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San Vito
08/10/1989
h.15.00
COSENZA - TORINO 1-1 (1-1)
Cosenza
: Di Leo, Marino, Nocera, Aimo, Napolitano (al 76' De Rosa), Celano, Galeazzi, Bergamini, Marulla, Muro, Padovano (al 90' Di Vincenzo). A disposizione: Brunelli, Marra, Lo Giudice. All.: Simoni.
Torino: Marchegiani (al 30' Martina), Mussi, Rossi, Enzo, Benedetti, Cravero, Skoro, Romano, Pacione (al 74' Venturin), Policano, Lentini. A disposizione: Sordo, Bianchi, Zocchi. All.: Fascetti.
Arbitro: Stafoggia di Pesaro.
Reti: Policano 25' (T), Galeazzi 33' (C).
Spettatori: 10.221 di cui 1.973 abbonati e 8.248 paganti.
Note: Cielo coperto con pioggia prima e durante la partita, terreno allentato ma praticabile; calci d'angolo 3-2 per il Cosenza. Ammoniti Enzo e Skoro per gioco non regolamentare, Nocera, Napolitano, Marino e Benedetti prt gioco falloso.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 9 ottobre 1989]
Un altro pareggio esterno per il Torino. La squadra di Fascetti non ha sofferto come a Brescia dove fu costretta a rimontare, ha sicuramente giocato meglio che a Reggio Emilia o a Como, almeno per un tempo. Ma - e ieri l'assenza di Muller può essere stata determinante - non ha saputo trovare il colpo del ko contro un Cosenza che fino al 30' è sembrato in balia dei granata. Raggiunto il pareggio la squadra di Simoni se l'è poi meritato mantenendo prima l'iniziativa e quindi addormentando il gioco nella ripresa durante la quale, onestamente, anche il Toro non ha più forzato. Salgono a quattro i punti esterni in altrettanti incontri così come sono quattro le reti segnate da Policano, secondo cannoniere granata dopo Muller e protagonista ieri nel bene ma, sfortunatamente, come vedremo, anche nel male. Il Torino s'è schierato con Skoro e Lentini al fianco di Pacione; il Cosenza con Marino e Aimo al posto degli squalificati Lombardo e Castagnini. Da un'incertezza di Aimo è nato al 25' il gol di Policano, abile a raccogliere l'assist di Lentini e superare di testa Di Leo in uscita. Un gol storico, col Toro per la prima volta in vantaggio lontano da casa e, temporaneamente, da solo in testa alla B. Tutto sembrava girare al meglio nella squadra granata se si fa eccezione per la lentezza di Romano, a disagio più degli altri sul campo inzuppato di pioggia. Policano, inserendosi dalle retrovie, era una spina per la difesa rossoblu. Proprio per un fallo sul centrocampista, al 21', il Toro aveva già avuto una ghiotta occasione: punizione di Romano e colpo di testa a botta sicura dell'ottimo Benedetti, sventato magistralmente da Di Leo con l'aiuto del palo. S'infortunava il portiere Marchegiani, banalmente, rimettendo in gioco un pallone. Resisteva per un po' al dolore alla coscia destra, poi lasciava il posto a Martina, all'esordio stagionale. Il Torino cercava disperatamente il gol del raddoppio. Pacione aveva due belle occasioni. Sulla prima (29') era ancora una volta bravo Di Leo a respingere, sulla seconda l'attaccante granata (31') si allungava troppo il pallone tirando poi addosso al portiere. Dal possibile, strameritato fin a quel momento 2-0 all'improvviso 1-1. Muro (33') batteva dalla tre quarti una punizione e Policano, arrancando di testa, anziché allungare la traiettoria della sfera, depositava involontariamente il pallone sui piedi di Galeazzi: il ventiquattrenne giocatore, cresciuto calcisticamente ad Asti, poteva stoppare il pallone di petto e scaraventarlo nell'angolo a sinistra di Martina senza che Skoro o Mussi, nelle vicinanze, riuscissero a ostacolarlo. Cresceva il Cosenza che dimenticava il 5-1 di Parma e traeva nuova linfa da questo parziale successo col temuto Toro. Peró la formazione di Simoni, pur sorretta da un grande Muro, risultava spuntata in avanti dove sia Marulla che Padovano, soprattutto, hanno ripetutamente cozzato contro il muro eretto da Benedetti e Mussi. Martina risultava alla fine inoperoso quanto Marchegiani nella prima mezz'ora. Così il Cosenza, come successo nei minuti iniziali al Toro, non riusciva a concretizzare una chiara superiorità territoriale. E dopo il 65' in pratica cessavano d'incanto le ostilità (sei ammoniti dall'arbitro Stafoggia che non ha però visto un duello all'ultimo calcio tra Skoro e Nocera) e il Toro, dapprima con rassegnazione forse, poi sempre più convinto che quella dei piccoli passi può essere in trasferta una tattica non disprezzabile, si adeguava ai ritmi di un Cosenza che con questo pareggio ha in pratica tolto dai guai Simoni fino a ieri in odore di esonero.