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Sant'Elia
19/11/1995
h.20.30
CAGLIARI - TORINO 1-0 (1-0)
Cagliari
: Fiori, Pancaro, Pusceddu, Villa, Napoli, Firicano, Bisoli, Venturin (al 58' Bressan), Dario Silva, Sanna, Oliveira. A disposizione: Abate, Bonomi, Lantignotti, Muzzi. All.: Trapattoni.
Torino: Doardo, Angloma, Milanese (al 63' Minaudo), Falcone, Maltagliati, Dal Canto, Bacci, Abedì Pelé, Rizzitelli, Bernardini (all'85' Cravero), Karic (al 70' Dionigi). A disposizione: Caniato, Sogliano. All.:Sonetti.
Arbitro: Rodomonti di Teramo.
Reti: Dario Silva 38'.
Spettatori: 15.577 di cui 12.471 abbonati e 3.106 paganti.
Note: Il Torino è sceso in campo con un'inedita maglia arancione. Ammoniti Sanna, Bacci e Firicano.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 20 novembre 1995]
Dopo tre sconfitte consecutive, Giovanni Trapattoni rialza la testa e conquista tre punti pesanti, grazie ai quali il suo Cagliari aggancia il Toro a quota 10 in classifica. Un Toro coraggioso, all'olandese, nel colore arancione dell'inedita divisa e nello spirito, che non meritava certamente di perdere al Sant'Elia. Ma Dario Silva, con un colpo di testa imparabile, ha deciso il match. Un solo tiro, in tutto il primo tempo, è bastato al Cagliari per vincere e uscire dal tunnel nel quale era precipitato. Era dalla partita casalinga vinta con la Cremonese che i rossoblu non riuscivano a fare un risultato utile. C'è voluto il Torino per rilanciarli ma anche il concorso della fortuna, e le parate di Fiori che ha negato il gol prima a Rizzitelli e poi ad Angloma e Pelè. La formula studiata da Sonetti è stata bocciata come risultato, non come gioco. Nell'isola, Karic non ha rappresentato il toccasana ma forse questa è davvero la strada giusta a patto che il rodaggio del croato sia di breve durata e possa entrare presto negli schemi con efficacia. Contro un Torino a trazione anteriore, Trapattoni modificava i suoi piani tattici: preferiva coprirsi, rinunciando inizialmente al tridente e schierando due sole punte, Oliveira e Dario Silva, con Venturin in campo e Muzzi in panchina. Marcature a uomo, con il mastino Sanna su Abedì Pelé, e contropiede a volontà. Mosse ampiamente previste da Sonetti che, invece, manteneva fede a quanto aveva fatto capire durante la settimana, schierando Karic accanto a Rizzitelli, con Abedì Pelé alle loro spalle. Poi Bernardini in regia, Bacci sulla sinistra per stoppare Venturin e coprire gli sganciamenti di Milanese, e con Dal Canto libero. Cravero, finendo tra i rincalzi, doveva mandar giù un boccone amaro per la prima esclusione dopo il suo ritorno in granata anche se, a causa dei postumi del vecchio infortunio rimediato nella gara contro il Vicenza, nei giorni scorsi si era allenato a ritmo ridotto. E Sonetti, soddisfatto della prestazione offerta da Dal Canto con il Napoli, non aveva esitato a confermarlo. In campo si vedeva un Cagliari realista, cosciente dei propri limiti e di essere in crisi non solo di risultati ma anche di gioco, che concedeva poco o niente allo spettacolo, badando al sodo e, soprattutto, a non perdere. Trovando gli spazi chiusi, il Toro, pur esercitando una maggior pressione, evitava di caricare a testa bassa per non correre il rischio di farsi infilare dalla velocità di Oliveira e Silva. E, dopo un sinistracelo di Karic a lato in apertura di gara, al 13' impegnava Fiori con una punizione di Pelé: sulla respinta del portiere, Angloma sparava sull'esterno della rete. Dieci minuti dopo, altro calcio franco di Pelé finiva dritto sui pugni di Fiori. Il Cagliari superava raramente la propria metà campo. Venturin, che agiva davanti alla difesa, faticava ad entrare nel vivo del gioco. E sulle corsie laterali mancava la spinta di Pusceddu e di Bisoli. L'iniziativa era assunta quasi costantemente dal Toro. Karic stava largo ma Villa non lo mollava un attimo e i rifornimenti per il croato erano scarsi. La palla-gol più nitida capitava al 32' sul destro di Rizzitelli. Il capitano torinista, messo in azione da un errato retropassaggio dell'ex granata Venturin, si presentava a tu per tu con Fiori che faceva scudo, e Pancaro riusciva a salvare in corner. Una grossa occasione che avrebbe premiato la superiorità del miglior Toro uso esterno della stagione. Ma nel calcio gli errori si pagano e i granata venivano subito castigati al 38'. Venturin si riscattava scodellando, su punizione, un bel traversone per la testa di Silva che infilava il sette sulla destra di Doardo. Incornata imparabile. Nella ripresa, il Toro partiva a tavoletta. E, in avvio, grande parata di Fiori su colpo di testa di Angloma ben servito da Bernardini. Con i granata sbilanciati, il Cagliari mancava il raddoppio all'8': su centro basso di Oliveira, Venturin non era pronto a dare il colpo di grazia al pallone a due passi dalla linea di porta. Ci riprovava Angloma, di piede, e Fiori, ancora ben piazzato, alzava sopra la traversa. Nel finale Sonetti toglieva Karic, ormai in debito di energie, e inseriva Dionigi. Poi sostituiva Bernardini con Cravero. Il resto della gara vedeva il Toro spingere senza la necessaria lucidità. E al 46' una sortita di Oliveira veniva stroncata fallosamente in area da Bacci. Rodomonti però non se la sentiva di infierire sul Toro ormai matato.