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Rigamonti
10/09/1989
h.16.00
BRESCIA - TORINO 1-1 (1-1)
Brescia
: Zaninelli, Mariani, Rossi, Corini, Luzardi, Babini, Savino, Bortolotti, Valoti, Nappi, Piovani, Pierleoni, Altobelli. A disposizione: Bacchin, Bortoluzzi, Paolucci. All.: Cozzi e Varrella.
Torino: Marchegiani, Mussi, Ferri, Sordo, Benedetti, Cravero, Skoro, Romano, Muller, Policano, Bianchi, Enzo. A disposizione: Martina, Venturin, Pacione. All.: Fascetti.
Arbitro: Beschin di Legnano.
Reti: Altobelli 31' (B), Muller 35' (T).
Spettatori: 22.423 di cui 19.841 paganti per un incasso di 269.925.000 lire e 2.582 abbonati per una quota partita 29.512.000 lire.
Note: Ammoniti Skoro e Luzardi per gioco scorretto, Policano per proteste e Marchegiani per comportamento non regolamentare. Cielo sereno, terreno in buone condizioni.
Cronaca
[Tratto da La Stampa dell'11 settembre 1989]
Il Torino ricorderá a lungo il punto strappato con immane fatica sul campo di Brescia. Con l'unico tiro in porta di tutta la partita la squadra di Fascetti é riuscita a limitare i danni in una partita che su un ring di pugilato avrebbe perso ai punti in maniera netta. Il Brescia infatti ha dominato per buona parte del primo tempo e per tutta la ripresa, tenendo il campo in maniera pressoché perfetta e mettendo alle corde un Torino incapace di reagire e soprattuto di imbastire un'azione di qualche pericolositá. La larga vittoria contro l'Ancona aveva forse suscitato entusiasmi troppo facili. Ci ha pensato il Brescia a riportare i granata alla realtá di un campionato in cui i punti vanno strappati con le unghie e coi denti. Ha ragione Fascetti quando dice che ogni partita sará una battaglia e che contro il Torino tutti giocheranno sempre alla morte. Lo ha confermato questo Brescia sfacciato, deciso a giocare senza timori contro una delle maggiori candidate alla promozione. I tecnici Cozzi e Varrella hanno costruito una squadra grintosa, rapida, capace di adottare alla perfezione una zona totale. Con un pressing asfissiante, il Brescia ha messo ko i giocatori granata, piú tecnici, ma senza dubbio, almeno ieri, in possesso di un ritmo nettamente inferiore. Proprio la mancanza di velocitá é stata la carenza maggiore del Torino, che solo per venti minuti del primo tempo é riuscito a tenere testa agli avversari, squagliandosi poi lentamente sotto i colpi di un Brescia arrembante. Quali i mali piú evidenti del Torino? Innanzitutto il non aver saputo adeguarsi al ritmo della partita. Altobelli e compagni avevano una marcia in piú, arrivavano sempre in anticipo su ogni pallone, soprattutto a centrocampo dove Savino e Colini hanno dato spettacolo. Poi la mancanza di gioco in profonditá. Muller in tutta la partita ha avuto una sola palla giocatale e non ha fallito il bersaglio, mentre per il resto Romano e compagni non hanno mai saputo sfruttare lo spunto in velocitá del brasiliano e di Skoro. Infine i granata non hanno mai avuto il sopravvento a centrocampo, lasciando via libera ai bresciani, cui non pareva vero di poter costruire gioco in maniera tanto agevole. Insomma a Fascetti non mancano i motivi per meditare su un pareggio che deve essere accettato senza riserve, soprattutto alla luce del tiro a segno del secondo tempo, quando il Brescia ha rotto gli indugi ed ha preso in pugno la partita, riducendo il Torino al ruolo di modesta comparsa e gettando al vento una serie di palle gol incredibili. Passato in vantaggio al 31' su splendido gol di Altobelli, che ha girato in porta alla sua maniera un centro rasoterra di Pierleoni, il Brescia si é poi distratto, consentendo ai granata di pareggiare cinque minuti dopo su azione Skoro-Muller che il centravanti ha concluso con un tocco morbido alle spalle di Zaninelli. Poi per il povero Toro é stata notte fonda. Altobelli ha tentato il bis prima della fine del tempo, quindi nella ripresa i fuochi d'artificio bresciani. Un po' tutti ci hanno provato: Savino al 57' di testa, Altobelli al 58' con una botta al volo che Marchegiani ha deviato in angolo. Poi ancora Spillo Altobelli, ih versione Mundial, ha messo sopra la traversa al 67' di testa. Fascetti saltava sulla panchina come un grillo, ma la musica non cambiava. Era sempre il Brescia a dettare legge e chiudeva la sua pirotecnica e non troppo fortunata serie di assalti alla porta di Marchegiani con una botta di Pierleoni (86') che il portiere granata metteva ancora in angolo, evitando in extremis una sconfitta su cui nessuno avrebbe avuto da obiettare.