WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Via del Mare
17/03/1991
h.15.00
LECCE - TORINO 1-1 (1-1)
Lecce
: Gatta, Ferri I, Conte, Mazinho, Amodio, Morello (al 46' Carannante), Alejnikov, Moriero, Pasculli, Benedetti P., Virdis. A disposizione: Zunico, Panero, Monaco, Altobelli. All.: Boniek.
Torino: Marchegiani, Bruno, Annoni, Fusi, Benedetti S., Policano, Cois (all'83' Mezzanotti), Carillo, Skoro, Sordo, Lentini. A disposizione: Tancredi, Donà, Albino, Brunetti. All.: Mondonico.
Arbitro: Longhi di Roma.
Reti: Aut.Benedetti P. 12' (T), Moriero 21' (L).
Spettatori: 11.453 di cui 2.883 abbonati e 8.570 paganti per un incasso di 155.712.000 lire.
Note: Ammoniti Fusi e Aleinikov. Esordio in serie A per Cois e Mezzanotti.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 18 marzo 1991]
Un Toro in assetto quaresimale raccoglie a Lecce il primo punto esterno del girone di ritorno, l'unico che in questo campionato i granata siano riusciti a conquistare al Centro-Sud, isole escluse. Una piccola impresa, se s considera che a portarla a termine è stata una squadra che schierava solo 10 professionisti scampati al virus di infortuni, squalifiche e fughe anticipate che ha sbaragliato i vari Cravero, Martin Vazquez, Dino Baggio, Romano, Di Fusco e Muller. Nello stadio che due anni fa ospità l'agonia della sua retrocessione, il Torino esibisce la grinta che allora si dileguò insieme alle residue speranze di salvezza, e una disponibilità a farsi rimontare che invece non si dilegua proprio mai, essendo parte di quella vocazione vagamente masochista che della storia granata costituisce la maledizione e in qualche misura anche il fascino. La cronaca sorride subito ai torinisti, esaltando le gesta del legittimo erede di Meroni: Lentini fa scomparire la palla dai piedi impacciati di Amodio e, dopo uno scambio con Skoro, si avventa con falcata irresistibile verso la porta di Gatta: gli ansimano addosso in parecchi, ma Gigi II è più lesto di loro e scarica un rasoterra che la disperata deviazione del Benedetti leccese rende ancor più angolato e imparabile: 0-1! Una scarsa conoscenza di cose granata induce il radiocronista Foglianese a scambiare Lentini per Skoro, benchè lo slavo cerchi invano di dissuaderlo con una serie sciagurata di dribbling inutili. Boniek, elegantissimo e furente, guida in piedi la riscossa dai bordi del campo. Non deve aspettare troppo, perché in queste circostanze, si sa, il Yoro è sempre generoso: al primo affondo del Lecce, la difesa granata avanza in un improbabile fuorigioco, liberando sul dischetto del rigore l'incredulo Moriero. Un tiro di Conte, scheggiato dal piede incolpevole dell'ottimo esordiente Cois, si trasforma in un assist troppo invitante per l'attaccante dimenticato nei pressi di Marchegiani: gli basta allungare la testa per mettere in rete l' 1 a 1 ! Protestano i torinisti, invocando il fuorigioco, ma per i leccesi la deviazione di Cois vanifica gli eventuali dubbi sulla posizione di Moriero. Besta il sospetto di un errore del guardalinee e la certezza di una colossale ingenuità difensiva, destinata a non rimanere isolata. Il Toro si consola con Lentini, che alla mezz'ora smarca Fusi a due passi dal gol: troppi per il mediano torinista, che appena supera la metà campo si smarrisce. Figuriamoci nell'area avversaria: infatti Fusi balbetta e si fa rimontare da Amodio. Avrà modo di riscattarsi al 42', buttandosi à corpo morto su un tiro ravvicinato di Aleinikov. La ripresa si apre con una mischia furibonda dalle parti di uno sfarfallante Marchegiani e continua con un traversone di Mazinho sul quale Bruno salta a vuoto, Virdis incorna e il portiere granata vola a salvare. I due episodi rivelano i limiti della difesa granata sui palloni alti. Marchegiani esce spesso, ma quasi mai a proposito: in compenso fra i pali è formidabile. Discorso analogo per Bruno: sovrasta Virdis negli scatti e sull'anticipo, ma quando si tratta di saltare cominciano i guai. Le disavventure aeree dei torinisti rovinano il pomeriggio anche a Longhi, che non punisce un brusco contatto fra Pasculli e l'esitante Marchegiani. Fischiano i tifosi del Lecce, sotto lo sguardo incuriosito dei mille profughi albanesi che, in attesa di un alloggio stabile, si consolano con un ingresso gratuito alla partita. Superata la buriana, il Toro prova a vincere con Sordo, ottimo nei panni di libero: a portiere battuto salva Giacomino Ferri, ingrato ex. Si arriva senza più brividi al 90', minuto che per il Toro è sempre gravido di emozioni e spesso di sciagure. Ma stavolta l'immancabile tiro-gol di Carannante trova Marchegiani in porta e quindi imbattibile.