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Delle Alpi
09/02/1992
h.15.00
TORINO - CREMONESE 2-0 (1-0)
Torino
: Marchegiani, Bruno (all'11' Benedetti), Policano, Venturin, Annoni, Cravero, Scifo, Lentini, Bresciani, Martin Vazquez (al 71' Mussi), Casagrande. A disposizione: Di Fusco, Sordo, Vieri. All.: Mondonico.
Cremonese: Rampulla, Garzilli, Marcolin, Piccioni, Montorfano, Verdelli, Giandebiaggi, Ferraroni (al 72' Iacobelli), Dezotti, Maspero, Florijancic (al 63' Chiorri). A disposizione: Violini, Piantoni, Lombardini. All.: Giagnoni.
Arbitro: Fucci di Salerno.
Reti: Casagrande 8', Scifo 85' rig.
Spettatori: 29.788 di cui 26.060 abbonati e 3.728 paganti per un incasso di 53.171.000 lire.
Note: Ammoniti Policano, Montorfano, Marcolin, Annoni e Venturin.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 10 febbraio 1992]
Non brilla il Torino a Cinque Stelle ma vince e riaggancia la zona Uefa approfittando delle sconfitte di Inter e Lazio. Il copione è stato rispettato solo nel risultato, che sarebbe potuto essere più corposo anche se il gioco ha lasciato a desiderare. Il pubblico, che ieri ha toccato il minimo stagionale con 3728 paganti al Delle Alpi, non si è molto divertito. Dopo l'1-0 di Casagrande, arrivato all'8', voleva la goleada ed ha dovuto aspettare l'85' per vedere il raddoppio di Scifo, su rigore. E, come con il Bari tre domeniche fa, non sono mancati i fischi, in particolare per Bresciani: con un pizzico di freddezza, precisione e fortuna, il centravanti avrebbe potuto trasformare due grosse occasioni, una per tempo. Ma, al di là degli errori di Bresciani, la squadra non ha sfruttato al meglio le fasce laterali con Lentini, impreciso nei cross, Martin Vazquez, generoso ma poco lucido, e Policano che, acciaccatosi in avvio, non ha spinto con la consueta potenza. E Bruno, che ogni tanto ama sganciarsi con profitto, s'è stirato all'11' ed ha dovuto lasciare il posto a Benedetti impegnato a tenere a bada un vivace Dezotti. Era la seconda volta, in campionato, che Emiliano Mondonico presentava la Formula 5. Infortuni e squalifiche gliel'avevano consentito solo con la Fiorentina, in casa, a metà dicembre. Se, sulla carta, il quintetto è in grado di incutere timore a qualsiasi difesa, sul campo le cose cambiano. Almeno per ora. Ed è necessario un certo rodaggio per trovare l'assemblaggio, mantenendo inalterati gli equilibri tra i reparti. C'è da aggiungere che la rimaneggiata Cremonese di Gustavo Giagnoni, accolto con affetto dai suoi vecchi tifosi che non hanno dimenticato i ruggenti anni sulla panchina granata, giocava disinibita, senza nulla da perdere. E ha perfino rischiato di pareggiare, su un contropiede di Giandebiaggi che ha strappato il pallone a Scifo sulla metà campo, superando Annoni e graziando poi Marchegiani con un destro a fil di palo. Al di là del fatto tattico, degli ingolfamenti della manovra offensiva per mancanza di spazi e della condizione di forma imperfetta di "gioielli" come Lentini, Bresciani e Martin Vazquez, o a mezzo servizio come Scifo, convalescente dalla distorsione alla caviglia destra rimediata in settimana, si è avuta l'impressione che qualcuno avesse già la mente rivolta alla sfida di domani sera a San Siro con il Milan nell'andata per i quarti di finale di Coppa Italia. Insomma, non c'era quella massima concentrazione chiesta da Mondonico alla vigilia. Capita, anche a livello inconscio, quando il pronostico è scontato. Di positivo c'è la prestazione di Venturin che, nella posizione di centromediano metodista, non ha fatto rimpiangere lo squalificato Fusi, confermando la sua duttilità. Sempre all'altezza capitan Cravero, tra i migliori sia in fase difensiva che negli appoggi. Si è anche trovato in zona-gol ma, per eccesso di altruismo, ha rinunciato a tirare servendo Bresciani che, sorpreso, non ha agganciato. Annoni ha annullato Florjancic (e poi Chiorri) cimentandosi anche in un paio di rabbiose conclusioni. Su tutti Walter Casagrande. Tornava dopo tre settimane di assenza per la frattura al polso destro e, schierato come punta, è andato a bersaglio sul primo, invitante assist di Cravero. Un gol di possesso, il secondo nel torneo. Grintoso, puntuale, Casagrande ha impegnato a fondo Garzilli e Verdelli, creando varchi per Bresciani, e mancando di poco il suo secondo gol personale su colpo di testa ravvicinato. E' importante il recupero di Casagrande perché consentirà a Mondonico di insistere sulla Formula 5 in cui crede. Il tempo dirà se sarà una formula vincente.