WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Delle Alpi
24/09/1995
h.15.00
TORINO - SAMPDORIA 1-1 (0-0)
Torino
: Biato, Angloma, Milanese, Moro, Maltagliati, Cravero, Cristallini (al 60' Bernardini), Bacci, Rizzitelli (al 64' Dionigi), Abedì Pelé (all'85' Falcone), Hakan. A disposizione: Doardo, Sogliano. All.: Sonetti.
Sampdoria: Pagotto, Balleri, Sacchetti, Karembeu, Mannini, Franceschetti, Invernizzi, Seedorf, Maniero (al 72' Evani), Mancini, Bellucci (all'80' Salsano). A disposizione: Sereni, Ferri, Pesaresi. All.: Eriksson.
Arbitro: Messina di Bergamo.
Reti: Maniero 56' (S), Rizzitelli 60' (T).
Spettatori: 22.258 di cui 13.650 abbonati (dato non definitivo) e 8.608 paganti per un incasso di 284.245.000 lire.
Note: Ammoniti Sacchetti, Balleri e Invernizzi.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 25 settembre 1995]
Ci stava il successo del Toro, ma il pareggio non è da scaraventare nel cestino dei rifiuti. Comunque, vince chi punta sul bianco. Gli uomini di colore, Angloma e Pelè da una parte, Karembeu e Seedorf dall'altra, finiscono la sfida diretta più o meno alla pari, sono tutti e quattro molto bravi ma non lasciano il segno. E allora tocca ai bianchi di casa nostra confezionare l'1-1: Maniero prima (12' st) e Rizzitelli sei minuti dopo. Sono lampi fra i lampi. Perché la gara è subito in sella a tanti cavalli che non smettono di galoppare. La gente si diverte, anche perché il Toro gonfia muscoli e petto, come quei lieviti che fanno buona la pasta. E la Sampdoria non è certo da meno, anzi. Sonetti la butta sul ritmo, sul podismo costante, su triangoli svelti che di più in questo momento la squadra forse non può, ed è l'arma per evitare il pressing degli avversari. I rischi per le difese sono innumerevoli, un tiro al bersaglio che chiama in causa soprattutto Pagotto, acrobatico come un cherubino che volteggia nel cielo. Rende inutili le ambizioni di Rizzitelli e di Angioma (due volte ciascuno). Biato ha invece più fortuna, perché quando non interviene sulla parabola lunga di Karembeu la testa di Maniero è imprecisa, e anche perché il missile terra aria di Seedorf (sempre nel primo tempo) su punizione conclude la corsa contro il palo alla sua destra. Bravo Sonetti a disporre la squadra. Piacciono soprattutto i meccanismi che scattano sull'elettrico Karembeu oppure su Balleri quando si sgancia. Bacci flotta bene fra i due con l'aiuto di Milanese, non tutto è perfetto ma i progressi sono visibili Mancini, in mezzo e più arretrato, Maniero e Bellucci sono affrontati di volta in volta da Maltagliati, Cravero e Moro. La difesa granata soffre sul gol dell'attaccante blucerchiato (omissioni di Angioma prima e Maltagliati dopo) e su qualche traiettoria che arriva dalle cor sie esterne, e quando Maniero s'intrufola per correre dietro all'assist di Karembeu al 26' del primo tempo. Ma c'è dell'altro. Rizzitelli pur trattato con i ''guanti'' dagli avversari, non solo si danna l'anima in cerca del successo per sonale, ma rincorre Balleri e perfino Seedorf fino al limite della propria area, seguendo alla lettera le indicazioni del tecnico: aiutare i reparti arretrati non mollare l'osso.. Che Eriksson di volta in volta riesce a liberare e sganciare in avanti. Di nuovo Rizzigol, dunque. Contro la Samp non sbaglia, sembra di vedere il replay della sciagurata conclusione di Padova, però in direzione di Pagotto stavolta spedisce un messaggio di inaudita potenza e precisione, senza che la palla tocchi terra. Era chiaro, che prima o poi il granata segnasse pure su azione manovrata. E Hakan? Cresce pure lui, ma non ancora a sufficienza. Si applica, cerca di studiare e capire il nostro calcio smaliziato, tiene ancora troppo le spalle rivolte alla porta, si impegna però mai affronta viso contro viso l'avversario per saltarlo, e di rado tenta la soluzione con i piedi. Osservate invece Dionigi, entra al posto di Rizzitelli infortunato, ha 25 minuti tutti suoi, pochi ma sufficienti per dimostrare che fiuta la porta come un setter. Il suo pallonetto di prima intenzione è un capolavoro, peccato che voli alto. E la Samp? Buona gara, salta in groppa al match appena il Toro si rilassa. Più che buoni il potente Karembeu (all'asciutto, stavolta) e l'elegante Seedorf. E poi quel Pagotto con lode..