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Bentegodi
05/09/1990
h.20.30
HELLAS VERONA - TORINO 0-4 (0-1)
Hellas Verona
: Martina, Calisti (al 59' Cucciari), Polonia, Acerbis, Favero, Sotomayor, Pellegrini D., Magrin, Lunini, Prytz, Pusceddu. All.: Fascetti.
Torino: Marchegiani, Bruno, Annoni, Mussi, Cravero, Policano, Lentini, Fusi (al 46' D.Baggio), Muller, Matin Vazquez, Skoro (all'80' Carillo). All.: Mondonico.
Arbitro: Fabricatore di Roma.
Reti: Cravero 44', Skoro 68', Aut.Acerbis 79', Muller 86'.
Spettatori: 14.031 paganti.
Note: Serata tiepida con qualche goccia di pioggia, terreno in buone condizioni. Ammoniti Lentini, Cravero e Sotomayor.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 6 settembe 1990]
L'estate è finita e non solo per i primi temporali. I risultati cominciano a fare classifica, le squadre cambiano atteggiamenti, soprattutto quelle che si sentono pù forti. Se Fascetti e il Verona hanno concesso qualcosa al proprio orgoglio ed al pubblico di casa, con una partita a grande ritmo, un pressing a tratti ossessivo, il Torino, privo di Benedetti, Sordo e Romano, ha fatto vedere il suo volto da campionato, che non è stato quello allegro delle partite di rodaggio. Una gara controllata, ma va detto subito che la difesa ha patito non poco le fiondate gialloblù che hanno avuto nella novità Lunini e in Pellegrini gli uomini più ricchi di sprint e di decisione. Bruno e Annoni, i marcatori, hanno sofferto non poco e il primo ha avuto qualche rudezza di troppo. A centrocampo un Martin Vazquez diverso dal solito: alcune grandi giocate isolate ma una evidente prudenza, come un voler capire cosa sia il clima di battaglia che non è più quello di prima. Lo spagnolo, impegnato il 12 settembre a Madrid in Spagna-Brasile, non giocherà il ritorno, ma ieri sera ha già assaggiato l'aria che tirerà attorno a lui per tutta la stagione. Controllo stretto, poco spazio. Fusi ha dovuto chiudere spesso al posto di Cravero, il quale ha cercato di appoggiare l'attacco con giocate brillanti sino a sbloccare la partita al 45' con un secco colpo di testa, a schiacciare, su corner dalla sinistra di Skoro. Difficoltà per Skoro in avanti, sotto la pressione di Sotomayor, e piú attivo senza dubbio Muller il quale ha sottolineato con scatti e inserimenti caparbi la sua nuova voglia di partecipare finalmente al gioco della squadra. Il ritmo del Verona, a lungo non ha consentito ai granata di ragionare. E' stata una sfida tesa, con molto di torinese e non solo granata in campo, con qualche tensione frutto di ruggini più o meno recenti. Ezio Rossi e Gritti, in stampelle, molto arrabbiati per non poter essere in campo. Fascetti ha dato anche a Martina e a Pusceddu un'occasione di revival. Prima d'essere perforato da Cravero, il Verona aveva creato almeno tre grossi problemi per Marchegiani con due bombe di Pellegrini e una bordata di Magrin che il portiere granata aveva deviato in angolo con bravura. Qualche brivido in tribuna per il presidente Borsano che ha confermato l'intenzione di presentare a ottobre il progetto per ottenere la presenza in Borsa del suo Torino. Ma intanto gli interessa il calcio, e i granata lo appagavano nella ripresa con alcuni contropiede micidiali approfittando anche dello sbilanciamento del Verona che cercava ancora di premere ma non riusciva piú a recuperare. Martin Vazquez al 65' tentava l'azione personale ma veniva bloccato, proseguiva Lentini con un tocco preciso per Muller il quale era anticipato con bravura da Martina in uscita. Ancora Muller al 58' lanciava Lentini che pagava con qualche errore in attacco il notevole ed efficace lavoro di copertura. Quindi il brasiliano tentava con un secco rasoterra appena a lato, dopo dribbling a rientrare. Al 68' con un colpo di tacco sulla trequarti campo Muller, davvero rigenerato dalla cura Mondonico (speriamo che non si sia trattato soltanto di una carica datagli dalla presenza sulla panchina opposta di Fascetti), apriva il campo a Skoro che allargava sulla sinistra, rientrava con secco scatto e batteva Martina con un rasoterra. Il finale era un allenamento per il Toro. Il 3-0 lo propiziava Baggio al 79' calciando con violenza da fuori area un pallone che Acerbis alzava spiazzando Martina. E chiudeva Muller all'86', per correre a bordo campo ad abbracciare Mondonico.