WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Adriatico
29/03/1997
h.15.00
PESCARA - TORINO 0-0
Pescara
: Visi, Mezzanotti, Lamacchi, Zanutta, Colonnello, Terracenere, Gelsi, Sullo (al 77' Di Giannatale), Palladini, Greco, Giampaolo. A disposizione: De Sanctis, Cannarsa, Alfieri, Di Toro, Orocini, Margiotta. All.: Rossi.
Torino: Casazza, Mercuri, Cevoli, Cravero (al 45' Mezzano), Martelli, Rocco, Cristallini, Nunziata, Fiorin (al 36' Lombardini, al 91' Di Donato), Scarchilli, Ferrante. A disposizione: Santarelli, Pellissier, Florijancic, Cammarata. All.: Sandreani.
Arbitro: Tombolini di Ancona.
Reti: -
Spettatori: 11.241 di cui 3.040 abbonati e 8.201 paganti.
Note: Ammoniti Nunziata, Martelli e Cristallini.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 30 marzo 1997]
Partito per non perdere, il Toro ha rischiato di vincere. E' finita 0-0 e il risultato muove la classifica, com'era nei voti di Sandreani e della nuova dirigenza. Un punto che consente ai granata di riacciuffare il Ravenna a quota 41: a meno due dal Pescara, quarto; a meno tre dall'Empoli, terzo con 44 punti. Brescia e Lecce, le prime della classe, sono sempre lontane. Ora, però, il calendario viaggia in discesa per i granata, che giocheranno tre partite su quattro al Delle Alpi. C'è la possibilità concreta di riagganciare la zona-promozione e di rimanerci. Stabilmente. Ieri il Toro ha dovuto lottare con il Pescara e con il forte vento che ha danneggiato un po' l'una e un po' l'altra squadra, soprattutto i padroni di casa costretti ad aggirare lo sbarramento eretto da Sandreani a centrocampo. L'allenatore ha schierato l' 1-3-5-1, una Maginot senza tuttavia vere e proprie barricate; una linea elastica che fiondava in avanti ora Scarchilli, ora Rocco, ora Cristallini, ora Nunziata in appoggio a Ferrante, l'unica punta fissa. Proprio a Ferrante, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, è capitata al 12' della ripresa la palla-gol più limpida per il Toro, ma il suo colpo di testa, davanti alla porta, è finito a lato, con Visi ormai fuori causa. Anche il Pescara ha avuto tre occasioni, una nel primo tempo non sfruttata al meglio da Greco e le altre due nel secondo, ancora fallite da Greco e Palladini. Ma la squadra di Delio Rossi oggi è lontana parente di quella che a Torino aveva battuto i granata ed era stata una delle protagoniste più brillanti del girone d'andata. Il Toro, realista e pragmatico, ha badato al sodo. Dopo due sconfitte consecutive non poteva permettersi altri passi falsi, per non allontanarsi dal gruppetto di testa, per ricaricare il morale e le batterie un po' scariche. Florijancic, fantasista fuori forma, è finito in panchina, e questo la dice lunga sulle necessità contingenti del Torino. Certo, all'Adriatico le emozioni sono state poche e il pubblico, alla fine, ha fischiato. Tatticamente, Sandreani aveva messo in opera un canovaccio ad hoc per il tipo di gara, specie considerando l'assenza di Maltagliati. Con Cravero libero, Cevoli stopper su Greco e Martelli su Palladini, molto importante è stata la marcatura di Mercuri su Giampaolo. L'ex ''primavera'' ha annullato il bomber abruzzese, l'uomo che poteva davvero fare la differenza. La sua bella prestazione, e quella di Mezzano (entrato allo scadere del primo tempo al posto di Cravero, vittima di una contrattura), hanno garantito solidità al reparto arretrato. Per quasi mezz'ora, Casazza è rimasto inoperoso. In contropiede è stato il Toro a rendersi pericoloso con un buon appoggio di testa di Ferrante per Scarchilli, che ha messo il piede d'appoggio in una buca perdendo l'attimo propizio per battere a rete di sinistro. Sul fronte opposto invece, tradito dal vento, Sullo ha controllato il pallone con difficoltà, consentendo a Cevoli di intercettare il tiro-gol. Poi è stato Casazza a respingere un'incornata di Greco. Dopo l'intervallo, il Toro ha arretrato Cevoli libero con Mezzano su Greco. E solo con un tiro da 25 metri Palladini ha procurato un brivido a Casazza, sfiorando l'incrocio dei pali. Poi il Toro è cresciuto di tono ed ha imbastito qualche giocata efficace, di prima. Scarchilli e Cristallini, in particolare, hanno dimostrato di essere di categoria superiore anche se non sempre hanno avuto la giusta collaborazione per affondare i colpi. E Ferrante è rimasto spesso isolato, senza adeguati rifornimenti. Alla mezz'ora, imbeccato da Giampaolo, Palladini ha concluso di piatto, trovando Casazza piazzato. Un destro di Cristallini è stato smorzato da un difensore, quindi un'uscita a vuoto di Visi ha creato panico nell'area pescarese. E' stato l'ultimo brivido di una partita in cui i brividi veri sono venuti dalla gelida tramontana.