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Delle Alpi
10/12/1990
h.14.30
TORINO - JUVENTUS 1-1 (1-0)
Torino
: Tancredi, Bruno, Policano, Fusi (al 77' Sordo), Annoni, Cravero, Mussi (al 71' Benedetti), Romano, Bresciani, Martin Vazquez, Lentini. A disposizione: Di Fusco, Carillo, Skoro. All.: Mondonico.
Juventus: Tacconi, Luppi, Julio Cesar, Corini (al 77' Bonetti), De Marchi, De Agostini, Häßler, Marocchi, Di Canio, Baggio R., Alessio (al 66' Galia). A disposizione: Bonaiuti, Napoli, Fortunato. All.: Maifredi.
Arbitro: Stafoggia di Pesaro.
Reti: Policano 24' (T), Baggio R. 77' (J).
Spettatori: 19.852 per un incasso di 942.981.000 lire, non erano validi gli abbonamenti.
Note: Espulsi Bresciani al 20' per gioco scorretto e Julio Cesar al 27' per proteste; ammoniti Luppi, Annoni, Policano e Bruno, calci d'angolo 4-3 per il Torino. Ecupero della patrita rinviata ieri per impraticabilità di campo causa neve. In seguito al rinvio della partita, molti dei 50 mila biglietti venduti vennero rimborsati ai tifosi che non poterono assistere alla partita quel lunedì pomeriggio, e 26.270 rimasero validi per la partita. Di questi solamente 19.852 vennero poi utilizzati.
Cronaca
[Tratto da La Stampa dell' 11dicembre 1990]
Il derby inaugurale si è adeguato ai sospiri e ai sospetti che da domenica hanno circondato il Delle Alpi. Partita vivace, ma poco spettacolo (anche se il terreno spalato con un giorno di ritardo, ma puntigliosamente) ha retto bene alle neve e ai badili. E' forse l'unico dato positivo della due giorni calcistica che Baggio e Martin Vazquez ricorderanno per le botte prese, malgrado ci siano abituati, Bresciani e Julio Cesar per le espulsioni a freddo, al 20' e al 27', e l'Acqua Marcia per gli errori commessi (sperando cerchi una riparazione con le due società). Per 63 minuti il derby l'hanno giocato in venti. Sarebbe stato un utile test per gli inventori della Fifa che meditano appunto di allargare le porte e restringere le squadre per promuovere emozioni e gioco. Quanto a Coppetelli, ha cacciato Bresciani che ha ''colpito'' a gioco fermo De Marchi, e subito dopo Julio Cesar per una frase pesante per il quale il direttore di gara si è creduto destinatario. L'arbitro non si era accorto di nulla nel primo caso (il guardalinee alzava invano la bandierina, senza la segnalazione di De Agostini sarebbe rimasto un gesto inutile), ed ha sentito male nel secondo. Non dovrebbe essere contento di questo bilancio personale. In dieci uomini il Toro è andato in vantaggio al 24' con Policano, sul dieci (giocatori) pari la Juve ha risposto al 77' con una punizione di Baggio, gentile nell'anticipare di qualche minuto la ''zona granata'' che per i tifosi è già diventata un'ossessione. Ad un primo tempo nel quel, ben disposto nelle chiusure e pronto nelle risposte anche dopo l'uscita di Bresciani sostituito nel ruolo di unica punta da Martin Vazquez, aveva offerto le giocate più incisive, il Torino è via via arretrato nella ripresa trovando spazio per un solo contropiede (76'), quando l'ottimo Cravero con un inserimento intelligente ha offerto a Lentini il pallone del 2 a 0. Poco convinto, l'attaccante ha preferito un cross per nessuno, ma bravissimo Tacconi nel costringerlo ad allargarsi sul fondo. Questo sconcertante atteggiamento tattico dei granata - il ripiegamento progressivo - ha offerto il bis della partita col Milan. Ieri la Juventus nel secondo tempo ha premuto a lungo, e potrà pensare di aver ''schiacciato'' alla distanza l'avversario nella sua metà campo. La verità sta probabilmente nel mezzo. Mondonico dovrà chiarire sino a che punto i granata interpretano i suoi disegni tattici e dove cominciano le paure o (più grave) un calo di tenuta. Senza Schillaci Maifredi si è affidato alla manovra e Baggio (prima controllato da Annoni, quindi da Bruno) ha alternato momenti di rifiato con intelligenti spostamenti alla ricerca di spazi. La punizione sulla sinistra, a rientrare, è stata un capolavoro di intuizione e di balistica. Ma probabilmente inutile se Annoni e Fusi non avessero pasticciato sul primo palo con la complicità (è sempre il portiere a guidare la difesa) di Tancredi. Benedetti, il colpitore di testa subentrato a Mussi, era stato chiamato fuori zona dal controllo di Bonetti. Alla prodezza di Baggio, la Juve aggiunge come conclusioni pericolose una traversa (alta) colpita da Alessio all'11' minuto, l'uno-due di Haessler (60') che ha avuto da Tancredi pronte risposte, il colpo di testa fuori misura di Marocchi (74') su invitante centro del tedesco. Il Torino, oltre al gol di prepotenza (centro di Martin Vazquez, colpo di testa di annoni che scardinava Julio Cesar e costringeva Tacconi ad una deviazione acrobatica, tocco finale di Policano) può ricordare di aver presentato davanti al portiere bianconero, soli, due volte Martni Vazquez (31' e 43'), due volte Lentini (34' e 76') e di aver colpito l'esterno del montante (37') con lo spagnolo. I minuti confermano le differenze di comportamento delle squadre nei due tempi. Alla fine scambi di maglie e saluti ai tifosi. Un pareggio equo, ma chi ha un minimo di memoria è abituato ad altre emozioni.