WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Delle Alpi
11/12/1991
h.20.30
TORINO - AEK 1-0 (0-0)
Torino
: Marchegiani, Bruno, Annoni, Fusi, Venturin, Cravero, Scifo, Lentini (al 75' Benedetti), Casagrande, Martin Vazquez (all'87' Cois), Policano. A disposizione: Di Fusco, Bertelli, Vieri. All.: Mondonico.
AEK: Minu, Vassilpulos (al 75' Alexandris), Karajannis, Karafjozolpulos, Sabandzovic, Papaioannu, Patikas, Saveski, Stamatis (al 75' Dimitriadis), Batista, Kutualas. A disposizione: Ikononopulos, Georgiatis, Kofinas. All.: Bajevic.
Arbitro: Goethals (Belgio).
Reti: Casagrande 55'.
Spettatori: 35.000 circa di cui 34.147 paganti per un incasso di 1.079.728.000 lire.
Note: Ammoniti Karafjozolpulos e Cravero.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 12dicembre 1991]
Basta un gol di Casagrande all'inizio della ripresa per levarsi ogni paura e vedere il Torino che accede ai quarti di finale di Coppa Uefa. Forse il dato statistico non basterà a chi si aspettava dai granata qualcosa di più nelle realizzazioni, tenuto conto che in una sola partita la Banda Mondonico ha creato più occasioni che negli ultimi cinque match di campionato. Ma in Coppa conta passare il turno e la capacità di assolvere al compito senza soffrire testimonia un'incoraggiante maturità internazionale di questo Toro che ora avrà il tempo per limare i difetti. Che restano molti per una società che punta ad un ruolo di rilievo anche in campionato. Il segreto con i greci, e lo si era già capito ad Atene, è di infilarli in controtempo mentre cercano di adottare il fuorigioco. Kargkiozopoulos, il sostituto di Manolas, che dovrebbe presiedere all'operazione, ha un nome impronunciabile e la mobilità di un Baresi ultraottantenne: esibisce la propria classe al primo minuto, quando stende Cravero con un gran calcio e se la cava con un'ammonizione soltanto per la generosità prenatalizia di Goethals. Il Toro lo coglie di sorpresa al 14' con un lancio in profondità di Scifo su cui si avventa Policano che mette in gol: l'arbitro prima concede e poi annulla accorgendosi che il guardalinee ha la bandiera alzata per un fuorigioco inesistente. Più comprensibile la decisione di Goethals un minuto dopo: ancora su lancio di Scifo, Vazquez scatta infatti da posizione irregolare. Ma il Toro insiste, padrone del gioco come nei momenti migliori di Atene. L'Aek si fa travolgere senza trovare la pericolosità del contropiede, anche perchè stavolta Armoni prende subito le misure di Batista e al portoghese non resta che agitar le treccine. Gullit è un'altra cosa, il Toro se n'è accorto domenica. Al 18' i greci, in pieno affanno, accendono il primo debito con la fortuna: regalano un calcio d'angolo e sugli sviluppi dell'azione concedono a Scifo una battuta al volo che è un gol fatto. Sulla linea di porta Vasilopoulos respinge quasi senza volerlo. La seconda papera quasi fatale è di Minou al 20', non trattenendo un tiro debole di Casagrande: sulla respinta si avventa il solito Policano, ma ancora una volta gli dei greci ci mettono una pezza materializzando la sagoma di Karagiannis sulla traiettoria: palla in corner. I granata imprecano. Si dovrebbe essere sul 2-0. E invece nulla. Anche una punizione di Policano al 26' finisce alta di un palmo per la deviazione di un greco in barriera. Il gol, lo spettro innominabile che agita i granata in campionato, tarda ad arrivare. Ma il Toro crea occasioni, non è quello che si vede la domenica. Dunque la logica dà spazio all'ottimismo anche perchè la spinta di Policano a sinistra e qualche cross di Scifo e di Vazquez fanno traballare la difesa ospite. Peccato che Lentini, a destra, si spenga poco a poco favorendo l'impressione di una manovra sempre un po' monca. E di una squadra spaccata in due, tra difesa e attacco. La gente comincia a spazientirsi. Calano i primi fischi, mentre dalla curva c'è chi non trova di meglio che spedire petardi nel settore dei tifosi greci: guai in vista al tribunale dell'Uefa.. La partita cala molto di intensità. I granata non rischiano mai in difesa, ma non premono più. Cominciano, come sempre in una squadra che deve dare il massimo per produrre, i primi errori, le incomprensioni, i giochini leziosi e inutili. Insomma il gol prossimo a venire diventa in realtà il problema di sempre, che i granata si trascinano fino all'intervallo. Soltanto nella ripresa infatti arriva la rete che garantisce la sicurezza. L'azione si sviluppa sulla sinistra con un lancio di Scifo a Policano, che sorprende la difesa greca e mette in area un cross per la testa di Casagrande, completamente solo: bello lo stacco del brasiliano, perfetta la mira. E' l'I-0 al 54'. E Casagrande potrebbe arrotondare al 64', quando si presenta solo davanti a Minou, ma incespica nel tentativo di colpire di destro. Come potrebbe fare Martin Vazquez aU'81', se riuscisse a deviare il cross di Scifo, che gli si infila comicamente in mezzo alle gambe.