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Delle Alpi
28/10/1993
h.20.30
TORINO - ASCOLI 0-0
Torino
: G.Galli, Annoni, Delli Carri, D.Fortunato, Fusi, Sinigaglia, Sordo, Saralegui, Aguilera (all'86' Sesia), Osio (al 46' Carbone B.), Poggi. A disposizione.: Pastine, Chiti, Falcone. All.: Mondonico.
Ascoli: Zinetti, Mancini O., Bugiardini, Pierleoni, Fusco, Zanoncelli, Cavaliere, Bosi, Bierhoff, Incocciati (al 46' Troglio), Menolascina (al 73' Maini). A disposizione.: Bizzarri, D'Ainzara, Marcato. All.: Orazi.
Arbitro: Borriello di Mantova.
Reti: -
Spettatori: 3.000 circa di cui 2.875 paganti.
Note Ammoniti Sinigaglia e Zanoncelli. Dopo l'1-3 maturato all'andata, il Torino si qualifica per il turno successivo di Coppa Italia nel quale affronterá l'Atalanta.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 29 ottobre 1993]
Con il minimo sforzo (0-0) il Torino accede agli ottavi di finale della Coppa Italia eliminando l'Ascoli. I giochi erano già fatti dopo il 3-1 ottenuto dai granata nelle Marche al termine del match di andata. L'1 e il 15 dicembre, sarà dunque la squadra di Mondonico ad affrontare l'Atalanta. Per esaurire il tabellone del secondo turno bisogna però aspettare il recupero Lucchese-Inter del 10 novembre. Era questa del Delle Alpi la partita scelta dalla Rai per il posticipo tv: una scelta fatta prematuramente, e rivelatasi alquanto infelice alla luce del risultato dell'andata, ma ormai i giochi erano fatti. Partita senza pathos, diretta tv e freddo hanno sicuramente contribuito a tenere lontani, nonostante i prezzi popolari, molti tifosi. Sono comunque quasi 3 mila i paganti, più che per Juve- Venezia. Magra (15 milioni di incasso) consolazione. La qualificazione scontata permette al Torino di condurre la partita lungo i previsti binari di un buon allenamento in vista dell'impegnativa trasferta di domenica a Cagliari. Mondonico lascia a riposo una mezza dozzina di titolari. E' l'occasione giusta per vedere all'opera chi non gioca mai. Davanti al libero Fusi e al fianco di Annoni che annulla Incocciati, si disimpegna ad esempio l'Under 21 Delfi Carri, con il compito di seguire Bierhoff. A destra ecco Sinigaglia, che funge da supporto a Saralegui, altro elemento impiegato col contagocce. L'uruguaiano non è in sintonia con i compagni, preferisce partire palla al piede. Alche Sordo, sulla fascia sinistra, è spesso in difficoltà sulle proiezioni offensive di Pierleoni e disperde il suo talento in assoli inefficaci. Fortunato e Osio si occupano di presidiare la zona centrale del terreno di gioco con alterne fortune. Aguilera e Poggi, infine, le punte. Non bastano le maglie bianconere dell'Ascoli e l'incitamento degli irriducibili in curva Maratona dove si sprecano i Grazie Venezia a dare a questo incontro la parvenza di un derby. Il Toro non va oltre una semplice sufficienza. La volontà di alcuni singoli (anche in campo ascolano) di mettersi in vetrina, si scontra con la deconccntrazione dei più, già proiettati sulle gare di domenica. Sia il Toro a Cagliari (dove i granata non avranno Aguilera, ieri sera uscito anzitempo per un leggero infortunio), sia l'Ascoli contro il Palermo non possono sbagliare. I primi 45' scorrono lenti, anche se entrambe le squadre sfiorano il gol. L'Ascoli addirittura colpisce il palo alla sinistra di Galli su deviazione di Bierhoff, scattato sul filo del fuorigioco per raccogliere un cross di Menolascina (21'). Il Toro impensierisce Zinetti, bravo a sventare in corner, con una punizione di Poggi da venti metri per fallo di Cavaliere su Saralegui (32'). Nella ripresa, Mondonico inserisce Carbone lasciando fuori Osio, irriconoscibile. Orazi avvicenda Incocciati con Troglio. Cambia poco nell'assetto tattico, tocca a Bosi, come nel primo tempo con Osio, marcare Carbone, mentre Arnioni passa su Incocciati. Si assiste persino (65') a un accenno di forcing granata. Sordo, con buona coordinazione, conclude una bella manovra alzando di poco la mira. Ma è un fuoco di paglia, bisogna aspettare l'84' per assistere a un'altra azione gol, sprecata da Saralegui con un po' di sfortuna. Ultima emozione, si fa per dire, al 90' quando Bosi salva sulla linea il pareggio su tiro al volo ravvicinato di Fortunato.