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Delle Alpi
25/05/1997
h.16.30
TORINO - LUCCHESE 2-2 (2-0)
Torino
: Casazza, Mercuri, Cravero, Cevoli, Mezzano, Longo (al 63' Cammarata), Nunziata, Scarchilli, Fiorin, Ferrante, Florijancic (all'87' Sommese). A disposizione: Santarelli, Negro, Di Donato, Andreotti. All.: Vieri.
Lucchese: Braglia, Sogliano, Lombardo, Valentini, Guzzo, Vannucchi (al 52' Scalzo), Innocenti (al 22' Da Rold, al 60' Brambati), Barone, Russo, Paci, Rastelli. A disposizione: Tambellini, Torma, Monza, Scalzo. All.: Salvemini.
Arbitro: Bolognino di Milano.
Reti: Scarchilli 12' (T), Ferrante 29' (T), Paci 53' (L), Barone 55' (L).
Spettatori: 9.286 di cui 8.146 abbonati e 1.140 paganti per un incasso di 24.025.000 lire.
Note: Ammoniti Fiorin, Mercuri e Russo.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 26 maggio 1997]
Fra i tifosi della Lucchese, qualcuno uscendo dal Delle Alpi rideva: "Non sapevamo che qui era già Natale". Le due reti in due minuti, all'8' e 10' della ripresa, regali della difesa granata a Paci e Barone, sembravano impossibili anche se il punto in classifica era manna. Ma scordavano, gli ospiti, il cadeau del portiere Braglia al 12' del primo tempo, una uscita fuori tempo verso Cevoli che sfiorava ma non toccava la punizione di Scarchilli, palla che rimbalzava a terra per rotolare in rete. E ancora il numero uno con colpe sul pur splendido pallonetto del 2-0 di Ferrante al 29': Braglia andava troppo presto incontro all'avversario "aprendogli" praticamente la porta. Quattro gol con troppe colpe avversarie in una partita nella quale soltanto la Lucchese aveva ancora un motivo di classifica (salvezza) per impegnarsi. Ma gli uomini di Salvemini avevano pochissime carte in mano. Ridicolo, visto l'uno-due dei granata, il primo tempo giocato sulla difensiva; fortunato il tentativo di rimonta. Solo l'aver raggiunto il pareggio, al quale nessuno credeva, ha dato carica alla squadra toscana. Mentre il Toro, già detto, mollava la presa e riusciva solo in una patetica pressione che si fermava alle soglie dell'area lucchese. Dando corda alle contestazioni tifose, già iniziate prima dell'avvio del match sullo slancio di quanto già accaduto sabato ad Orbassano. Dopo la sconfitta di Reggio Calabria, Scarchilli aveva detto: "Non abbiamo più cuore". Ieri ne ha messo molto, di suo, durante il primo tempo. Spesso non capito, contestato a lungo in passato dagli stessi tifosi che ora giustamente lo assolvono (è fra i pochi a non sentire cori contro..) l'ex ragazzo di Roma, ed ex romanista, ieri si è arreso allo scoramento dopo gli svarioni difensivi che hanno regalato il pareggio agli ospiti. Ma nella somma delle ultime partite è stato fra i pochi a meritare elogi. E la conferma. Ieri, Lido Vieri e Camolese hanno ripresentato Cravero dopo le cure e la convalescenza seguite alla lesione al tendine. Ma un'altra volta il capitano non ha retto alla distanza. Forse l'ultima bandiera granata si sta ammainando, per Cravero il Toro (il nuovo Toro-società che sembra tener conto della storia granata) deve studiare un'altra vita nel calcio e non farci più conto nel quadro dei programmi che dettano il mercato. Si guardava più Cravero, con l'affetto che merita, della partita. I pochi tifosi granata al Delle Alpi prestavano ancora attenzione al succedersi dei risultati della serie B sullo schermo gigante, ma era solo più una abitudine. La promozione era ormai un sogno svanito. Nel primo tempo, comunque, la squadra ha ancora offerto qualche sprazzo. Longo a destra e Fiorin a sinistra riuscivano ad arrivare sino a fondo campo per il cross, ma fra i loro errori di misura e la statura della banda bassotti c'era poco da mordere. Già detto della complicità del portiere Braglia nelle reti di Scarchilli e Ferrante. Più ampia la "partecipazione" granata alle reti lucchesi in avvio di ripresa. Paci poteva colpire comodamente di testa il pallone respinto di pugno da Casazza su corner, trovando un pallonetto a scavalcare, e subito dopo Barone sgusciava liberamente oltre la difesa. Casazza cercava l'uscita, ma per evitare il rischio del rigore consentiva all'avversario di aggirarlo per depositare il pallone in fondo alla rete. Era Longo, prima di cedere il posto a Cammarata, a sfiorare il vantaggio: sua la botta diagonale che Braglia alzava alla meglio alle sue spalle. Ed era Valentini a salvare in acrobazia sulla linea di porta. E ancora un attimo di pericolosità granata in recupero, al 48', quando Cammarata deviava di testa un cross di Sommese trovando il portiere lucchese sulla traiettoria bassa del pallone. Bruno Perucca Ferrante ha segnato anche contro la Lucchese: suo il secondo gol granata.