20' lo ha addirittura preceduto togliendogli la patente del gol. Colpe anche per Claudio Sala il quale (le sue scelte sono state peraltro complicate da un acciacco a Comi In extremis) dimenticando quale fine facevano contro il suo bel Torino-scudetto le squadre che si votavano alla pura difesa, ha impostato una partita di contenimento lasciando in panchina anche Edu, per mandare in campo sette difensori, compreso Fuser che doveva solo bloccare Brehme. E' un po' colpevole anche l'arbitro Paparesta: dev'essere un appassionato di caccia ma esagera quando spara anche sulla Croce Rossa (giusti gli interventi sui falli granata e le ammonizioni, ma un po' di cortesia per quelli nerazzurri in fase difensiva). L'elenco dei responsabili granata in campo include principalmente Benedetti, Brambati ed Ezio Rossi, difensori ieri sprovveduti e tremolanti (con la vendetta piú stupida, quella del fallo che ha portato a sacrosante ammonizioni), Muller che ha atteso i rari passaggi sempre dietro a Bergomi o comunque a qualche nerazzurro, lo stesso Cravero che sta assomigliando sempre piú a Galbiati: tanto bello nelle uscite offensive quanto flebile nelle chiusure difensive. L'Inter, partita con la grinta e lo spirito di chi crede di dover sfondare un bunker, é entrata nella difesa granata come il coltello nel burro. Tutto terribilmente facile per gli uomini di Trapattonl, e tutto maledettamente arduo per i giocatori di Sala. Forse solo Catena (in zona Bianchi) riusciva ad impattare il braccio di ferro, ma le altre sfide individuali i granata le perdevano tutte. Da k.o. gli affondo di Serena e Diaz al danni di Benedetti e Brambati, commovente ma anche desolante (come risultati) l'opposizione iniziale di Fuser a Brehme, mentre Rossi faticava a contenere un Berti peraltro normale, e Ferri (valido almeno come orgoglio) andava a spasso nelle scie di Matteoli perdendo cosi le sue migliori qualitá. E potevano spingere anche i difensori nerazzurri. Nella tremolante retroguardia granata si é infilato di prepotenza, dopo soli 70 secondi, Lothar Mattaeus a chiudere una manovra profonda Mandorllni-Berti: la botta violenta del tedesco rimbalzava contro la traversa. Era un'avvisaglia. La difesa tonni sta non andava oltre al rinvio, a cacciare via il pallone all'insegna della pura sopravvivenza. Skoro e Muller erano lontani, nessuno a centrocampo in grado di tentare almeno un abbozzo di collegamento tra i reparti. Cosí i nerazzurri finita un'azione d'attacco potevano impostame un'altra, aggravando i problemi avversari. il primo gol arrivava dopo 2'33" dal segnale d'avvio. Diaz lavorava un bel pallone sulla destra per centrarlo basso e forte: difesa granata immobile e sul secondo palo Serena toccava in rete senza problemi. Entrava in azione Lorieri su botta di Matthaeus (12') e successivo tiro di Diaz, quindi la parte superiore della traversa ribatteva un colpo di testa di Serena. Il suggello alla vittoria nerazzurra arrivava al 20', nelle modalitá previste e discusse tutta la settimana dai granata che non possono neppure invocare il fattore sorpresa. Partiva Brehme, fulmine biondo, sulla sua zona sinistra: saltava Fuser col primo dribbling e rubava palla al lento Ezio Rossi sul secondo. Poi Brambati anticipava di un soffio Serena. Il primo tiro del Torino (24') era di Fuser, una botta da lontano senza rischi per Zenga. Tornava sotto l'Inter e Serena falliva di poco una conclusione trasversale. Nella ripresa i nerazzurri rifiatavano un poco, ma al Torino non riuscivano manovre perforanti. Lorieri entrava in scena, da protagonista, prima parando su botta di Matteoli (60'), quindi ribattendo di piede una conclusione ravvicinata dello stesso centrocampista (72'), poi ribattendo una schiacciata da gol di Serena (79') e ancora per togliere da sotto la traversa un colpo di testa di Matthaeus. Sino allo show del 90': volo a ribattere una conclusione di Matteoli e balzo felino a respingere la staffilata di Fanna al rimbalzo. In mezzo alle prodezze del portiere due bombe di Baresi e Matthaeus fuori di poco. E per il Toro? Una palla-gol per Cravero all'88, con una malinconica botta oltre la traversa.