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Delle Alpi
30/08/1998
h.20.30
TORINO - ALZANO VIRESCIT 2-1 (2-1)
Torino
: Bucci, Bonomi, Fattori, Maltagliati, Tricarico (al 67' Comotto), Scienza, Scarchilli (al 67' Crippa), Sanna, Lentini, Ferrante, Artistico (all'85' Ficcadenti). A disposizione: Casazza, Cudini, Lopez, Parente. All.: Mondonico.
Alzano Virescit : Calderoni, Martinelli, Bonfanti (all' 81' Capuano), Del Piano, Solimeno, Grossi (al 57' Micco), Asara (al 77' Conca), Romualdi, Carobbio, Ferrari, Memmo. A disposizione: Limonta, Donadoni, Beltrami, Bonomi. All.: Foscarini.
Arbitro: Pin di Conegliano.
Reti: Asara 8' (A), Scienza 17' (T), Ferrante 43' rig. (T).
Spettatori: 15.381 per un incasso di 184.860.000 £.
Note: Angoli 2-2, recupero 1'pt, 5' st, serata alda, terreno in ottime condizioni. Ammoniti Tricarico, Sanna, Artistico, Asara, Lentini e Crippa.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 31 agosto 1998]
Un Toro da rimonta. Sotto per il gol di Asara, come a Bergamo, ha ribaltato il risultato con un gran siluro di Scienza e un rigore di Ferrante e si è qualificato al secondo turno di Coppa Italia. Affronterà il Milan al Delle Alpi, il 9 settembre. Ma il debutto casalingo stagionale, di fronte a 16 mila spettatori, a una settimana dal campionato, ha avuto ancora dei chiaroscuri e c'è voluta una superparata di Bucci, nel finale, per evitare una clamorosa eliminazione. C'è ancora parecchio da lavorare, per mettere a punto la squadra. Il Mondo teneva nella massima considerazione l'Alzano Virescit, buona compagine di C1 pronta al salto nella categoria superiore. E per questo aveva voluto recuperare a tutti i costi Artistico, convalescente dall'intervento chirurgico alla mano destra, accanto a Ferrante e Lentini. Il tridente, dopo una manciata di secondi, andava vicinissimo al gol: Lentini smistava su Artistico, che armava il sinistro di Ferrante il cui pallonetto sorvolava la traversa. I seriani non ci stavano a fare da comparse e al 4' si distendevano in avanti andando al tiro con Memmo, l'uomo che all'andata li aveva portati in vantaggio. Bucci bloccava. Ma al 13' capitolava. Grossi scendeva sulla sinistra e calibrava un bel cross sotto porta per la testa di Asara che, sganciatosi a sorpresa, schiacciava a bersaglio da pochi passi. Bucci non aveva intuito in tempo il pericolo, ma era il meno colpevole. Nella sua discesa, Grossi non aveva trovato opposizione e nessuno era andato a disturbare Asara, un piccoletto, al momento di tirare. Il centrocampo, specie sulle fasce, non proteggeva adeguatamente una difesa a tre composta da uomini di stazza pesante e alla ricerca della miglior condizione. Il Toro reagiva. Ferrante reclamava un rigore per una trattenuta sospetta in area, ma Pin lasciava correre. E con la squadra sbilanciata alla ricerca del pareggio, la difesa granata denunciava le stesse sbavature di Bergamo. Al 17' rischiava grosso su un contropiede di Ferrari che si faceva deviare in corner il possibile match-ball. Lo scampato pericolo restituiva fiducia al Toro, che si ricompattava nel momento più critico. Ed era proprio un difensore, Maltagliati, a riscattare la retroguardia propiziando il gran gol dell'1-1 di Scienza al 22'. Dalla lunetta, il regista sparava, di destro, un bolide che toccava la parte inferiore della traversa prima di insaccarsi in rete. La gara s'incattiviva e l'arbitro ammoniva Tricarico, Sanna e Artistico suscitando la reazione di Mondonico. E allora cartellino giallo del severissimo Pin anche per Asara. La necessità di vincere obbligava il Toro a scoprirsi e, di rimessa, i lombardi sfioravano il raddoppio (41') con Ferrari. L'errore veniva subito castigato. Al 44', per un fallo di Calderoni su Artistico, l'arbitro fischiava un penalty: Ferrante, come all'andata, lo trasformava. In vantaggio, il Toro poteva sfruttare il contropiede. In apertura di ripresa, ci provava Lentini con uno slalom irresistibile concluso con un gran tiro intercettato in extremis da un avversario. Rifiatava il Toro, un rilassamento pericoloso. Al quarto d'ora, Ferrari si presentava davanti a Bucci ma il contrasto di Maltagliati lo costringeva a sbagliare la mira. Mondonico capiva l'antifona e al 23', dopo che Foscarini aveva cambiato Micco con Carobbio, si copriva con Crippa e Comotto per Scarchilli e Tricarico. Un gol di Micco, in fuorigioco, veniva annullato al 25'. Poi era Calderoni a negare il gol a Comotto, ma ci pensava Bucci, respingendo un'incornata ravvicinata di Ferrari in zona-recupero, a salvare la promozione.