WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Marassi
04/06/1995
h.16.30
GENOA 1893 - TORINO 1-0 (0-0)
Genoa 1893
: Spagnolo, Torrente, Marcolin, Caricola, Galante, Signorini, Ruotolo, Manicone, Onorati (al 67' Pagliarini), Skuhravy, Ciocci (all'89' Castorina). A disposizione: Speranza, Delli Carri, Pasticcio. All.: Maselli.
Torino: Simoni (all'80' Piazza), Angloma, Lorenzini, Falcone (al 46' Sogliano), Cyprien, Maltagliati, Rizzitelli, Scienza, Bernardini, Abedì Pelé, Sinigaglia (al 58' Briano). A disposizione: Pellegrini, Longo. All.: Sonetti.
Arbitro: Bazzoli di Merano.
Reti: Skuhravy 49'.
Spettatori: 21.985 di cui 16.202 abbonati e 5.783 paganti.
Note: Nessun ammonito da parte dell'arbitro Bazzoli. Il Genoa con questa vittoria raggiunge il Padova sconfitto al 91' a S.Siro contro l'Inter e andrà allo spareggio per non retrocedere in serie B.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 5 giugno 1995]
E sia spareggio. Probabilmente è più giusto, più sportivo, che Genoa e Padova si giochino, in un drammatico confronto diretto, la permanenza in A. Ma c'è voluto un miracolo, a tempo abbondantemente scaduto, per far rivivere il Genoa che, pur avendo battuto di misura un Toro mansueto, con un gol di Skuhravy in apertura di ripresa, era ormai spacciato. Un miracolo che ha ridato fiato alle trombe del tifo trasformando la contestazione in delirio. Dopo il fischio finale di Bazzoli aleggiava una strana atmosfera su Marassi. L'1-1 di Milano condannava il Genoa e i poliziotti stavano facendo cordone davanti alla Curva Nord in ebollizione. All'improvviso, un boato e scene di ordinaria felicità, con capitan Signorini tornato in campo e sdraiato sull'erba in lacrime, semisvenuto per l'emozione. Per evitare l'ottava retrocessione nella sua storia centenaria, il Genoa dovrà giocare con ben diverso spirito. Sabato prossimo a Firenze (o Reggio Emilia), il Padova venderà la pelle, e a caro prezzo. E lo sa Maselli, specialista in salvataggi in extremis, che ieri ha divorato decine di sigarette, rischiando le coronarie, chiedendo continuamente notizie ad un barelliere vicino. Come lo sa Spinelli, abituato da tre stagioni a recuperi disperati. E' ormai a pochi giorni dal decimo anniversario della sua presidenza rossoblu: i tifosi gli hanno dedicato un enorme striscione invitandolo a lasciare la società e lui è disposto a farlo, a patto che arrivino offerte serie. Prima, però, vuole la salvezza. Psicologicamente, è il Genoa ad avere una situazione migliore rispetto a quella del Padova alla vigilia dell'ultima giornata. Però sarà importante il recupero di Van't Schip, ieri assente perché in ritiro con la Nazionale olandese. Ciocci, titolare a quasi un anno di distanza dal grave infortunio, è lontano dalla miglior condizione: ha fallito facili occasioni anche se va dato merito a Simoni di avergli negato almeno due gol fatti. Skuhravy non può essere lasciato solo in balia della difesa avversaria. Ci vuole una "spalla" per il ceko se il Genoa vuole vincere lo spareggio. Anche se ieri Spagnulo non ha corso pericoli, la retroguardia è parsa macchinosa. E l'arma del Padova è il contropiede. C'è da dire che sabato i veneti dovranno stare attenti a non sbilanciarsi troppo. Il Genoa farà altrettanto. Sarà una guerra dei nervi e chi avrà più energie (e fortuna) la spunterà. E' comprensibile che la tensione abbia rischiato di giocare un brutto scherzo ad alcuni genoani, compreso un veterano come Caricola che ha sbagliato giocate elementari, ma nella sfida che vale tutta una stagione certi errori sono vietati. Il Padova non sarà "amichevole" come lo è stato il Toro. Tra granata e genoani non esiste rivalità, le tifoserie sono gemellate, e la squadra di Sonetti ha giocato senza acrimonia, senza mai infierire. L'agonismo si è mantenuto su livelli talmente "puliti" che l'arbitro non ha mai estratto il "giallo". Il Toro, d'altra parte, non aveva più niente da chiedere al campionato. E Simoni è stato il migliore in campo. C'era da valutare Cyprien alla sua prima partita intera. E il francese se l'è cavata abbastanza bene: una nota positiva per Calleri che ora cercherà di piazzare il difensore in prestito in Francia, com'è probabile, o in Turchia. Toccava al Genoa il compito di centrare il risultato a tutti i costi. E solo nel primo tempo il Toro ha resistito, poi ha allentato la guardia ed è stato trafitto da Skuhravy. A parte altre belle parate di Simoni, la partita si è trascinata stancamente ed è vissuta sulle emozioni provocate dalle radioline, con le notizie che arrivavano da San Siro. E alcune erano pure false. Quelle dei gol di Orlandini e Delvecchio, però, erano vere e il Genoa continua a sperare.