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Sant'Elia
01/04/1990
h.15.30
CAGLIARI - TORINO 0-0
Cagliari
: Ielpo, Festa, Poli (all'82' Cornacchia), De Paola, Valentini, Firicano, Cappioli, Rocco (all'89' Greco), Provitali, Bernardini, Paolino. A disposizione: Nanni, Fadda, Pisicchio. All.: Ranieri.
Torino: Marchegiani, Mussi, Ferrarese (al 68' Fimognari), Enzo, Benedetti, Rossi, Skoro, Romano, Lentini, Sordo, Policano, (all'89' Venturin). A disposizione: Martina, Bianchi, Pacione. All.: Fascetti.
Arbitro: Pezzella di Frattamaggiore.
Spettatori: 34.802 di cui 3.636 abbonati e 31.166 paganti per un incasso superiore ai 700 milioni.
Note: Calci d'angolo 6-2 per il Cagliari. Giornata di sole rovinata da un forte vento di scirocco, terrneo in perfette condizioni. Ammoniti Sordo, De Paola e Mussi per proteste, Paolino e Policano per gioco falloso.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 2 aprile 1990]
Dal cantiere del Sant'Elia (dove è meglio non pensare a cosa potrebbe accadere in casi di emergenza, viste le scarsissime vie d'uscita) il Torino se ne va con un punto in più in classifica. Il solito pareggio? Come risultato certamente, però come sostanza si tratta di uno 0-0 importante contro la terza in graduatoria, un Cagliari che sente profumo di serie A e che dunque ha impostato la sua gara in maniera estremamente attenta, deciso a non prendere inutili rischi. Ranieri ha proposto la formazione tipo, rilanciando Poli come fluidificante sulla fascia sinistra. Ma non è stato un gran rientro, anche perché Fascetti, improvvisando Rossi come libero, ha affidato a Mussi il compito di frenare, con buoni risultati, le scorribande offensive del cagliaritano. Semmai i granata hanno dovuto soffrire per l'intraprendenza delle due punte avversarie. Provitali (al quale comunque Benedetti non ha concesso molto) e Paolino, agile e insidioso, sul quale il pur inesperto Ferrarese ha lottato generosamente fino a quando a metà della ripresa, una botta alla caviglia lo ha messo fuori gioco. E' entrato, allora, Fimognari a far da libero e su Paolino si è spostato Rossi, non concedendogli più spazio. Se in difesa, con Marchegiani autore di un paio di interventi decisivi, il Torino ha mostrato la consueta solidità, le cose sono andate meno bene a centrocampo e in avanti, dove Fascetti accanto a Skoro e Lentini ha preferito proporre Policanoanziché Pacione. Con Romano in giornata di scarsa vena ed ottimamente contrato da De Paola, i granata hanno faticato a spingersi pericolosamente in avanti nonostante il prodigarsi di Sordo, che l'allenatore dopo una ventina di minuti ha dirottato sul fronte sinistro, preferendo affidare la "mente" cagliaritana Bernardini al grintoso Enzo. Mossa azzeccata, e tuttavia destinata soprattutto a frenare le iniziative dei padroni di casa, vista la difficoltà del Torino a costruire manovre offensive. Se è vero che Romano non è riuscito a proporre gioco, è altrettanto vero che Lentini e il rientrante Skoro hanno fatto poco per cercare di rendere sufficiente la loro partita. Dei due, un po' meglio è parso lo slavo mentre di Lentini ricordiamo un solo guizzo beffato dal fischio finale di Pezzella. L'attaccante più insidioso del Torino òcosì stato Benedetti: sue un paio di conclusioni di testa nel primo tempo, di poco a lato. Se il Torino in attacco non ha punto molto, il Cagliari invece grazie a Paolino e Provitali lo ha fatto con maggiore continuità. Marchegiani, comunque, si è mostrato sempre pronto, e decisivo nella ripresa quando è volato a deviare (59') un colpo di testa ravvicinato di Rocco, che già lo aveva impegnato con un tiraccio da lontano. Il Cagliari ha protestalo anche in un paio di occasioni, dapprima per un presunto mani in area di Rossi su cross di Paolino (che il difensore granata ha invece fermato di petto) poi quando Ferraresi; si è aiutato anche con il braccio per tener a distanza lo stesso Paolino. Pezzella era ben appostato e la sua decisione di non fermare il gioco è parsa la più saggia, cosi come la tempestività con cui ha distribuito cartellini gialli (cinque) frenando sul nascere ogni accenno di gioco duro e di protesta. In uno stadio zeppo (con record d'incasso battuto di oltre 200 milioni), una parte non secondaria l'ha recitata il vanto intenso a fastidioso che ha costretto i protagonisti a cercare di portar palla, più che avventurarsi in lanci dalla traiettoria incerta. E se nell'ultimo quarto d'ora le squadre sono apparse appagale, e stato anche perché i Singoli avevano speso mollo sul piano fisico. E difatti il pubblico, che dapprima aveva fischiato qualche passeggio sbagliato della squadra di casa, non ha più protestato, ma ha accettalo un verdetto che, se per il Torino avvicina ulteriormente quella promozione ormai da tempo certa, rimanda il Cagliari a come saprà uscire dalla prossima, difficilissima trasferta sul terreno del Parma.