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Marassi
19/02/1989
h.15.00
SAMPDORIA - TORINO 5-1 (3-1)
Sampdoria
: Pagliuca, Mannini (al 46' Lanna), Carbone, Pari, Vierchowood, L.Pellegrini, Victor Munoz (al 18' Bonomi), Salsano, Vialli, Mancini, Dossena. A disposizione: Bistazzoni, Pellegrini III, Pradella. All.: Pezzotti e Boskov.
Torino: Lorieri, Ferri, Gasparini, Sabato, Rossi, Cravero, Fuser, Comi, Muller, Zago (al 18' Catena), Bresciani (al 63' Skoro). A disposizione: Marchegiani, Edu, Landonio. All.: Sala.
Arbitro: Frigerio di Milano.
Reti: Zago 15' (T), Dossena 27' (S), Carboni 30' (S), Vialli 45' (S), Mancini 60', 65' (S).
Spettatori: 17.767 di cui 1.400 paganti per un incasso di 65.100.000 lire e 16.367 abbonati per una quota partita di 289.766.369 lire.
Note: Si è giocato dentro uno stadio a metà servizio e con la capienza ridotta a 18 mila persone in vista dei lavori di ristrutturamento dello stadio Marassi in vista dei futuri Mondiali di Italia '90. Ammoniti Fuser, Sabato e Ferri. Attimi di paura al 17' del primo tempo quando in uno scontro fortuito tra Victor e Zago entrambi sono crollati al suolo. Per il centrocampista blucerchiato un arresto respiratorio e relativo ricovero in ospedale, mentre per Zago si sospetta la frattura del ginocchio e dei legamenti dello stesso. Per lui stagione finita. Ammoniti Fuser, Sabato e Ferri.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 20 febbraio 1989]
Il sogno coltivato sulle colline astigiane è durato dodici minuti, dal gol di Zago (15') al pareggio di Dossena (27') il cui pugno alzato pareva il suggello di una vendetta. Se non si dovesse prendere atto dell'aggravarsi del rischio retrocessione, si potrebbe semplicemente ricordare al giovane Toro che non è prudente punzecchiare la Samp. Ma il 5-1 sa di mazzata pesante sulla squadra di Sala. Ha giocato persin meglio (giudizio che sta tra la speranza nel domani e l'amara condanna) che in altre scialbe domeniche casalinghe, ma ora corre il pericolo di un contraccolpo psicologico profondo. Avranno ancora coraggio, i granata, di andare all'attacco dopo aver subito una punizione cosi pesante? Si dirà ora e lo pensa anche Sala, forse, che una volta in vantaggio non si possono subire tre reti (prima Dossena, quindi Carboni alla mezz'ora e Vialli al 46') in 19 minuti lasciando che la gara si capovolga cosi brutalmente. Ma la realtà del campo non lascia dubbi. La Samp era già andata al tiro tre volte in tre minuti (dal 7' al 9') senza centrare la porta, ma facendo capire che sarebbe bastato al suoi aggiustare la mira. Il Torino ha avuto il merito di reagire cercando fraseggi rapidi fra Bresciani e Muller, spingendo sulle fasce grazie soprattutto alla tempra di Fuser, ai progressi di Comi ed al lavoro abbastanza continuo di Sabato. Così i blucerchiati, fra stupore (ma che vogliono questi granata?) e reali difficoltà, avevano qualche sbandamento difensivo e subivano il gol al quarto d'ora, infilati da una rapida manovra granata. Palla profonda di Cravero (il libero rischia sempre avanzando, ma la sua spinta vale) per Zago il quale con una botta trasversale obbligava Pagliuca ad una deviazione in tuffo. Bresciani era il più pronto a intuire la situazione, scattava sul fondo a sinistra per centrare all'indietro verso Zago: seconda botta, stavolta dall'alto in basso, granata in vantaggio. Un minuto dopo il dramma di Zago e Victor, i quali si scontravano su un pallone alto dopo una respinta granata. Entrambi a terra nel gelo dello stadio. Partita finita, per loro, mentre cominciava la micidiale rimonta blucerchiata. Sala aveva preferito Bresciani a Skoro (Muller aveva così il supporto di un compagno più vicino) e in difesa aveva affidato Mancini ad Ezio Rossi, Vialli a Ferri, Dossena a Gasparini. Il calcio ha segreti solo per i ciechi: nel gioco delle tre coppie chi avesse le maggiori chances era evidente. Così, gli errori dei difensori sono apparsi la semplice conseguenza di carature diverse. Se è vero che l'azione del pareggio blucerchiato è parsa viziata da un pasticcio fra arbitro e guardalinee (da un fallo a favore dei granata si è passati ad una rimessa laterale blucerchiata), sono altrettanto vere quattro cose: che i giocatori di Sala hanno "dormito" sul cambio di decisione delle giacchette nere, che Rossi ha perso contro Mancini un pallone sul quale era in vantaggio, che Lorieri non è uscito sul cross dalla sua sinistra, e che Gasparini infine ha lasciato che Dossena sul secondo palo segnasse di testa con un saltino, senza neppure doversi sforzare. Per la Samp era comunque la carica giusta. Saliva di tono Salsano con i suoi scatti leggeri e al 30' arrivava al centro dalla destra. La respinta era affannosa, la botta di Carboni dal limite (forse deviata) una fucilata imprendibile per Lorieri. I granata si sentivano ancora in condizioni di replicare, tornava sotto Cravero per un attacco che, interrotto, finiva per riproporre la risposta blucerchiata. Carboni saltava Cravero (in vana spaccata) appena oltre la metà campo e lanciava in verticale Vialli in area. Ferri, come stordito, gli consentiva la giravolta e la staffilata bassa in porta. La partita si è virtualmente chiusa nel primo tempo. La ripresa è stata persino monotona in fatto di temi. Torino ancora flebilmente alla ricerca di un gol, ma dopo alcuni pizzicotti granata ecco il quarto schiaffo blucerchiato (60') da parte di Mancini il quale lasciava secco Lorieri su assist di Vialli, per ripetersi al 65' stavolta su passaggio di.. Ferri. Per la cronaca ha (75') segnato Muller, ma Skoro (subentrato a Bresciani) era in fuorigioco.