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Delle Alpi
28/11/1993
h.14.30
TORINO - LECCE 3-0 (1-0)
Torino
: Galli, Annoni, Jarni, Sergio, Gregucci, Fusi, Francescoli (al 78' Osio), Fortunato, Silenzi, Carbone (al 70' Aguilera), Venturin. A disposizione: Pastine, Mussi, Sinigaglia. All.: Mondonico.
Lecce: Gatta, Biondo, Carobbi (al 70' Erba), Padalino, Ceramicola, Verga, Gazzani, Gerson (all'81' Gumprecht), Russo, Notaristefano, Ayew. A disposizione: Torchia, Melchiori, Altobelli. All.: Marchesi.
Arbitro: Treossi di Forlì.
Reti: Aut.Ceramicola 45', Silenzi 67', 77'.
Spettatori: 21.155 di cui 17.115 abbonati e 4.040 paganti per un incasso di 106.055.000 lire.
Note: Ammonito Gerson.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 29 novembre 1993]
Due gol e mezzo per Andrea Silenzi, killer spietato di un Lecce che ha resistito quasi un tempo e poi è crollato sotto i colpi del bomber torinista, sempre più solo al comando della classifica cannonieri, con una media davvero impressionante: 11 centri su 12 partite disputate in tredici giornate. E' facile demagogia dedicarli tutti ad Arrigo Sacchi. Ma che Silenzi sia da Nazionale l'ha capito anche il ct, non solo la curva Maratona che, a fine gara, ha intonato il solito coro. "Pennellone" vestirà sicuramente l'azzurro nella prima amichevole del '94 con la Francia, a Napoli. Meglio tardi che mai. E pensare che ieri Silenzi non sembrava in gran vena. Aveva latitato, o quasi, per 44', sino a quando, peccando di egoismo (ma il goleador di razza lo deve essere), ha ricevuto il passaggio di Francescoli e, ignorando Carbone ben appostato sulla sua sinistra, ha puntato a rete, scaricando, con un po' di ritardo, un destro che Ceramicola ha deviato, di tacco, facendo impennare il pallone che ha scavalcato Gatta. Sbloccato il risultato, tutto è diventato più semplice per il Torino che, nel primo tempo, aveva già sfiorato il gol con Gregucci e Annoni, centrando la traversa su punizione di Jarni, sfiorata da Gatta. Un Torino che cercava di aggirare lo sbarramento dall'esterno con le incursioni di Jarni e Sergio, o per linee interne con le serpentine di Carbone e gli inserimenti a sorpresa di Gregucci e Annoni. Sull'1-0, il Lecce, che Rino Marchesi aveva disposto a chiusura-lampo, ha dovuto aprire la guardia nella quale Silenzi è penetrato altre due volte, prima con un terrificante destro dal limite poi con un tocco ravvicinato da opportunista, concretizzando la schiacciante superiorità dei granata. Gregucci due volte, Sergio e Carbone (traversa) hanno minacciato Gatta a testimoniare la differenza fra le due squadre. I pugliesi erano riusciti ad impegnare Galli con Carobbi (48') e al 61'con Ayew avevano sprecato l'unica vera palla-gol. E' stato l'unico momento critico per i granata. Se il ghanese avesse pareggiato, la situazione si sarebbe complicata per un Torino più sfortunato che sciupone, ma Silenzi ha messo tutto a posto con una doppietta. Sulle tre reti c'è lo zampino degli stranieri. Nelle prime due è stato Francescoli, molto atteso, ad offrire gli assist a Silenzi. L'uruguaiano ha bisogno di giocare per trovare condizione e ritmo. E, alla distanza, è cresciuto. Mondonico l'ha sostituito sul 3-0 per dare anche a Osio, che va recuperato sul piano psicologico, l'opportunità di disputare uno spezzone. L'allenatore, cui la curva Maratona ha dedicato un enorme striscione ("Emiliano: la tua intelligenza è la nostra miniera d'oro, rimani"), ripresentava Jarni dopo due mesi abbondanti. E il croato, fra i migliori in campo, ha compartecipato, insieme con Aguilera, all'azione del terzo gol. Jarni è una pedina preziosa, per la spinta che assicura sulla fascia sinistra. E il suo omologo Sergio, sulla destra, costituisce una soluzione tattica molto interessante, come alternativa al "nazionale" Mussi, ieri in panchina perché in non perfette condizioni. Ma oltre all'exploit di Silenzi (ormai non fa più notizia..) la vera rivelazione sta diventando Gregucci. Il difensore, che sembrava un acquisto di ripiego, ha ritrovato la forma che andava cercando da tempo e, dopo il gol decisivo all'Olimpico con la Lazio, si è riproposto contro il Lecce con puntate da applausi. Ed è di buon auspicio, sia in vista della sfida di Coppa Italia domani a Bergamo con l'Atalanta, che per quella con il Milan, domenica a San Siro.