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Zaccheria
15/02/1998
h.15.00
FOGGIA - TORINO 0-3 (0-2)
Foggia
: Betti, Cozzi, Malusci, Bruni, Guarino, Bettoni, De Feudis (al 27' Fiorin), Franceschini, Perrone (al 41' Oshadogan), Di Michele (al 55' Chianese), Vukoja. A disposizione: Pergolizzi, Axeldal, Matrone, Florio. All.: Caso.
Torino: Bucci, Bonomi, Fattori, Maltagliati, Tricarico, Nunziata, Brambilla, Dorigo, Sommese (al 76' Ficcadenti, all'80' Asta), Ferrante (al 60' Lentini), Foglia. A disposizione: Casazza, Cravero, Pusceddu, Citterio. All.: Reja.
Arbitro: Pellegrino di Barcellona Pozzo di Gotto.
Reti: Ferrante 16', Sommese 37', Dorigo 93'.
Spettatori: 4.040 di cui 1.873 abbonati e 2.167 paganti.
Note: Ammoniti Bonomi C., Fattori, Foglia, Guarino, Bettoni e Oshadogan. Espulso Malusci al 38'.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 16 febbraio 1998]
Dopo un mese e quattro giorni, il Toro è tornato a vincere. Un secco 3-0, firmato da Ferrante, Sommese e Dorigo, che poteva diventare goleada se Lentini e Foglia (palo) non avessero mancato due grosse occasioni; nel finale. Ma al di là dei tre punti, che gli consentono di riagganciare il quarto posto in condominio con Perugia e Reggiana, la squadra di Reja ha superato l'esame di maturità su un campo caldo come quello foggiano dove la Salernitana aveva perso la sua imbattibilità. Riveduto e corretto, con gli innesti dei ''gemelli di Nola'', Foglia e Sommese, e con il rientro di Nunziata a centrocampo, il Toro ha scacciato la crisi, ritrovando compattezza ed equilibrio ed ha saputo colpire al momento giusto, con il cinismo che chiede Reja. L'ha fatto dopo un quarto d'ora, alla prima vera occasione, con Ferrante. Su un traversone di Dorigo, il bomber scavalcava di testa Bruni e poi, di collo destro, freddava Betti. Ai granata era successo anche a Padova di passare in vantaggio e poi di. Farsi inopinatamente rimontare. Ma quello di ieri era un altro Toro, più attento in difesa, a parte qualche affannoso rinvio, più corto e compatto, pronto a sfruttare le ripartenze grazie alle discese di Dorigo e Foglia sulla sinistra, ai lanci di Brambilla sul centro, ai ''tagli'' di Ferrante e agli inserimenti di Sommese sulla destra. E proprio Sommese, servito con un bel pallone filtrante di Foglia, che aveva attirato su di sé tre difensori, metteva al sicuro il successo al 37' presentandosi davanti a Betti e infilzandolo con un tocco di destro. Lentini scattava dalla panchina e gli si inginocchiava davanti, abbracciandolo, riconoscente. Era il 37' e, un minuto dopo, Malusci protestava con l'arbitro, accennando anche un ironico applauso, e Pellegrini, coraggiosamente, lo espelleva. In dieci, il Foggia andava nel pallone e si registrava una pesante contestazione al presidente Buonuomo che, scortato dalla polizia, lasciava in tutta fretta la tribuna d'onore. Si parla di dimissioni e di un imminente licenziamento di Caso, con Buffoni dietro l'angolo per dare la scossa e cercare la salvezza. In campo qualche lancio di bottigliette e un Foggia alla deriva, incapace di lottare nonostante gli inserimenti di Fiorin per De Feudis e di Oshadogan per Perrone. Per il Toro diventava facile amministrare il risultato. Ferrante sciupava un'opportunità e, in apertura di ripresa, si vedeva deviata in corner da Betti una palla-gol. L'innesto di Chianese per Di Michele (fischiatissimo dal pubblico che non gli perdona di essere stato prenotato dall'Inter) era l'ultima mossa, disperata, di Caso. Rispondeva Reja con Lentini per Ferrante, con Foglia centravanti. Il Foggia reclamava un rigore per un ''mani'' di Bonomi che Pellegrino giudicava, giustamente, involontario. E al 31 ' entrava Ficcadenti per Sommese. Il Foggia offriva praterie al contropiede del Toro ma Lentini, a tu per tu con Betti, inciampava sul pallone. Dall'errore grossolano di Lentini alla lite tra Ficcadenti e Reja. L'allenatore, dopo un paio di contrasti persi da Ficcadenti, che zoppicava, decideva di sostituirlo con Asta. Il centrocampista, entrato da appena 8', reagiva, urlando e mostrando lo stinco ferito dai tacchetti di un avversario. Reja rispondeva per le rime e gli altri panchinari trattenevano Ficcadenti - che continuava ad inveire -, affinché la situazione non degenerasse. Un episodio che guasta una domenica finalmente positiva per il Toro. Ma la squadra non mollava e, dopo un'incornata sul montante di Foglia - mentre c'era una mini invasione di campo di alcuni ragazzini respinti da un poliziotto con cane al guinzaglio -, Dorigo si copriva di gloria al 48' con una rasoiata bassa, imparabile.