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Ceravolo
20/05/1990
h.16.00
CATANZARO - TORINO 0-1 (0-1)
Catanzaro
: De Toffol, Elli, Martini, Rispoli, Serracino, Corini, De Vincenzo (al 66' Ortolini), Mauro, Lorenzo, Fontana, Cotroneo (al 46' Palanca). A disposizione: Fabbri, Brutto, Criniti. All.: Silipo.
Torino: Marchegiani, Mussi, Ferrarese, Enzo (al 65' D.Baggio), Benedetti, Cravero, Lentini, Romano, Skoro (al 62' Venturin), Policano, Sordo. A disposizione: Martina, Bianchi, Carbone. All.: Fascetti.
Arbitro: Rosica di Roma.
Reti: Lentini 1'.
Spettatori: 2.507 di cui 722 abbonati per una quota di 10.477.000 lire e 1.785 paganti per un incsso di 23.323.000 lire.
Note: Giornata afosa, terreno in buone condizioni; calci d'angolo 5-3 per il Catanzaro. Ammoniti Cotroneo, Elli, Sordo, Corini e Palanca.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 21 maggio 1990]
I regali non gli servono più ma al Toro ne fanno uno grosso così: la capolista ringrazia e porta a casa. E che potrebbe fare altrimenti se il signor Rosica, con la disgraziata collaborazione di un guardialinee, ha deciso dopo 25'' di gioco di ignorare un fuorigioco clamoroso e di rendergli immediatamente vita facile? Calcio d'inizio. Enzo indirizza un lungo traversone sulla destra dove Lentini e Skoro vengono sorpresi di alcuni metri oltre la linea difensiva. C'è un momento di sconcerto. De Toffol, sicuro del fatto suo, esce dalla porta e dall'area per impadronirsi del pallone. Perfino Lentini, ultimo destinatario del suggerimento di Enzo, si blocca un momento incredulo, ma non si avvertono reazioni da parte dell'arbitro che evidentemente concede via libera e il granata, palla al piede, arriva in porta segnando il gol più facile della sua vita. Forti le proteste dei calabresi, inutile il conciliabolo tra l'arbitro (colpevole la sua parte) e il signor Lattuada di Legnano (perché questo è il nome del maggior responsabile): senza che nessuno possa ancora sapere, la partita ha già vissuto il suo episodio di maggior spicco. Del quale, per altro, il guardialinee ''incriminato''porterà le conseguenze - sotto forma di insulti, sputi e minacce - al punto che l'arbitro, al 24' lo spedirà a presidiare il rettilineo opposto. L'infortunio del quale sono rimasti vittime stimola i già retrocessi calabresi che, animati da un tardivo sussulto d'orgoglio prendono d'assalto la porta di Marchegiani. Il Toro non è in edizione rampante: Romano pensa ma esegue al rallentatore, Cravero va al piccolo trotto mentre Skoro - che non sa ancora di essere stato escluso dai 22 per il Mondiale - sembra tuttavia in ben altre faccende immerso. Cerca insomma, la squadra di Pascetti, di non subire danni ma lascia anche sbizzarrire i furenti avversari che, oltre a collezionare ammonizioni, al 25' colpiscono una traversa con Martini e al 42' costringono il portiere granata ad un'uscita disperata su Mauro. Un minuto dopo, su invito di Cotroneo, Lorenzo devia in porta di testa e Marchegiani deve esibirsi in un altro difficile e spettacolare intervento. Sul piatto della bilancia, i granata non possono portare altrettanta.. mercanzia: qualche piacevole sgroppata di Lentini, frequenti disimpegni di Sordo nonostante la posizione inusuale e una sola, autentica manovra quando al 17' Lentini porge a Policano, la palla prosegue alla volta di Skoro che la restituisce a Lentini sul quale sopraggiunge un difensore per togliersi brutalmente d'impiccio. Il tema cambia nella ripresa: il Toro, probabilmente strigliato da Fascetti, si ricorda forse del suo lignaggio, diventa più ardito e meno indolente: il gioco si arricchisce sotto il profilo dell'eleganza e il Catanzaro corre qualche pericolo in più. A cominciare dal 60' quando Skoro allunga a Policano, il ''granatiere'' piomba sul portiere ma è trattenuto da tergo e finisce a terra. Il Toro ci crede maggiormente e Lentini, certamente fra i più attivi, chiama in causa il giovane Baggio, la bordata del quale costringe De Toffol a una grande parata. Il suo collega in granata, per altro, non può certo distrarsi: i calabresi, sia pure con diverso mordente, insistono alla ricerca di un pareggio che giustamente sentono di meritare, e nelle ultime fasi mandano all'arrembaggio anche il vecchio Palanca il cui tentativo più pericoloso, proprio al 90', va a sbattere sull'esterno della rete. Nonostante il sole, insomma, per questo Catanzaro continua a piovere sul bagnato.