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Delle Alpi
09/11/1996
h.20.30
TORINO - CREMONESE 0-1 (0-0)
Torino
: Casazza, Martelli, Cevoli (all'80' Fiorin), Cravero, Mezzano, Lombardini, Nunziata (al 64' Sommese), Scarchilli, Cristallini, Cammarata (al 46' Ipoua), Florijancic. A disposizione: Santarelli, Longo, Pedroni, Ferrante. All.: Sandreani.
Cremonese: Doardo, Castagna, Dall'Igna, Verdelli (al 57' Di Sauro), Susic, Orlando, Giandebiaggi, Maspero, Pessotto (all'83' Cristiani), Petrachi (al 70' Ferraroni), Mirabelli. A disposizione: Bianchi, Pedretti, Pirri, Bresciani. All.: Sonetti.
Arbitro: Treossi di Forlì.
Reti: Maspero 48'.
Spettatori: 11.369 di cui 8.416 abbonati e 2.953 paganti per un incasso di 73.505.000 lire.
Note: Ammoniti Dall'Igna, Lombardini, Martelli, Cristallini, Cristiani e Cravero.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 10 novembre 1996]
Con una punizione di Maspero e con un gioco all'italiana, Sonetti s'è vendicato del Toro che un anno fa l'aveva licenziato dopo la batosta nel derby. Al debutto sulla panchina della Cremonese, Nedone ha conquistato i primi 3 punti in trasferta. Era dal 25 maggio 1930 che i grigiorossi non vincevano sul campo granata. L'impresa è più significativa se si considera che in questo campionato avevano sempre perso segnando un gol e subendone 8 in 5 partite. Un duro colpo per la squadra di Sandreani, alla seconda sconfitta casalinga consecutiva. Dall'euforia per il successo di Padova si è passati ai fischi della Maratona. La sfortuna (palo di Scarchilli) e i soliti limiti ed errori dell'attacco spiegano la caduta. Sino all'ultimo Sandreani aveva sperato di recuperare Maltagliati ma, dopo il provino decisivo, vi ha rinunciato, rilanciando Cravero. Per l'esperto difensore quella con la Cremonese era un'occasione importante, anche per la presenza sulla panchina grigiorossa di Sonetti, allenatore con il quale non aveva mai avuto feeling. Tra tanti ex il più atteso era Florijancic. Che partiva a tavoletta infilando in tunnel Dall'Igna e costringendolo ad afferrarlo per la maglia. Sugli sviluppi lo sloveno impegnava Doardo (8'). La Cremonese attaccava timidamente in contropiede e si difendeva anche in undici, richiamando a rinforzo anche la punta Mirabelli. Un muro di gomma contro cui rimbalzavano le offensive toriniste. Al 28', Cravero tentava il colpo a sorpresa: riceveva da Lombardini, scambiava con Florijancic e poi sferrava un sinistro basso che trovava Doardo piazzato. Sterile dominio del Toro che non raccoglieva in rapporto alla semina. Vita dura per Florijaiicic marcatissimo da Dall'Igna, Susic e Verdelli che si alternavano su di lui. Cammarata, infastidito da noie muscolari, appariva frenato e non incideva. Cristallini non riusciva a tagliare da sinistra sul centro per piazzare la botta vincente, così come Lombardini, che sulla destra trovava pochi varchi. I suoi cross erano preda dei difensori o finivano tra le braccia di Doardo. Mancava, nel Toro, chi sfruttasse il gioco aereo. Alla mezz'ora, la Cremonese varcava la metà campo granata e Petrachi incornava alle spalle di Casazza, però dopo il fischio dell'arbitro che l'aveva pescato in fuori gioco. Nulla di fatto. E al 38' c'era un grosso brivido per Doardo: il palo lo salvava su una tagliatissima punizione di Scarchilli concessa per fallo su Florijancic di Vanni Pessotto, fratello del terzino juventino. Il pallone, forse corretto da un difensore in barriera, colpiva l'interno del montante e tornava in campo. Toro jellato. In avvio di ripresa, Sandreani lasciava negli spogliatoi Cammarata e gettava in mischia Ipoua. Ma era la Cremonese a sbloccare il risultato al 3'. Una punizione ad effetto di Maspero s'infilava quasi all'incrocio dei pali, sotto lo sguardo attonito di Casazza. Sonetti, apparentemente imperturbabile, evitava con grande selfcontrol di dare libero sfogo alla sua gioia. Smoccolava, invece, al 13' quando Mirabelli, presentatosi solo davanti a Casazza, sciupava il possibile 2-0 tirando a lato. Ancora più grave l'errore di Ipoua al quarto d'ora. Il francoafricano, smarcato da Florijancic, lisciava grossolanamente, a tu per tu con Doardo. Per vivacizzare le offensive, Sandreani inseriva Sommese al posto di Nunziata. La mossa fruttava un'incornata a lato di Cevoli (che usciva nel finale con il naso fratturato), un destro di Scarchilli con sorte analoga, un'occasione per Florijancic, una palla-gol su tiro di Cristallini carambolato sulla testa di Cravero di una spanna fuori bersaglio e un calcio franco di Scarchilli a fil di palo. Il nervosismo aumentava e l'affanno toglieva lucidità all'arrembaggio finale.