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Robert Fritzgerald Kennedy
21/08/1993
h.14.30
MILAN - TORINO 1-0 (1-0)
Milan
: Rossi, Tassotti, Maldini, Albertini, Costacurta, Baresi, Eranio, Boban, Massaro, Savicevic (al 60' Donadoni), Simone (al 44' Raducioiu). A disposizione: Ielpo, Galli, Orlando. All.: Capello.
Torino: Galli, Cois (al 72' Sordo), Jarni, Fortunato, Gregucci, Fusi, Mussi, Osio (al 44' Aguilera), Silenzi, Francescoli, Venturin. A disposizione: Pastine, Falcone, Sergio. All.: Mondonico.
Arbitro: Dias (USA).
Reti: Simone 4'.
Spettatori: 26.000 circa di cui 25.268 paganti.
Note: Ammoniti Eranio, Boban e Gregucci. Partita disputata per esigenze televisive a Washington.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 22 agosto 1993]
Nella galleria dell'Hall of Fame, i personaggi famosi che hanno combinato qualcosa nello stadio intitolato a Robert Kennedy, ci sono Ray Sugar Leonard e Red Auerbach, i campioni del baseball e del tennis e, naturalmente, i Redskins del football, la squadra più popolare di Washington. Forse da domani qualcuno penserà di metterci anche il Milan, che ieri ha vinto la Supercoppa, in questo teatro insolito per il calcio italiano, battendo il Torino per 1-0. Ma dubitiamo che con l'interesse che si nutre per il soccer da queste parti, sarà mai possibile. Eppure la finale di ieri, è il messaggio che il nostro calcio ha cercato di regalare ad una terra quasi vergine, è stata piacevole, spettacolare, densa di emozioni, come capita di rado. Il Torino, che doveva funzionare da sparring partner, è stato molto di più. Ha ceduto per un gol di Simone dopo 4 minuti e ha rischiato in qualche occasione il tracollo. Però ha ribattuto con coraggio, persino con insistenza nell'ultima parte del match: ancora una traversa, stavolta di Aguilera su punizione al 73', gli ha negato un'altra Coppa, dopo la Uefa di 2 anni fa. Meglio il Milan, insomma, ma non troppo. L'avvio è brusco, dopo quattro minuti il Toro si fa colpire, disorganizzato sul lungo lancio di Baresi che cerca Savicevic, quasi volesse smentire le voci di un dissidio: Mussi vorrebbe respingere di testa, ma la palla carambola sullo slavo e Simone è il più lesto a fiondare in porta. Difesa ferma. Ma che dire di Boban che 30 secondi dopo concede a Osio il privilegio di pareggiare, smarcandolo involontariamente in mezzo all'area? Il granata è, precipitoso, tira subito e centra uno spettatore. Si vede che per quanto sia Supercoppa è ancora una partita di agosto, specialmente per il Toro. Gli scambi del Milan affondano con troppa facilità e soprattutto Savicevic disorienta la marcatura di Mussi. Dopo 16 minuti Mondonico prova ad appiccicargli Cois e spedisce Mussi su Simone e Gregucci su Massaro. Andrà meglio. Il Milan patisce invece i traversoni che piovono dalle parti di Rossi: al 17' Fortunato attende un attimo di troppo a calciare e permette a Costacurta di salvare. Gregucci imita il milanista ostacolando al 20' il tiro di Massaro. Se il Milan sfrutta le fughe di Savicevic, tatticamente più libero del solito, i granata giocano con la formula autarchica: Aguilera è in panchina, Francescoli e Jarni in campo ma non si vedono. Peccato, perché quando l'uruguayano si muove intuiamo che sarebbe la chiave per riaprire la partita: un suo slalom, con tocco a liberare Silenzi, al 33', è efficacissimo però è fermato per un fuorigioco. Francescoli crescerà nella ripresa, con Aguilera a fianco e il Toro si farà più pericoloso. Due o tre palle gol capitano ai granata, che non le sanno sfruttare, al solito. La traversa di Aguilera al 73' è una maledizione. Ma anche il Milan può recriminare per il palo colpito da Savicevic al 54', complice la deviazione prontissima di Galli. Sarebbe stata la fine del match. Per il Milan è il primo traguardo della stagione, per il Toro un'iniezione parziale di fiducia, per il pubblico americano un'occasione per avvicinarsi al grande calcio europeo e capirne l'essenza: alla fine fischiavano l'arbitro.