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Delle Alpi
24/03/1996
h.20.30
TORINO - CAGLIARI 1-1 (1-1)
Torino
: Caniato, Falcone, Mezzano, Angloma, Maltagliati (al 50' Sogliano), Bacci, Bernardini (al 46' Longo), Milanese, Rizzitelli, Abedì Pelé, Karic. A disposizione: Doardo, Minaudo, Dionigi. All.: Scoglio.
Cagliari: Abate, Pancaro, Pusceddu, Villa, Napoli, Firicano, Bisoli, Venturin (all'85' Bonomi), Oliveira (al 66' Mutti), Lantignotti (al 68' Bressan), Dario Silva. A disposizione: De Laurentis, O'Neill. All.: Giorgi.
Arbitro: Boggi di Salerno.
Reti: Oliveira 12' (C), Rizzitelli 20' (T).
Spettatori: 18.515 di cui 13.723 abbonati e 4.792 paganti per un incasso di 151.720.000 lire.
Note: Ammoniti Mezzano, Bernardini, Villa e Sogliano.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 26 marzo 1996]
E' finita 1-1, con i rigori trasformati da Oliveira e Rizzitelli. E con il Toro fischiato dalla sua gente e accompagnato negli spogliatoi al grido di "andate a lavorare". Un Toro velleitario, ma anche sfortunato. Sull'ennesimo palo, centrato da Angloma, e sulla maligna punizione di Pelè respinta da Abate, si sono infrante le speranze di battere il Cagliari e di compiere un importante passo avanti verso la salvezza. Il calvario continua e la B si avvicina, anche se restano otto giornate e se domenica prossima ci sarà un altro "spareggio" sul campo dell'Atalanta di Mondonico, galvanizzata dall'incredibile rimonta di Marassi con la Sampdoria. Solo una vittoria a Bergamo può rilanciare il Toro di Scoglio. Ma ci vorrà il miglior Toro, non quello tremebondo visto in alcune fasi della gara di ieri sera. La febbre che aveva messo ko Biato alla vigilia obbligava Scoglio a rilanciare Caniato, messo in castigo dopo l'erroraccio all'Olimpico con la Roma, quello sciagurato rinvio di piede che aveva propiziato il gol di Statuto, contestatissimo dai granata per un duplice fuori gioco. E Caniato, per un soffio, non concedeva il bis: Dario Silva non era però pronto a sfruttare l'occasione (2'). Dopo lo scampato pericolo c'era una reazione del Toro con lo spunto pericoloso di Pel` anticipato da Abate. C'era tensione tra i granata che avevano difficoltà a trovare le giuste posizioni. Nei giorni scorsi, Scoglio aveva pensato di utilizzare Longo sulla fascia destra per bloccare le incursioni di Pusceddu, poi ha optato per Bernardini, con Angloma, Pelè e Milanese a centrocampo. Una soluzione che non dava i frutti sperati dal Professore. La squadra tendeva ad allungarsi, senza alimentare adeguatamente le offensive di Rizzitelli e Karic e il Cagliari, in contropiede, metteva in crisi il settore destro della difesa torinista dove Falcone soffriva la rapidità di Oliveira. Al 12' Cagliari in vantaggio e doccia gelata sul Delle Alpi. Caniato usciva sul lanciato Oliveira e, pur essendo in leggero anticipo sull'avversario, gli agganciava il piede. Boggi fischiava il rigore che Oliveira trasformava. Una mazzata tremenda per il Toro. Dalla Curva Maratona, dove spiccava il vuoto del 2° anello, disertato per protesta contro la società e si stendeva un lungo striscione che incitava i granata a lottare per evitare la B, accompagnato da un altro che invitava Calleri ad andarsene, si levava un rabbioso, commovente incitamento. E al 20' arrivava il pareggio di Rizzitelli, anch'esso dal dischetto. Un'azione impostata da Pel` e proseguita da Angloma per Karic, veniva stroncata da Abate che entrava prima sul pallone e poi sull'uomo. Penalty discutibile, ma non scandaloso. Inutili le proteste del portiere sardo. Tirava Rizzitelli e Abate toccava il pallone senza impedirgli di infilarsi in rete. Un gol importante per il Toro che doveva fare i conti con un Cagliari determinato. Alla mezz'ora, altro brivido per Caniato. Su corner di Oliveira, Villa di testa mandava di un soffio a lato. Poi era Milanese a cercare il gol con un diagonale rasoterra, mancando di mezzo metro il bersaglio. I rossoblu giocavano più disinibiti rispetto ad un Toro contratto dalla paura di sbagliare. Nella ripresa, Scoglio correggeva l'impostazione tattica, inserendo Longo per Bernardini. L'organizzazione migliorava leggermente anche con un Pelè in pieno rodaggio. Rizzitelli e Angloma lottavano senza l'abituale lucidità e senza trovare molta collaborazione nei compagni. Dopo cinque minuti il Toro perdeva Maltagliati che, in un contrasto con Dario Silva, si feriva al volto. Lo stopper veniva sostituito da Sogliano che al 9', con un intervento da brivido, ai limiti del regolamento, sventava in area un'incursione di Dario Silva. Il Cagliari rifiatava, Oliveira calava di tono e al 21' veniva sostituito con Muzzi. Giorgi si copriva facendo entrare anche Bressan per Lantignotti dopo che Rizzitelli, su bel traversone di Mezzano, aveva sfiorato di testa il pallone sotto porta. Il finale era farraginoso. Tanta volontà e poca precisione. Al 32' sul sinistro di Pelè capitava un buon pallone ma il ghanese alzava di una spanna abbondante la mira. Capovolgimento di fronte e provvidenziale intervento alla kamikaze di Caniato sui piedi di Dario Silva. Ferito e fasciato da un turbante di garza, Caniato restava al suo posto. Il finale era tutto a tinte granata: Abate sventava una botta ravvicinata di Longo e, sugli sviluppi del corner battuto da Pelè, Angloma di testa centrava il palo. Come a Vicenza. E in zona-recupero, ci pensava Abate, con una super parata su astutissima punizione di Pelè, a difendere il preziosissimo punto per il Cagliari.