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Brianteo
26/08/1992
h.20.30
MONZA - TORINO 2-3 (1-2)
Monza
: Rollandi, Marra, Radice, Romano, Delpiano, Babini, Ricchetti, Manighetti (al 46' Robbiati), Erba (al 66' Picardi), Brambilla, Boggi. A disposizione: Chimenti, Sala, Cotroneo. All.: Trainini.
Torino: Marchegiani, Bruno, Sergio, Fortunato, Annoni, Venturin, Mussi (all'82' Cois), Sordo, Aguilera, Scifo, Silenzi (all'82' Poggi). A disposizione: Di Fusco, Aloisi, Zago. All.: Mondonico.
Arbitro: Ceccarini di Livorno.
Reti: Silenzi 7' (T), Aguilera 20' (T), Brogi 35', 78' (M), Sordo 86' (T).
Spettatori: 4.491 per un incasso di 75.705.000 lire.
Note: Ammonito Romano per proteste, serata afosa, terreno discreto, illuminazione appena sufficiente.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 27 agosto 1992]
Parte alla grande, poi, ritenendo che forse è tutto troppo facile, si complica la vita e quella che pareva una discesa comoda si trasforma in una salita faticosa. Così s'è comportato il Toro che, all'esordio con le partite vere, ha battuto il Monza 3-2. Vittoria ipersofferta, scaturita da un gran tiro dal limite di Sordo, a quattro minuti dalla fine, che ha costretto alla resa i brianzoli capaci di rimontare dallo 0-2. Una rimonta resa possibile da una retroguardia torinista che ha concesso troppo agli avversari: eccesso di generosità verso uh avversario che pareva in babà dello stordimento più completo? Surplus di sicurezza? Oppure, debolezza strutturale dovuta a preoccupanti lentezza e distrazione dei singoli? Al campionato, la risposta. Però, dopo quest'incontro, i 4 gol subiti dalla Lucchese non appaiono più solo figb delle foibe del pallone d'agosto. Insufficienti Arnioni e Bruno (forse, quest'ultimo, intimidito dal fatto che l'arbitro era quel Ceccarini che lo espulse nel derby facendolo squalificare per 8 giornate), lento Fortunato, latitante sino alla rete del successo Sordo, evanescente Sergio, incerto Venturin. Solo Marchegiani all'altezza della fama. Comunque, la première di Coppa Italia, ha dato anche qualche indicazione confortante. Soprattutto, s'è visto, sebbene ancora a sprazzi, uno Scifo finalmente degno del suo nome e della sua velleità di diventare il Platini degli anni 90. Si sono ammirate alcune artistiche intuizioni di Aguilera. Combattivo pure Silenzi, che ha inaugurato le marcature e colpito un palo. Per evitare nuove spiacevoli esperienze tipo Lucchese e Vicenza, Mondonico aveva predicato umiltà. Non aveva fatto i conti con la generosità (mettiamola così) dei ragazzi. Dopo venti minuti erano in vantaggio di due reti e incontrastati padroni del campo: parevano avviati ad una facile goleada. Il Monza, completamente obnubilato, sembrava destinato ad una serataccia. Poi, all'improvviso (mettiamola sempre così) i torinisti hanno pensato bene di rianimare l'incontro e i brianzoli, dapprima increduli, poi rinfrancati, hanno cominciato ad annusare il profumo del successo. Dai una volta, dai due, alla terza grossa occasione non hanno più bagnato grossolanamente come in precedenza. E per il Toro quella che era una discesa comoda s'è trasformata in dura salita. Ed ecco il ''saliscendi'' granata. Al 7' Scifo, servito da Fortunato, lancia Silenzi. Rollandi, incerto, indugia nell'uscire, quando lo fa è tardi, il colosso granata lo supera con un pallonetto. 1-0 e per la banda torinista pare ormai tutto facile. Al 12' Scifo si rende protagonista di una deliziosa giocata, supera tre avversari e di piatto sfiora il palo. Poi, dopo alcuni preziosismi di Aguilera, il Toro dà il primo saggio di generosità: la difesa, tutta, dai marcatori Bruno e Annoni al libero Venturin, a Fortunato e Sordo, s'imbambola e permette al Monza di confezionare una limpida azione gol che solo la pronta uscita di Marchigiani vanifica. Due minuti e, corre il 18', altro brivido per il Torino, con un gran tiro del centrocampista locale Manighetti, fuori di poco. A questo punto i granata si risvegliano, colpiscono con Aguilera, astuto a battere una punizione dal limite concessa tra le proteste del Monza per ostruzione sull'uruguaiano. Qualche altro bello scampolo degli uomini di Mondonico, poi il Monza, rinvigorito dagli errori di difesa e centrocampo granata, s'avvicina al gol, e, tra sbagli maldestri, parate di Marchegiani e repliche inefficaci del Toro, prima segna al 36' con Brogi (ora marcato da Bruno, ora da Arnioni), poi pareggia con lo stesso Brogi all'80'. Infine, la rete di Sordo. Per la cronaca, gli ultras granata (alcune centinaia) hanno insultato Borsano e la curva monzese pronta nel ribattere volgarità a volgarità.