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Delle Alpi
07/04/1991
h.16.00
TORINO - NAPOLI 1-1 (1-1)
Torino
: Marchegiani, Bruno, Policano, Fusi, Benedetti S., Cravero, Lentini, Sordo (al 67' Martin Vazquez), Bresciani, Romano, Skoro. A disposizione: Tancredi, Annoni, Baggio, Carillo. All.: Mondonico.
Napoli: Taglialatela, Ferrara, Francini (al 24' Rizzardi), Crippa, Baroni, Corradini, Venturin, De Napoli, Careca, Zola, Incocciati (all'84' Silenzi). A disposizione: Scalabrelli, Renica, Mauro. All.: Bigon.
Arbitro: Cornieti di Forlì.
Reti: Policano 19' rig. (T), Careca 20' (N).
Spettatori: 32.670 di cui 22.072 abbonati e 10.598 paganti per un incasso di 265.037.000 lire.
Note: Ammoniti Policano, Barone, Bruno e Rizzardi, calci d'angolo 8-3 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa dell'8aprile 1991]
A Martin Vazquez almeno il piacere di essere rientrato in campionato, nell'ultimo quarto d'ora, dopo due mesi di pene. Ai granata una magra soddisfazione. Quella di essere stati trattati dal Napoli super prudente, copertissimo e rude, come se la loro squadra fosse una ''grande''. Ma visto che il Toro offre solo delle premesse o promesse, per salire di consistenza in futuro, il pareggio è il massimo che potesse ottenere. La gara sarebbe finita zero a zero ma gli azzurri, incassato al 18' il rigore bomba di Policano (il contrasto Corradini-Skoro è stato interpretato come altri da Cornieti, ovvero con una valutazione che non condividiamo) per un attimo hanno cambiato aspetto pareggiando con Careca nel giro di due minuti, pronti a tornare sugli schemi-base studiati da Bigon per la partita in questione: squadra cortissima, marcature strette, ammucchiata a centrocampo dove si è sacrificato anche Zola il quale non è il nuovo Maradona, ma è un palleggiatore come pochi. Subito in crisi per l'assetto tattico dei rivali, il Torino non ha avuto neppure l'accortezza di difendere almeno un poco l'avventuriero vantaggio, costringendo il Napoli ad attaccare a sua volta alla caccia del pareggio. I granata avrebbero potuto cercare il raddoppio con il gioco di rimessa, l'unica arma a disposizione. Invece, al 20', il fattaccio: un centro di Zola, una deviazione di testa da parte di Incocciati, la deviazione di Marchegiani con la punta delle dita, il tocco di rapina di Careca. E' stato l'unico duello vinto dal brasiliano contro un Benedetti in palla, ma i grandi attaccanti, anche s un po' usurati, sono così. Basta un attimo, e lasciano il segno. Bigon aveva preparato per Mondonico il seguente menù, di una ''cucina Napoli'' che ha cambiato sapori in seguito alla mancanza dell'ingrediente Maradona: Ferrara su Skoro, appena frastornato dagli scatti dello jugoslavo che si sta giocando il domani. Baroni a dominare Bresciani (il quale invece di protestare contro l'arbitro doveva prendersela con i compagni: gli hanno proposto soltanto palloni alti, che favoriscono il difensore), Francini e poi Rizzardi (l'ex granata si è infortunato alginocchio sinistro dopo venti minuti) per bloccare Lentini in scarsissima vena e senza spazi come tutti i granata, Crippa come argine (con le spine, anche troppe) . davanti a Policano. Tutti gli altri a far barriera meno Careca, visto solo per un attimo. Ma quello del gol. Il tutto compresso in trenta, massimo quaranta metri. Spazio zero per i granata, e subito problemi. Mondonico si aspettava questa situazione scomoda. Diceva nella settimana di vigilia: «Se Lentini e Policano, anche solo uno dei due, vincono i loro duelli diretti, possiamo vincere». Hanno fatto solo pari... Lentini anzi è uscito sconfitto dal duello personale con Rizzardi nel secondo tempo. Rimasto nell'unica fascia di sole, il granata alla fine è parso completamente cotto. Mondonico ha cercato alternative, spostando a tratti Lentini sulla destra. Quindi chiedendo a Benedetti di creare qualche sorpresa inserendosi ancora a sinistra quando vedeva un vuoto, considerando che un muro impediva gli affondo centrali di Cravero. Nulla da fare. Con il supporto di Fusi, come sempre il più lucido, il Toro ha attaccato ma sbattendo la testa contro le barriere partenopee. Qualche «incrocio» di Sordo è rimasto come segnale di buona volontà, Skoro ha cercato un secondo rigore nel primo tempo ma francamente pretendeva troppo, Romano si è dannato nel cucire e ricucire il gioco cercando da solo l'affondo in avvio di gara e Bresciani ha fallito l'appuntamento col cross. L'unico brivido del match, gol a parte, un pallone a parabola di Skoro (68') che pescava Tagliatatela avanzato, il portiere era bravo a rientrare ma lo salvava la traversa. Nel finale, la gente voleva da Martin Vazquez anche il gol vincente. Assurdo. Si è rivista la classe dello spagnolo. Non è mai stata in dubbio perché il problema è la schiena, che ancora non lo convince. E' bastato un suo assist profondo, e il vederlo pronto all'appuntamento in zona tiro con il passaggio di ritorno di Lentini (vanificato da un fallo di mano) per aver la conferma di quanto Rafa sia mancato al Toro.