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Granillo
18/05/1997
h.16.00
REGGINA - TORINO 2-1 (2-1)
Reggina
: Scarpi, Atzori (al 46' Montalbano), Napolitano, Napoli, Poli, De Vincenzo, Sesia, Perrotta (al 70' Bitetti), Criniti (al 56' Giacchetta), Dionigi, Pasino. A disposizione: Belardi, Sbrizzo, Iacobelli, Martino. All.: Guerini.
Torino: Casazza, Nunziata, Mercuri, Cevoli, Mezzano, Longo (al 77' Lo Gatto), Rocco, Scarchilli, Cinetti (al 77' Di Donato), Sommese, Florijancic (al 55' Tiribocchi). A disposizione: Santarelli, Negro, Andreotti. All.: Vieri.
Arbitro: Borriello di Mantova.
Reti: Dionigi 35', 41' (R), Rocco 45' (T).
Spettatori: 6.601 di cui 4.390 abbonati e 2.211 paganti.
Note: Ammoniti Perrotta, Scarchilli, Rocco e Pasino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 19 maggio 1997]
Torino, adesso la resa è definitiva. L'ex Dionigi cancella i sogni promozione dei granata anche per il caldo tagliagambe. La rete del 2-1 di Rocco è nata da un regalo di Atzori. Con Florijancic isolato là avanti e con Sommese e Scarchilli impegnati più a fare filtro che a costruire, il Toro era stato messo sotto dai calabresi per quasi tutto il primo tempo, incapace di ribaltare l'azione con rapidità. Vieri aveva reinventato Nunziata libero, per piazzare Cevoli su Dionigi e Mezzano su Pasino, con una Maginot a centrocampo formata da ben sei uomini: Longo e Sommese ai lati, Mercuri e Cinetti su Criniti e De Vincenzo, Scarchilli e Rocco a fare da punti di riferimento. Così disposto il Toro era costretto a subire. Ed era sulle fasce laterali, con il dribblomane Criniti innamorato del pallone ma anche capace di saltare l'avversario, che la Reggina aggirava l'ostacolo creando alla mezz'ora con De Vincenzo un grosso pericolo per Casazza. Su cross di Pasino, Nunziata anticipava Dionigi allungando su De Vincenzo il cui tiro era respinto dal portiere, dopodiché Sesia, disturbato da Scarchilli, sballava la conclusione. E la Reggina sbloccava il risultato al 34' con una prodezza di Dionigi, che interrompeva un lungo digiuno durato cinque partite. Su lancio di Pasino, l'ex granata agganciava il pallone con la punta della scarpa, sbilanciava Cevoli e infilava la porta, rendendo vano il disperato tentativo di Mercuri proprio sulla linea. Sullo slancio, la Reggina pigiava a fondo sull'acceleratore e metteva al sicuro il successo, in modo rocambolesco, ancora con Dionigi. Sua la deviazione, dopo quella di un difensore granata, su un tiro del solito Di Vincenzo che spiazzava Casazza. Quando tutto sembrava compromesso, su un lancio di Cinetti, Atzori pasticciava e serviva involontariamente Rocco che dalla lunetta insaccava a fil di montante (46'). Un tiro vero, un gol per il Toro. C'era il tempo per rimontare. E al 10' della seconda frazione, Tiribocchi sostituiva Florijancic e la squadra si rovesciava nella metà campo amaranto. Una pressione sterile, a parte il gol annullato. Ormai la Reggina badava ad amministrare il vantaggio senza correre inutili rischi. Guerini, durante l'intervallo, aveva provveduto a togliere Atzori, inserendo Montalbano, spostando Napolitano su Florijancic e arretrando Napoli alle spalle della difesa. E, con il Toro tutto sbilanciato, in contropiede i padroni di casa tentavano di insidiare ancora Casazza con Giacchino che controllava di petto anzichè incornare perdendo così l'attimo fuggente. Intanto il Bari, 4° in classifica, vanta 6 punti sui granata a 3 domeniche dalla fine. La matematica dice che non è finita. Ma anche se la squadra, domenica con la Lucchese, si batterà per i 3 punti, nessuno si illude. E la società sta preparandosi al prossimo campionato di B. Per affrontarlo, stavolta, da protagonista.