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Delle Alpi
16/10/1994
h.20.30
TORINO - ROMA 2-2 (1-1)
Torino
: Pastine, Pessotto, Sogliano (al 71' Bonetti), Falcone, Torrisi, Maltagliati, Rizzitelli, Scienza, Silenzi, Abedì Pelé, Cristallini. A disposizione: Simoni, Tosto, Sinigaglia, Luiso. All.: Sonetti.
Roma: Cervone, Benedetti, Lanna (al 43' Colonnese), Piacentini, Aldair, Carboni, Moriero, Cappioli, Balbo, Maini (all'84' Rossi), Fonseca. A disposizione: Lorieri, Borsa, Scapicchi. All.: Mazzone.
Arbitro: Braschi di Prato.
Reti: Balbo 9' (R), Rizzitelli 42' (T), Fonseca 71' (R), Cristallini 79' (T).
Spettatori: 20.940 di cui 13.970 abbonati e 6.970 paganti per un incasso di 222.815.000 lire.
Note: Ammoniti Lanna, Benedetti, Rizzitelli, Piacentini, Moriero, Abedì Pelé, Maini, Cervone e Bonetti, angoli 3-0 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 16 ottobre 1994]
Roma caput mundi anche se Ruggiero Rizzitelli, tornato Rizzi-gol, e il giovane Cristallini, che ha firmato il suo primo bersaglio in Serie A, le hanno guastato la festa pareggiando prima la rete di Balbo e poi quella di Fonseca su rigore. E se l'arbitro Braschi non gli avesse negato un penalty, in almeno due episodi sospetti, il Torino avrebbe imposto il primo stop alla capolista. Era da dodici anni, dalla stagione dello scudetto targato Liedholm e Falcao, che la Roma inseguiva il primato solitario. Ma è presto per fare sogni in tricolore: ieri sera, pur avendo segnato per prima grazie a una incertezza di Pastine, la Roma ha subito la reazione di un Torino bello e meno povero rispetto alle ultime due prestazioni di Parma e Foggia. L'ecatombe pomeridiana che aveva coinvolto, tutte insieme, Parma, Juventus, Milan e Inter, offriva ai giallorossi un'occusiono, più unica che rara, di aggiungere altri tre punti di distacco sulle quattro grandi (si fa per dire) rivali. Ne ha preso uno solo, sufficiente per la leadership. E grazie a Pastine che dava una grossa mano alla Roma nell'azione del gol di Balbo, che sbloccava il risultato dopo appena otto minuti. Sul cross di Carboni, dalla sinistra, il portiere sbagliava il tempo dell'uscita e veniva scavalcato dalla parabola impressa dall'incornata di Balbo effettuata all'altezza del dischetto del rigore. Un gol evitabile che complicava la partita al Torino. Nedo Sonetti, dopo le sconfitte di Parma e Foggia, ci teneva a far bella figura al debutto sulla panchina granata al Delle Alpi. Pur non disponendo di Angloma, sostituito da Pessotto, poteva contare sul rientro di Rizzitelli. L'ex romanista affiancava Silenzi, con Abedí Pelè rifinitore: la formula offensiva più logica. E, proprio da una felice combinazione Rizzitelli-Silenzi, un destro di Pelè sibilava di poco a lato un minuto prima dell'1-0 di Balbo. I granata, in svantaggio, non si rassegnavano a fare da comparse e Cervone, con una gran parata, evitava il pareggio su spettacolare colpo di testa in tuffo di Pelè, servito alla perfezione da un cross di Pessotto (22'). Due minuti più tardi Cervone negava il gol a Rizzitelli e Braschi, nella stessa azione, sorvolava su una trattenuta di Benedetti ai danni di Silenzi che a molti era parsa fallo da rigore. Incitato senza sosta dalla curva Maratona, il Torino, come a Parma e Foggia, teneva il pallino ma non affondava i colpi per merito di Cervone e perchè Carletto Mazzone, che appartiene alla scuola pragmatica di Giovanni Trapattoni, dopo il gol di Balbo aveva rinserrato le fila, lasciando in avanti soltanto l'argentino e Fonseca. Un'altra indecisione di Pastine per poco non consentiva a Fonseca di raddoppiare al 41': su traversone di Moriero, l'uruguayano, da posizione difficile, sballava di un soffio il bersaglio con un violento diagonale al volo. Con la Roma in dicci porche Lanna, infortunato, era ai bordi del campo e Colonnese doveva aspettare la fine dell'azione per sostituirlo, il Torino riusciva a pareggiare quasi allo scadere del primo tempo: un magnifico passaggio di Pelè smarcava Rizzitelli in area e il suo destro non perdonava Cervone (43'). Gol stupendo e gran delusione per i numerosi tifosi romanisti per i quali Rizzitelli era stato, sino a pochi mesi fa, un idolo. Nella ripresa il Torino ha continuato a esercitare un netto predominio territoriale ma si è nuovamente trovato sotto di un gol per un rigore fiscalmente concesso da Braschi per una spinta di Torrisi su Cappioli (25') quando il pallone era ormai saldamente nella braccia di Pastine. Dimostrando temperamento e cuore Toro, i granata non si abbattevano, neppure quando Braschi sorvolava su una caduta in area di Pelè, contrastato da Carboni, ammonendo il ghanese. E al 33' Cristallini girava in rete una punizione di Scienza respinta dalla difesa. Un pareggio strameritato per i granata di Sonetti.