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Porta Elisa
12/01/1997
h.14.30
LUCCHESE - TORINO 0-1 (0-0)
Lucchese
: Tambellini, Lombardo, Innocenti, Valentini (all'82' Coppola), Da Rold, Sogliano (al 64' Scalzo), Manzo (al 68' Monza), Barone, Russo, Paci, Rastelli. A disposizione: Biato, Guzzo, Zanuttig, Sorrentino. All.: Bolchi.
Torino: Casazza, Mercuri, Cevoli, Maltagliati, Mezzano, Rocco (al 68' Cravero), Nunziata, Cristallini, Fiorin (al 90' Scarchilli), Ferrante (all'81' Lombardini), Florijancic. A disposizione: Santarelli, Martelli, Sommese, Cammarata. All.: Sandreani.
Arbitro: Borriello di Mantova.
Reti: Ferrante 59'.
Spettatori: 6.148 di cui 1.828 abbonati e 4.320 paganti.
Note: Ammoniti Sogliano e Cristallini.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 13 gennaio 1997]
Granata secondi e domenica arriva il Lecce capolista in uno sferisterio, con il pallone sbattuto qua e là come un aquilone. E come se la costruzione di uno schema sia un optional. Difficile vedere 3 passaggi consecutivi. Ma il Toro ha meno cose da rimproverarsi. E' la Lucchese, da buona padrona di casa, a dover dare tono e sprint al match. Invece si affida a ostinati portatori di pallone come Russo, Barone e Rastelli, a combattenti come Valentini e Sogliano e ad elementi di fascia incisivi come Da Rold, per far sentire una voce che il più delle volte si smarrisce inascoltata. Raccoglie solo (per fortuna del Toro) un palo al 28' del pt con Manzo (deviazione di Maltagliati?), un tocco di testa di Valentini che trova Casazza come al solito piazzato. Il Toro mette sul piatto l'occasione costruita, e concretizzata con girata, da Ferrante già al 5', quella che Mezzano e Ferrante (ancora lui) non riescono a finalizzare al 46' per la selva di gambe cresciuta in un amen davanti a Tambellini, e due ripartenze finali di Ferrante e Florijancic (35' e 42' st), la prima ribattuta bene dal portiere, la seconda finita a lato. Pesando la situazione, la bilancia sembra non spostarsi. Però in campo c'è Ferrante a spostare l'ago. Il Toro visto ieri usa bene la testa, si adatta alle situazioni, si mimetizza perfino in quella sorta di pallone elastico messo in pratica soprattutto nel primo tempo. Non molla la zona con Maltagliati e Cevoli allineati, con Mercuri e Mezzano esterni. In mezzo al campo e ai lati Rocco e Fiorin (per due volte si scambiano la collocazione) fanno da bastioni a Nunziata e Cristallini accentrati. Davanti, Florijancic e Ferrante, guastatori, vere sonde per tastare il polso alla difesa toscana, solidificata attorno a Innocenti e Valentini. La prudenza che la delicatezza del match esige spinge gli architetti del gioco granata più a proteggere la difesa che a sostenere le punte. E quando a impostare si fanno avanti Nunziata o Fiorin non sono sempre rose e fiori. Nel senso che il disimpegno è approssimativo, ben più dell'idea. Cresce benissimo Mezzano, che ha pure il piede morbido, s'intendono bene Cevoli e Maltagliati, Ferrante fa il proprio dovere come meglio non potrebbe, mentre Cristallini è l'elemento che dà luce e serenità, un metronomo che batte i tempi alla squadra. E sull'1-0 utile è l'innesto di Cravero per un sano 5-3-2 per spegnere i fuochi finali della Lucchese. Il collettivo? Ben suturato, compatto, furbo, prudente e pronto a colpire in contropiede. C'è da ridire sulla gestione del pallone, non sempre tranquilla e ispirata. Però ieri contava non perdere e sono arrivati i tre punti. Che si vuole di più?