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Delle Alpi
15/12/1991
h.14.30
TORINO - FIORENTINA 2-0 (1-0)
Torino
: Marchegiani, Annoni, Venturin, Fusi, Benedetti, Cravero, Scifo, Lentini, Bresciani (al 90' Vieri), Martin Vazquez, Casagrande (al 90' Cois). A disposizione: Di Fusco, Bertelli, Della Morte. All.: Mondonico.
Fiorentina: Mareggini, Fiondella, Carobbi, Malusci II, Faccenda, Pioli, Dell'Oglio, Salvatori, Borgonovo (al 90' Aiana), Dunga, Orlando (al 71' Giraldi). A disposizione: Mannini, Matrone, Barni. All.: Radice.
Arbitro: Lo Bello di Siracusa.
Reti: Lentini 30', Scifo 58'.
Spettatori: 30.118 di cui 26.060 abbonati e 4.058 paganti per un incasso di 118.395.000 lire.
Note: Ammoniti Pioli, Fiondella e Lentini.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 16 dicembre 1991]
Sulla meritata vittoria del Torino Formula 5, tornato al gol dopo quasi due mesi di digiuno, per complessivi 637', l'ombra di due episodi che faranno discutere. E, per fortuna, il gemellaggio tra i tifosi granata e quelli della Fiorentina, ha evitato il rischio di eventuali incidenti al Delle Alpi. Un rigore negato sull'1-0, per un netto fallo di Benedetti su Borgonovo, e una rete di Faccenda, a molti parsa regolare, annullata sul 2-0, quando mancavano oltre venti minuti al termine e c'era il tempo per tentare una rimonta, giustificano i lamenti dei toscani. La moviola, invocata dal presidente federale Matarrese per aiutare gli arbitri, stavolta condanna Rosario Lo Bello, giustamente criticato prima sul campo da Romano Cazzaniga (espulso per proteste su segnalazione del suo collaboratore Gaviraghi al 55'), e poi negli spogliatoi dal figlio di Cecchi Gori, vice presidente della Fiorentina, e da Gigi Radice. Per l'allenatore viola, il cui ennesimo ritorno a Torino come ex è coinciso con una sconfitta e con l'interruzione della serie positiva (5 punti in 3 gare), Lo Bello non era in forma. Ha sbagliato a non concedere il penalty quando Benedetti si è aggrappato alla maglia di Borgonovo che in precedenza spingeva lo stopper. E sul punto non convalidato è curioso notare come lui e Gaviraghi abbiano visto due diverse infrazioni: Lo Bello ha detto a Dunga che si trattava di un fuori gioco di Faccenda, mentre la versione del segnalinee a Carobbi parla di un suo fallo su Cravero. Il Torino non ha colpe, ma le sviste di Lo Bello hanno spianato la strada del successo (che tardava da sette partite, di cui sei senza gol) alla squadra dall'attacco inedito schierata da Emiliano Mondonico. Per la prima volta, in campionato, il tecnico ha presentato, tutti insieme, Scifo, Lentini, Bresciani, Martin Vazquez e Casagrande. Da tempo aspettava questa occasione e le assenze di Bruno, Policano, Mussi e Sordo l'hanno indotto a rischiare. C'è voluta circa mezz'ora per carburare. E c'è voluto un numero di gran classe di Vincenzino Scifo, che ha pennellato per la testa di Lentini il pallone dell'1-0 per sbloccare il risultato. In precedenza s'era notata confusione, smarcamenti ritardati che favorivano il recupero della difesa fiorentina e, con il Torino più sbilanciato del solito, e anche qualche contropiede peraltro mal sfruttato, come al 43' quando Orlando ha sparato su Marchegiani da pochi passi. Martin Vazquez, con umiltà e spirito di sacrificio, faceva in pratica il terzino sinistro, più impegnato a rincorrere Dell'Oglio che a costruire. Lo spagnolo sembrava un.. maggiordomo in guanti rossi al servizio della squadra. Sull'altro versante svolgeva gli stessi compiti, ma con maggior profitto per la sua duttilità, Venturin: frenava Carobbi appoggiando le offensive. Con Scifo in rifinitura e Fusi come punto di riferimento e frangiflutti (davvero impressionante il rendimento costante dell'ex napoletano), Lentini agiva ora da interno ora da tornante. Per mantenere gli equilibri, Mondonico aveva preferito avanzare Casagrande di punta accanto a Bresciani. Una scelta dettata anche dal fatto che il brasiliano, alla ricerca della forma dopo la lunga sosta per l'operazione al ginocchio, non ha ancora il passo da centrocampista, ruolo che predilige, e che, nelle due partite di Coppa Uefa, contro l'AEK, era andato a bersaglio di testa sia all'andata che al ritorno e poteva rappresentare un'arma in più contro i corazzieri della retroguardia viola. Ma sia Casagrande che Bresciani, marcatissimi da Pioli e Malusci, non trovavano spazi per suggerire ai compagni i passaggi utili a puntare a rete. Casagrande ha avuto soltanto una grossa occasione, nella ripresa, per raddoppiare e l'ha fallita tirando troppo centralmente e permettendo a Mareggini di sventare il grosso pericolo. E Bresciani, a parte il merito dell'assist per il 2-0 firmato da Scifo con un bellissimo destro dalla lunetta, si è trovato fuori tempo su un paio di traversoni ed è stato sfortunato, nel finale su una spettacolare rovesciata che, se fosse finita a bersaglio, avrebbe rappresentato il gol della domenica. Il 2-0 basta ed avanza per consentire al Torino di sorpassare la Fiorentina e avvicinarsi alla "zona Uefa". La Formula 5, dunque, è partita bene, ma è in rodaggio: per capire il suo potenziale, anche fuori casa, e mettere a punto eventuali difetti, occorre attendere che Mondonico abbia tutto l'organico a disposizione. Poi sapremo se è un Toro da corsa.