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San Vito
02/03/1997
h.15.00
COSENZA - TORINO 1-2 (1-1)
Cosenza
: Bonaiuti, Nylén, Circati, Grassadonia, Sconziano, Riccio, Logarzo, Miceli, Alessio, Guidoni, La Canna (al 65' Gioacchini). A disposizione: Scalabrelli, De Rosa, Ziliani, Marra, Florio, Marulla. All.: Scoglio.
Torino: Casazza, Mercuri, Cevoli, Maltagliati, Martelli, Rocco (al 76' Lombardini), Nunziata, Scarchilli, Fiorin (all'85' Cravero), Ferrante, Cammarata (all'83' Florijancic). A disposizione:Santarelli, Cinetti, Di Donato, Andreotti. All.: Sandreani.
Arbitro: Collina di Viareggio.
Reti: Alessio 24' (C), Scarchilli 27' (T), Lombardini 94' (T).
Spettatori: 8.041, tutti paganti, il Cosenza non ha sottoscritto abbonamenti per la Stagione 1996-97.
Note: Ammoniti Mercuri, Fiorin e Grassadonia. Espulsi Circati e Ferrante al 26' per reciproche scorrettezze.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 3 marzo 1997]
Torino bravo e fortunato, che torna ad avvantaggiarsi sulla quinta in graduatoria. E' la vita della serie B, basta una sconfitta per sentire il fiato sul collo delle rivali, è sufficiente un successo per schizzare verso il cielo. E il Toro stavolta sceglie la seconda strada. Ieri un punto sarebbe stato la moneta giusta per ripagare la trasferta ai granata, sotto di un gol (capolavoro balistico di Alessio al 23' pt) e capaci di rimettere la partita sull'asse d'equilibrio grazie a Scarchilli che, cinque minuti dopo, fa il Tomba del pallone, usa gli avversari come paletti di uno "speciale" e ghiaccia gli ardori di Bonaiuti con un tocco che somiglia a una carezza. Ma non basta, quando gli uomini di Sandreani galleggiano tra la stanchezza e l'appagamento, e quando Scarchilli, il migliore in campo, tira i remi in barca, Lombardini (entrato al 31' st al posto di Rocco) approfitta di un'indecisione collettiva dei cosentini (Bonaiuti compreso) e al 49', a pochi secondi dalla fine, firma con un pallonetto un buon successo. Un'annotazione: al 26' del pt, Circati e Ferrante si fanno espellare per reciproche scorrettezze senza incidere sugli equilibri globali. Peccato per Cammarata che resta senza partner. Il Torino piace nel primo tempo. Sicuro, tranquillo e "corto", virtù di cui si spoglierà nella ripresa. Il Cosenza è più frenetico, forse il morso caldo del pubblico, tanto affettuoso fino all'1 a 1 quanto imbestialito al gol di Lombardini, gli toglie paradossalmente tranquillità. Quella che mostra invece il Toro, che gestisce con sicurezza le operazioni difensive con Casazza e Maltagliati soprattutto e in mezzo al campo con Scarchilli, un paio di gradini sopra il coro, presente, concentrato, preciso, convinto di accontentare il suo tecnico che gli chiede maggiore sfrontatezza nella ricerca del successo personale. E Scarchilli non si fa pregare. Nei primi minuti prova il tiro mancino su azione e su piazzato. Si conferma comunque la calma di Nylen, il lavoro di Miceli e Logarzo che si industriano però con incerto profitto, mentre Guidoni e La Canna fanno solo fumo. Allora è Alessio a tagliare il nastro alla partita con la punizione capolavoro di cui s'è detto. I granata non si scompongono e acciuffano il pari con Scarchilli che lascia la sua magica impronta. E prova addirittura a vincere, con Cevoli che colpisce la traversa di testa (38') su corner di Scarchilli, e con Fiorin che nella ribattuta vede il bersaglio distante dalla porta. Toro gradevole, sicuro, superiore all'avversario. Questa è l'impressione del 1° parziale. Poi la reazione del Cosenza, disperato, tormentato. Scarchilli, e chi sennò?, lancia l'ennesimo missile (5' st), ma Bonaiuti si adegua alla situazione con volo verticale. Però lo spartito, a questo punto, lo scrive il Cosenza, con toni forti. Al 31' Logarzo (piazzato) colpisce il palo, e al 35' Casazza salva la pelle sua e della squadra con intervento a valanga su Gioacchini. Il Torino regge, si ha però timore che da un momento all'altro ceda. E invece accade ciò che sapete e che taglia la voce ai sogni cosentini. La felicità granata fa da contrappunto all'ira e allo sconforto del tifo locale.