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Delle Alpi
27/03/1994
h.16.00
TORINO - LAZIO 1-1 (0-0)
Torino
: Galli, Annoni, Jarni, Fortunato, Gregucci, Fusi (al 46' Sesia), Sordo, Francescoli, Silenzi, Carbone (all'84' Poggi), Venturin. A disposizione: Pastine, Delli Carri, Sottil. All.: Mondonico.
Lazio: Marchegiani, Bonomi, Bacci, Di Mauro, Luzardi, Cravero, Negro, Winter, Casiraghi (all'86' Nesta), Gascoigne (al 77' Sclosa), Signoti. A disposizione: Orsi, Nicodemo. All.: Zoff.
Arbitro: Bettin di Padova.
Reti: Casiraghi 73' (L), Francescoli 87' (T).
Spettatori: 21.548 di cui 17.115 abbonati e 4.433 paganti per un incasso di 119.475.000 lire.
Note: Ammoniti Bacci e Bonomi.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 28 marzo 1994]
La difesa della Lazio si è arresa solo a tre minuti dalla fine, bombardata da Francescoli, per concedere al Toro un punticino che gli fa ancora sognare la zona Uefa. In una posizione di classifica senza problemi, gli uomini di Zoff si sono adeguati ad un primo tempo che ha offerto pochi brividi. Quarantacinque minuti durante i quali Gascoigne ha girovagato in una posizione che non procurava problemi al diretto avversario Venturin, mentre Signori svolazzava elegantemente trovando però Annoili puntuale sulla sua strada, quando cercava di stringere i tempi. Solo Winter, il migliore di tutti, si muoveva con idee chiare. Che, per altro, mancavano anche al Toro, presentato da Mondonico in edizione offensiva. Lo slancio, i varchi, i granata li hanno trovati solo in avvio di ripresa, quando la Lazio ha cominciato a soffrire non poco la spinta avversaria. Le risposte laziali, in contropiede, trovavano maggior spazio non solo per il logico sbilanciamento di un avversario più offensivo, ma per l'uscita di Fusi rimasto negli spogliatoi a metà gara, acciaccato dopo un duro scontro con Bacci. Libero il rientrante Sordo (più brillante nel suo abituale ruolo sulla fascia destra), al suo posto Sesia che ancora una volta faceva vedere buone iniziative arrivando anche al tiro. Ma era in zona punte che il Toro faticava a trovare le misure nelle con clusioni. E non aveva neppure fortuna. Silenzi, in particolare. Due suoi colpi di testa sfioravano il gol: contro la traversa quello del 48', respinto sulla linea da Winter il secondo (56'). Così, mentre i granata premevano senza passare, la Lazio andava in vantaggio al 73' su calcio da fermo, nel modo più semplice. Signori dalla bandierina, e Casiraghi ad incornare con comodità, complice una incertezza di Galli. E per il Toro cominciava il dramma. Di nuovo all'assalto, con Silenzi che al 78' graziava Marchegiani calciando mollemente un rigore alla sinistra del portiere, il quale si accartocciava senza problemi sul pallone. L'arbitro Bettin era stato sin troppo severo con Bonomi nel duello con Carbone.. Ma era destino del Toro non saperne approfittare. E ancora un'altra palla deviata da Silenzi contro la traversa prima del fendente decisivo di Francescoli. L'uruguagio festeggiava il suo risveglio dopo un lungo periodo di torpore. E' andata così, una partita non bella e neppure rabbiosa che il Toro ha dominato soltanto in avvio di ripresa. E' un lungo momento dal gol difficile, quello che stanno attraversando i granata. Un momento che è già costato l'eliminazione da parte dell'Arsenal in Coppa. Il rientro di Carbone ha dato qualcosa in più, senza dubbio, ma non è bastato. Meno male che la Lazio non aveva Boksic, ieri. Altrimenti potevano essere guai con il trio composto da lui, Gascoigne e Signori. Gol a parte, Casiraghi è stato completamente dominato da un Gregucci in splendida forma. Non è in vena, invece, il pubblico del Toro. Abbonati a parte, la solita bassissima media paganti delle ultime gare in casa. Questo malgrado le promesse della vigilia, di presenze che avrebbero dovuto rispondere alle ''assenze''della città. Che ora si sta muovendo, comunque. La fondata speranza di un felice esito della lunga battaglia sostenuta da Calieri muove molte opinioni e qualche portafogli. Sta nascendo, anzi è già nato, un gruppo di ''amici del Toro'' che riunisce personaggi di diverse possibilità economiche ma dalla stessa fede. E' quello che conta, adesso. Mentre in settimana si aspetta la conclusione della trattativa che i commercialisti di Calieri portano avanti con decisione. Incoraggiati dagli sguardi dei giudici, meno severi a fronte di offerte concrete. E' molto importante, in attesa di poter acclamare Calieri, che la gente non si scordi del Toro-squadra. E non dimentichi che Mondonico ed i suoi continuano in una lotta sostenuta con coraggio (e senza stipendio) anche quando non si intravedevano spiragli.