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Tardini
14/02/1993
h.14.30
PARMA - TORINO 2-2 (0-1)
Parma
: Ballotta, Pin (al 55' Hervatin), Benarrivo, Minotti, Apolloni, Grün, Melli, oratto, Osio, Cuoghi (al 46' Asprilla), Brolin. A disposizione: Ferrari, Franchini, Pulga. All.: Scala.
Torino: Marchegiani, Bruno, Sergio, Mussi, Annoni, Fusi, Sordo, Fortunato (al 77' Sottil), Silenzi, Venturin, Poggi (al 72' Scifo). A disposizione: Di Fusco, Saralegui, Casagrande. All.: Mondonico.
Arbitro: Luci di Firenze.
Reti: Sergio 45' (T), Brolin 59' rig. (P), Mussi 89' (T), Melli 90' (P).
Spettatori: 22.201 di cui 19.615 abbonati e 2.586 paganti.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 15 febbraio 1993]
E' pari, secondo tradizione ormai consolidata, ma stavolta i gol (2-2) non mancano. Ed è il parto indolore (tutti felici) di una serie singolare di regali. Nell'abbondanza di cadeaux non ci mette lo zampino Luci, poiché vede bene quando assegna un penalty ad Asprilla fermato da Marchigiani, uscito dai pali. Semmai, l'arbitro commette altri sbagli. Il resto lo confezionano il Parma e il Torino sono tre disattenzioni, sbandamenti e imprecisi interventi che fanno impallidire il pubblico dall'emozione. Ed ecco servito il 2-2, un pasto messo a tavola in un clima stranamente contraddittorio, fra carezze e baci ma anche tra stille di fiele, visto che in occasione di tre gol (Sergio, Mussi e Melli) gli interessati all'azione paiono più ragazzetti accomodanti che sentinelle dell'area; e visto che dopo la rete di Mussi (91'), Benarrivo sgambetta l'autore del 2-1 provocando stupidamente una reazione altrettanto sciocca. Mussi si comporta come Bacci, mercoledì scorso in Coppa, nei confronti di Aguilera. Il granata tocca appena la testa di Benarrivo con la sua, Luci lo espelle, e fa bene, però ignora Benarrivo. L'arbitro, probabilmente, non vede il parmigiano. Comunque sia, benedetti giocatori quando capirete che il pubblico aspetta solo le vostre provocazioni per sfogare ciò che gli bolle dentro? Nel filmato lungo 92' minuti, non mancano immagini divertenti e addirittura degne di un thrilling risolto all'ultima pagina. Dopo la rete di Sergio (45'), che è un colpo di alta chirurgia nelle carni di un Parma tutto sbilanciato avanti, e dopo il pari su rigore di Brolin (58') che dà la sensazione di inchiodare la gara su un appagante 1-1, la difesa di Scala si strappa per la seconda volta (91') e Mussi con assoluta comodità sospinge la palla in rete. Il giallo sembra risolto, ma peserebbe troppo sulla coscienza e sui meriti del Parma e forse sarebbe un riconoscimento eccessivo alla furbizia concreta del Torino, che però non impegna mai Ballotta. Il pubblico non ha tempo per gioire o dolersi di un thrilling senza più misteri e il Torino si distrae, fatalmente, e Melli (92') si comporta proprio come ha fatto Mussi un minuto prima. Ed è l'epilogo. Ma di che partita si tratta? Amministrata dal Parma, del resto giocava in casa, e controllata con intelligenza dal Torino. Mondonico mette al sole panni tutti italiani (Scifo entra al 71' al posto di Poggi) ed è l'immagine solita, viva e brillante, anche se qua e là macchiata da alcuni stridori, come la prova di Mussi, in sofferenza su Osio e comunque capace di risalire in paradiso con il gol del 2-1. La difesa è impegnata da Melli e Brolin, Arnioni e Bruno gli danno corda ma poca luce per vedere il bersaglio. E comunque è Bruno a soffrire di più, come spiegano i tentativi dello svedese, anche se Marchegiani compirà una prodezza su rovesciata di Melli (traversa toccata). Bruno è però corretto, resta calmo nonostante gli insulti del pubblico e non merita l'ammonizione. Cambia la musica quando nel secondò tempo entra Asprilla, i suoi sono lampi che solo Marchegiani spegne. In difesa, Sergio cresce bene, per Fusi non sappiamo più quali parole spendere. E' impagabile. Ad assistere il capitano c'è Fortunato (contuso esce al 76'), di lenta gamba ma di cervello fino, fa il vigile è il parafulmine, tutto passa attraverso i piedi suoi e di Venturin. Peccato la giornata scialba di Sordo (ottimo il suo assist a Sergio) e non felice di Mussi, che si riscatta con il gol del 91'. Il movimento assolve l'inesperto Poggi e dà ragione a Silenzi, ostinato e utile nell'aiutare la difesa e nell'infastidire l'asse Apolloni-GrunMinotti. Il Parma non esce dal cliché, somiglia a quelle macchine che macinano tanto ma non producono farina. E quando Minotti si sgancia per attaccare, il Torino lo infila con Sergio. Il Torino avrebbe ragioni per strapparsi i capelli, per quel regalo del 92': è la quarta volta, quest'anno, che si fa beffare in zona-Cesarini.