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Aarasen
15/09/1993
h.18.00
LILLESTROM - TORINO 0-2 (0-1)
Lillestrøm
: Grodaas, Schiller, Bjarmann, Berntsen, Sognnaes, Pedersen, Bohinen, T.Gulbrandsen, Bergdölmo, McManus, Nordegen (al 46' Buer). A disposizione: Krogstadt, Bjerkeland, Karlsen, Gulbrandsen. All.: Hoff.
Torino: Galli, Cois, Jarni (all'82' Sinigaglia), Mussi, Gregucci, Fusi, Sordo, Fortunato, Silenzi (al 73' Carbone), Venturin, Osio. A disposizione: Pastine, Delli Carri, Sergio. All.: Mondonico.
Arbitro: Ovchinnikov (Russia)
Reti: Silenzi 26', Jarni 58'.
Spettatori: 6 mila circa di cui 5.056 paganti.
Note: Ammonito Berntsen per gioco falloso.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 16 settembre 1993]
I primi eurogol granata di Andrea Silenzi e di Robert Jarni ipotecano la qualificazione del Torino al secondo turno di Coppa Coppe e rendono una formalità il ritorno del 29 settembre al Delle Alpi. Il modesto livello tecnico del Lillestroem è stato evidenziato dalla buona prestazione della squadra di Mondonico che ha confermato di aver acquisito saggezza tattica anche a livello internazionale. E continua il momento magico di Pennellone che di gol ne ha segnati addirittura due, entrambi di testa, ma il segnalinee Miloserdov gli ha sbandierato un fuorigioco inesistente, obbligando Ovichinnikov ad annullare. Silenzi aveva sbloccato il risultato al 25' abbassandosi intelligentemente ad incornare un calcio d'angolo di Jarni. E, su preciso traversone del croato, deviato da un difensore, bissava al 44': l'arbitro gli negava la doppietta. Toccato duro da un avversario, il gigante abbandonava il terreno ad un quarto d'ora dalla fine, lasciando un po' di gloria a Carbone. E lo stesso capitava a Jarni, zoppicante per una botta, che usciva all'81' cedendo il posto a Sinigaglia. I due bomber della serata erano stati tra i migliori. Silenzi, gol a parte, si era fatto rispettare nei corpo a corpo con i corazzieri Bjarmann e Berntsen, tenendoli costantemente impegnati. E Jarni, come gli chiede Mondonico, aveva costretto lo svedese Schiller, un terzino fluidificante biondissimo, quasi albino, che gioca con i guanti bianchi, a restare inchiodato in retrovia. Se Galli non ha corso grossi pericoli, tranne su tiri dalla distanza di McManus, Bohinen e Gulbrandsen, lo si deve a Gregucci che non si è mai lasciato superare, sia sui palloni alti sia nei tackle, dallo scozzese. Lo stopper è pienamente recuperato e con il rientro di Annoni (assente per squalifica) la difesa, che ha ritrovato Fusi, aumenterà in solidità e sicurezza. Cois commette ancora qualche ingenuità ma è destinato a crescere con l'esperienza. Ieri il reparto arretrato non è mai andato in sofferenza anche perchè il centrocampo ha retto il peso del match, grazie al buon lavoro di Fortunato, Mussi, Sordo e Venturin. Solo Osio stenta a raggiungere la miglior condizione: corre molto e va spesso fuori misura, tradito anche dall'erba resa viscida da un breve ma intenso piovasco in avvio di partita. A gioco lungo, e con il Lillestroem sbilanciato in avanti, Osio ha dato segni di riscatto. Il Torino ha centrato l'obiettivo senza grossi problemi e il pubblico, non più di cinquemila spettatori, l'ha applaudito. I semiprofessionisti del Lillestroem hanno praticato una zona parziale, nel senso che sono rimasti a lungo rintanati nella loro metà campo e solo nella ripresa, perso per perso, si sono fatti più aggressivi, anche sul piano agonistico, impegnando Galli in un paio di parate ma lasciando ampi spazi per il contropiede e favorendo, con una dormita generale della difesa, il raddoppio di Jarni al 58'. L'azione era partita dal piede di Osio, uno dei rari spunti felici dell'ex parmigiano, ed era stata proseguita da Fortunato che pescava smarcato sotto porta Jarni, pronto a dare il colpo di grazia da distanza ravvicinata. Tenendo Jarni in posizione di ala sinistra, con Sordo che, partendo da lontano, si sovrapponeva a Osio, Mondonico ha creato i presupposti per annullare la trappola dell'offside e penetrare nella difesa in linea del Lillestroem. Gli spazi chiusi impedivano una manovra fluida ma dopo il gol di Silenzi è stato facile affondare la navicella vichinga. Un debutto autoritario per i granata in una competizione che potrebbe dare loro grosse soddisfazioni. Il Torino oggi si lascia alle spalle la gelida Norvegia e pensa al Parma, prossimo avversario in campionato e possibile rivale in Coppa Coppe. Domenica al Tardini c'è il primato in classifica da consolidare in una sfida che avrà anche il sapore di euroderby.