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Delle Alpi
08/09/1996
h.20.30
TORINO - CESENA 1-0 (0-0)
Torino
: Casazza, Longo, Cevoli, Maltagliati, Mezzano, Lombardini (al 46' Sommese), Nunziata, Scarchilli (all'81' Fiorin), Cristallini, Ferrante (al 73' Ipoua), Florijancic. A disposizione: Biato, Pedroni, Cravero, Balesini. All.: Sandreani.
Cesena: Fiori, Rivalta, Aloisi, Bonomi, Esposito (al 71' Baccin), Bianchi (al 77' Teodorani), Piangerelli, Bosi, Dolcetti (al 68' Salvetti), Agostini, Hubner. A disposizione: Sardini, Melizza, Alteri, Bizzarri. All.: Tardelli.
Arbitro: De Santis di Tivoli.
Reti: Florijancic 59'.
Spettatori: 14.082 di cui 7.670 abbonati (la campagna abbonamenti non è ancora conclusa, il dato è parziale) e 6.412 paganti per un incasso di 164.635.000 lire.
Note: Ammoniti Aloisi, Cevoli, Rivalta, Piangerelli e Florijancic.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 9 settembre 1996]
Sandreani più Florijancic. Una squadra ben messa in campo, ma soprattutto serena malgrado la tenace opposizione del Cesena di Tardelli, un gol fortunato (c'è anche l'errore di Fiori) ma importante. Così il Toro che sa lottare ha compiuto il primo e difficile passo nel campionato che deve cancellare tante cose, errori e sfortune. Intanto, la maglia granata ha ritrovato la sua gente. Che il tifo della curva valga i tre punti non è solo un segnale, è una spinta che la squadra ha sicuramente sentito. Torino d'attacco e Cesena da contropiede, subito confermato lo schema tattico che era previsto. E dopo due fiondate e un corner a favore dei granata, è Casazza a mettersi in evidenza ribattendo una violenta bordata di Hubner, liberatosi in uno spazio strettissimo al centro dell'area, sfuggendo alla guardia di Maltagliati. Un importante avvertimento per il Toro, che prova poi uno degli schemi abituali su punizione, come indica Sandreani. Ma il tocco basso di Cristallini è ribattuto. Si fa sentire, picchia, il Cesena, ma è pronto a chiudersi e a ripartire con buona lucidità. La partita non è facile per i granata: manca un saltatore sui palloni alti in attacco, e non a caso Sandreani chiede ai suoi di effettuare cross bassi che però spesso trovano avversari sulla loro traiettoria. Florijancic è in fuorigioco al 17' su tocco profondo di Scarchilli. Il Cesena chiude bene e parte rapido in risposta creando qualche problema. Tra i granata, Scarchilli è il più pronto a saltare l'avversario di turno creando la superiorità numerica a centrocampo, ma in avanti il Torino ha poca penetrazione. Fiori ha lavoro solo su qualche corner, il Cesena punta sul possesso di palla mentre il Toro, sostenuto dalle voci e dai tamburi della Maratona, fatica a trovare l'affondo con due punte di manovra come Florijancic e Ferrante. L'ultimo acquisto si batte bene, ma l'accordo con i compagni non si può certo inventare in pochi giorni di lavoro comune. Comunque proprio Ferrante al 39' inventa uno splendido diagonale dalla destra che però trova Fiori pronto alla deviazione con un ottimo colpo di reni. Di Ferrante, ancora, la botta al volo al 42' su centro di Mezzano, ma il tiro è sbilenco e anche questa volta Fiori è pronto alla risposta. Applausi a Casazza al rientro in campo delle squadre, con il portiere del Toro sotto la Maratona. I granata ripartono con i loro schemi che sono indubbiamente piacevoli, ma poco penetranti. Il Cesena si chiude, ma quando risponde mette in ansia la difesa torinista, Longo e Mezzano spingono molto, ma è nell'area avversaria che il Torino si conferma ancora troppo leggero. Sui calci piazzati vanno sotto Maltagliati e Cevoli per il colpo di testa, ed è Nunziata a retrocedere in copertura. Sommese, che è entrato dopo l'intervallo al posto di Lombardini, batte alto su corner di Scarchilli dalla sinistra al 10'. Il Toro aumenta la pressione cercando di affondare sulle fasce per allargare le maglie della difesa cesenate. E al 13' Florjancic riesce a "bucarla" con la collaborazione di Fiori, sorpreso dalla botta dello sloveno da trenta metri malgrado fosse sbilanciato dall'intervento di Piangerelli. Florjancic corre a festeggiare sotto la curva, ma al rientro in campo lo aspetta inesorabile il cartellino giallo dell'arbitro De Santis. A questo punto tocca al Cesena cambiare tattica, cercare la spinta globale dopo gli sporadici tentativi di contropiede. Il gioco della risposta, efficace, passa ai granata che lo mettono in pratica con manovre larghe. Entrava Ipoua al posto di Ferrante per gli ultimi diciassette minuti, tra gli osanna della Maratona. Ma il franco-camerunense era troppo solo in avanti. Il Toro difendeva i tre punti d'oro del primo passo verso il ritorno in A, sfiorando ancora il raddoppio negli ultimi minuti.