WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Celeste
30/12/1989
h.14.30
MESSINA - TORINO 2-0 (1-0)
Messina
: Ciucci, Losacco, Doni, Bronzini, Petitti, Monza (al 66' Daniel), Cambiaghi, Ficcadenti, Protti, Modica, Berlinghieri (al 77' Mannari) A disposizione: Dore, Beninato, Romano. All.: Buffoni.
Torino: Marchegiani, Rossi, Bianchi, Enzo, Benedetti, Cravero, Sordo (al 29' Carbone), Romano (al 37' Ferrarese), Muller, Fimognari, Pacione. A disposizione: Martina, Farris, Gallaccio. All.: Fascetti.
Arbitro: Cornieti di Forlì.
Reti: Protti 45', 83'.
Spettatori: 9.510, tutti paganti, il Messina non ha fatto campagna abbonamenti.
Note: Espulso Enzo al 33'. Ammoniti Rossi, Sordo, Cravero, Losacco, Ficcadenti e Petitti. Calci d'angolo 5-4 per il Messina.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 31 dicembre 1989]
Un calice pieno di veleno per il Toro il cui conto in rosso con il Messina-si aggrava: non solo la squadra di Fascetti non à riuscita a restituire la botta dell'eliminazione dalla Coppa Italia, ma in Sicilia i granata hanno pure conosciuto la prima sconfitta di campionato. L'argomento-assenze non vale come attenuante: se Fascetti ha dovuto rinunciare a diversi titolari, compreso Policano tradito dalla contrattura durante il riscaldamento. Buffoni con i suoi quattro squalificati non gli è stato da meno. Il Torino è stato senz'altro sfortunato, ma anche colpevole la sua parte per aver lasciato trascorrere la prima mezz'ora senza assumere un'iniziativa offensiva che fosse una. E questo, considerando che gli avversari sono in zona-retrocessione, diventa un rilievo piuttosto impegnativo. Pacione s'è visto pochissimo mentre Muller ha dimostrato intraprendenza soltanto nel finale quando in nove, e a risultato compromesso, era chiaro che i suoi sforzi sarebbero finiti nel nulla. - Un Toro, almeno nella prima parte della gara, fin troppo tranquillo a centrocampo dove, pur avvalendosi della sapienza di Romano (uscito al 37' per una botta) e arricchito dagli slanci giovanili di Fimognari e Sordo, si è tuttavia ribadito incapace di esprimere la sua "leadership" in modo diverso dalla semplice difesa dello 0-0. Che i granata avessero sbagliato i loro conti lo si è capito al 34' quando Enzo, reo di aver protestato contro un guardalinee (a proposito, bella la trovata di affiancare a Cornieti un collaboratore come Manfredini, che alcune settimane fa fu protagonista in negativo di Torino-Cagliari) per un macroscopico fuorigioco ignorato, si è fatto cacciare. Il Messina si dà coraggio e al 46' sfrutta bene la sua unica azione d'attacco: Ficcadenti lascia proseguire la palla proveniente dalla bandierina, il tiro sbagliato di Cambiagli! Si trasforma in un crosspropizio per Protti il quale spinge in rete da pochi passi. Pochi secondi e i granata potrebbero pareggiare:, mischia davanti alla porta messinese, un tiro di Cravero è deviato dal portiere sul palo, riprende Benedetti spedendo nuovamente sull'altro palo e conclude la sarabanda Bianchi con una sventola che passa alta. A quanto pare, il Toro ci tiene a dimostrare che è squadra di razza e ricomincia con logica autorevolezza: sospinto dai bravi Rossi e Bianchi debitamente appoggiati da Benedetti e talvolta da Cravero abbastanza restio per altro a lasciare la posizione, i granata contrattaccano senza però riuscire a superare il blocco difensivo siciliano. Prima che Muller si desti dai suoi torpori, è il giovane Carbone a farsi apprezzare per alcune incursioni in area ma al 62' la jella si mette nuovamente di mezzo sotto forma di un colpo che mette fuori causa Fimognari. Il ragazzo esce zoppicando, rientra visibilmente malconcio e al 77' lascia definitivamente il terreno. In nove contro undici non è impresa da poco ma il Toro continua a collezionare calci d'angolo infruttuosi. Dopo che il Messina ha spedito Mannari a tentare da solo l'avventura con un tiro finito alto di poco, i siciliani infliggono il colpo di grazia a 7' dalla fine quando Ferrarese perde a metà campo un duello con Protti. Marchegiani, chissà perché, si trova ampiamente fuori dai pali e l'attaccante (davvero nei destini del Toro, visto che in due confronti con i granata ha segnato la bellezza di quattro reti) azzarda un lungo quanto malefico pallonetto che s'insacca nella porta. Sfortuna, dicevamo, ma anche tanti motivi per un bell'esame di coscienza: non c'è dubbio.