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Delle Alpi
24/02/1994
h.20.30
TORINO - ANCONA 0-0
Torino
: Galli, Annoni (al 46' Delli Carri), Jarni, Sergio (al 71' Poggi), Cois, Fusi, Francescoli, Fortunato, Silenzi, Carbone, Venturin. A disposizione: Pastine, Sinigaglia. All.: Mondonico.
Ancona: Nista, Fontana, Sogliano, Pecoraro, Mazzarano, Glonek, Lupo, Gadda (al 77' Bruniera), Agostini, De Angelis, Vecchiola (al 92' Cangini). A disposizione: Armellini, Lizzani, Caccia. All.: Guerini.
Arbitro: Bettin di Padova.
Reti: -
Spettatori: 10.651 per un incasso di 171.230.000 lire.
Note: Ammoniti Lupo, Gadda, Cois, Delli Carri, Nista, Fontana. Torino eliminato, l'Ancona in finale di Coppa Italia incontrerà la Sampdoria.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 25 febbraio 1994]
Il Torino si è scucito la coccarda tricolore dalle maglie dopo un lungo assedio (senza gol) alla porta di Nista, trasformata in Fort Apache. Una traversa colpita da Silenzi, le parate del portiere dorico e l'imprecisione del tridente granata (nonostante ben 20 corner all'attivo) hanno reso possibile il miracolo dell'Ancona. Alla storia ci passa questa sorprendente squadra che nel campionato di B ha perso ogni velleità di promozione ma che ora dovrà affrontare la Sampdoria nella doppia finale di Coppa Italia. L'Ancona ha detronizzato il Toro sovvertendo i pronostici. Decisivo il gol segnato all'andata (gara sbagliata dei granata) da Agostini che, ironia della sorte, due anni fa era stato sul punto di diventare del Torino, che però gli preferì Silenzi. Il ''condor'' si è preso la rivincita, anche se a scoppio ritardato. Onore al merito, dunque. Ma la Coppa Italia era l'obbiettivo principale della stagione. Adesso, il Torino deve puntare alla Coppa delle Coppe, Arsenal permettendo, e alla ''zona Uefa''. Essere usciti a un passo dal traguardo è ancora più bruciante per i granata, già angustiati dai problemi societari. E' stata una partita a senso unico, con il Torino riversato nella metà campo avversaria alla ricerca del gol che avrebbe obbligato l'Ancona a uscire allo scoperto. Invece, rispettando un vecchio canovaccio all'italiana, che in passato aveva dato buoni frutti anche a livello internazionale, l'Ancona ha resistito e il Torino non ha saputo sbloccare il risultato. L'impegno e la generosità non sono bastati. Anche se ci sono episodi sui quali recriminare e un intervento assai sospetto di Sogliano (in area) su Carbone, gli errori di mira hanno avuto un peso determinante. Guerini aveva riesumato un catenaccio all'antica, con marcature rigorose di Sogliano su Carbone, Mazzarano su Silenzi e Fontana su Francescoli, e con i reparti cortissimi. Il bunker dell'Ancona costringeva il Torino a cercare sbocchi sulle corsie esterne presidiate da De Angelis e Lupo. L'area marchigiana sembrava una fortezza inespugnabile. E si creavano mischie furibonde davanti a Nista. Un primo tempo di fuoco ma senza gol, nonostante le occasioni create dai granata e un rigore invocato invano da Carbone, trattenuto per la maglia da Sogliano (7'). Un minuto dopo Mazzarano respingeva sulla linea, a portiere battuto, un colpo di testa di Fortunato. Dopodiché era Nista a sventare, miracolosamente in corner, un'incornata di Silenzi (12'). E con Nista ormai superato era l'incrocio dei pali a respingere una rovesciata-gol da cineteca dello stesso Silenzi al 16 minuto. Insisteva il Torino, con caparbietà, ma senza sbocchi per i tiri di Cois, Carbone e Francescoli. Sul primo contropiede anconetano, Cois, ultimo uomo, e Agostini franavano sull'erba. Agostini reclamava l'espulsione di Cois, però Bettin e il guardalinee fischiavano una punizione a favore del Torino per un presunto fuorigioco. La decisione suscitava le proteste dei 700 tifosi marchigiani. Fusi vigilava sulle rarissime controffensive dell'Ancona e il Torino tornava ad attaccare, a testa bassa. Nista bloccava un destro di Francescoli e, sul capovolgimento di fronte, era Galli a farsi trovare ben piazzato davanti al pallone carambolato sul petto di Mazzarano (30'). Un bolide di Annoni fischiava accanto al palo e, in un tackle con Gadda, lo stopper si produceva una distorsione al ginocchio sinistro. Stoicamente rifiutava il cambio ma, in apertura di ripresa, veniva sostituito da Delli Carri. Meno lucido, il Torino continuava a mettere al muro l'Ancona, in affanno e perciò sempre più arroccato. Fortunato sfiorava il montante con colpo di testa e Nista, di piede, respingeva un bolide di Silenzi (62'). La frenesia tradiva Carbone e Silenzi in un batti e ribatti sotto porta (70'). Il pallone danzava davanti a Nista senza entrare. E Mondonico decideva di giocare la carta Poggi, togliendo Sergio. Il colmo della jella all'80' su capocciata di Silenzi, splendidamente servito da un cross di Carbone: palla che sorvolava lo specchio della porta e si perdeva sul fondo. E sull'opportunità si dissolvevano le residue illusioni toriniste. Ed era trionfo per l'Ancona.