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Knattspyrnufelagiö
19/09/1991
h.19.30
KR REYKJAVIK - TORINO 0-2 (0-1)
KR Reykjavik
: Gottsskalksson, Bjorgvinsson, Halldorsson, Omarson, Edvaldsson, Kristinsson, Oddson, Skulasson (all'83' Petrusson), Magiersson, Gudjohsson (all'83' Thordvalsson), Ranffson B. A disposizione: Knutsson, Johnsson, Raffsson G. All.: Kjartansson.
Torino: Marchegiani, Annoni, Policano, Mussi (all'89' Cois), Benedetti, Fusi, Sordo, Venturin (al 76' Carillo), Bresciani, Martin Vazquez, Casagrande. A disposizione: Di Fusco, Bertelli, Manni. All.: Mondonico.
Arbitro: McKnight (Irlanda del Nord).
Reti: Mussi 20', Annoni 73'.
Spettatori: 1.793 per un incasso di 48.300.000 lire. Record d'incasso per la storia del KR.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 20 settembre 1991]
Missione compiuta, senza eccessivi sforzi, senza rischi e anche senza squilli: il Toro parte da Reykjavik con un bel 2-0. Mussi e Arnioni hanno chiuso la partita e il turno di Coppa Uefa con un gol per tempo: un po' sofferto e un po' giocato soltanto il primo, mentre la ripresa è stata fondata sul tenere palla ed evitare i rischi (leggi infortuni) anche se gli ingenui marcantoni del K.R. hanno sicuramente vigore fisico ma non sanno cosa siano cattiveria e malizia. Solo nel finale, da ospiti gentili, i difensori granata hanno dato qualche spazio agli avversari che avevano innestato "Caniggione" Petrusson, biondi capelli lunghissimi e fisico da corazziere, per cercare il colpo a sorpresa. Così anche Marchegiani si è preso la sua fetta di consensi. Questi stadi da scampagnata, soprattutto ieri nella prima giornata di sole splendente dopo giorni e giorni di pioggia di questo autunno nordico, con la gente di casa (pochissima, non più di 2000 islandesi e un folto gruppo di tifosi granata impegnati tra calcio e shopping) a divertirsi e mangiare hot-dogs, non sono teatri che offrono stimoli. Nonostante gli avvertimenti di Mondonico i granata hanno faticato un poco per la maggiore prestanza fisica del K.R., tanto che in avvio ha avuto qualche guaio nei duelli aerei perfino Benedetti il quale ha perso qualche pallone contro il lungo Margeirsson (1,85) per prenderne poi le misure e "cancellarlo" dal terreno. Un po' pressati in avvio, secondo previsioni, dalla buona volontà dei bianconeri islandesi (fra i quali lo stesso Edvaldsson, Omarsson, Skulason e Bjorn Rafnsson hanno pure mostrato piedi buoni), i granata hanno subito gli avversari appena per una decina di minuti e capitan Fusi, leader intelligente, ha capito che almeno in quel periodo era meglio spazzare aspettando che la squadra prendesse la sua fisionomia. Con Sordo a destra e Policano a sinistra come uomini di fascia, Mussi accentrato a dar manforte a Venturin e Martin, Vazquez, tutti presi a tratti in velocità dai grezzi ma dinamici avversari che peraltro si spegnevano alle soglie dell'area. Malgrado il passo lento, il migliore lì in mezzo è stato sicuramente Casagrande per il grande impegno, l'intelligenza nelle coperture difensive (suo anche l'assist vincente per l'1-0 di Mussi) mentre Martin Vazquez (che sar&agarve; di nuovo sullo stesso terreno mercoledì prossimo con la nazionale spagnola) si è limitato ad alterni tocchi rapidi di prima intenzione per evitare i contatti. Troppo poco per dire che è entrato veramente in partita. Policano e Arnioni, i più combattivi inizialmente, sono finiti subito nel mirino dell'arbitro Mc Knight, uomo sicuramente abituato al calcio maschio, ma proprio per questo non tollerante sulle canagliate. Per fortuna i due battaglieri granata si sono calmati, e Annoni malgrado un doloroso infortunio alla mano sinistra si è fatto valere anche in fase di spinta fino ad arrivare personalmente al raddoppio. Torino non brillante quindi ma onesto nel rispettare la partita pur senza renderla bella. La pressione d'avvio degli islandesi non ha portato rischi. Solo dopo il vantaggio siglato da Mussi (21') con un bel diagonale di destro nell'angolo lungo su assist di Casagrande, la difesa di Mondonico ha avuto qualche licenza. Ma prima Omarsson quindi Gudjonsson non sono stati pronti agli appuntamenti con palloni invitanti. Secondo tempo d'esibizione, già detto. Pregevole al 56' uno scambio Casagrande-Bresciani-Casagrande con conclusione appena a lato ed in seguito alcune dimostrazioni di stile che hanno coinvolto lo stesso brasiliano e Vazquez. Sempre cose da spettacolo, comunque. Concretissima invece al 73' la bomba di Annioni che raccoglieva un corner rasoterra all'indietro di Policano per togliersi una soddisfazione. Un gol europeo è sempre un bel ricordo, e ci sarà ancora spazio per tentarlo fra quindici giorni.