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Porta Elisa
01/11/1998
h.15.00
LUCCHESE - TORINO 0-1 (0-0)
Lucchese
: Squizzi, Longo (al 65' Guzzo), Franceschini, Ferrara, D'Ignazio, Matzuzzi (al 46' Giampà), Valoti, Bettoni, Gorgone, Paci, Colacone (al 46' Tarantino). A disposizione: Proietti, Ricci, Obbedio, Cardinale. All.: Papadopulo.
Torino: Bucci, Bonomi, Fattori, Maltagliati (al 67' Cudini), Sassarini, Tricarico (al 75' Parente), Scienza, Scarchilli, Artistico (al 59' Asta), Lentini, Ferrante. A disposizione: Casazza, Mercuri, Ficcadneti, Lopez. All.: Mondonico.
Arbitro: Cardella di Torre del Greco.
Reti: Fattori 93'
Spettatori: 4.950 di cui 2.357 abbonati per una quota partita di 35.674.321 lire e 2.593 paganti per un incasso di 70.332.000 lire.
Note: Ammoniti, Valoti, Artistico, Fattori, Ferrara, Gorgone, Franceschini, Ferrante e Bucci. Espulso al 94' Fattori.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 2 novembre 1998]
Primi tre punti esterni in campionato, dopo cinque mesi, e terzo posto solitario alle spalle di Treviso e Verona, per un Toro che ha dovuto sconfiggere i vecchi fantasmi e poi la Lucchese. Più che il tridente, c'è voluta un'incornata di Fattori, che ha esultato oltre il lecito e si è fatto espellere per doppia ammonizione, per trafiggere in extremis (48') una Lucchese riveduta e corretta da Papadopulo ma ancora con dei grossi problemi da risolvere. Il fattore-esterno, come l'aveva definito Mondonico alla vigilia, continuava a condizionare i granata per tutto il primo tempo nonostante il gran tifo di un migliaio di tifosi venuti da Torino, dalla Liguria e da altre città della Toscana. La squadra appariva legata, poco convinta della propria forza anche se la Lucchese manteneva una certa prudenza, con il solo Paci in avanti, affiancato di tanto in tanto, da Colacone. Trascinato dal miglior Lentini uso esterno della stagione, il Toro faticava ad affondare i colpi. Artistico e Ferrante, marcati strettamente da Ferrara e Franceschini, non trovavano spazi utili per andare al tiro e, a volte, non si smarcavano tempestivamente. Una sortita di Maltagliati sorprendeva la difesa rossonera ma Artistico preferiva tirare anziché restituire palla allo stopper in buona posizione. Più i timori, in campo, dei veri pericoli. Il gioco latitava, spezzettato dal continuo ping-pong. Il terreno leggermente bagnato per la pioggia non favoriva le doti di palleggio di Ferrante. Il bomber andava a bersaglio al 37', ma dopo il fischio dell'arbitro per un fallo di Artistico su Ferrara. Ferrante protestava a si beccava un'ammonizione. Nel finale del primo tempo grossi brividi per il Toro. Una doppia parata di Bucci su Bertoni (42') evitava la beffa e poi l'arbitro vedeva bene su un episodio dubbio che faceva gridare al rigore per un intervento di Maltagliati (sul pallone) e poi di Sassarini per impedire a Paci di andare a rete (47'). Lo scampato pericolo cambiava il Toro del secondo tempo. Un Toro più autoritario, consapevole di essere tecnicamente e tatticamente più forte della Lucchese. Lentini continuava ad imperversare sulla fascia sinistra e da un suo spunto scaturiva un invitante cross per Ferrante che, al volo, falliva di poco la mira (10'). Tre minuti dopo, Mondo decideva di sostituire Artistico (che non gradiva il cambio) con Asta per avere una marcia in più nelle ripartenze. Voleva, fortissimamente, la vittoria. E il Toro cresceva, allargando il gioco anche sulla destra. Da quel versante, partiva una punizione di Scarchilli un po' troppo alta per la testa di Ferrante. Usciva Tricarico ed entrava Parente, aumentando la spinta offensiva. Pure la Lucchese innestava forze fresche senza riuscire ad impegnare seriamente Bucci nonostante la perdita di Maltagliati, infortunato, e sostituito da Cudini. Un buon lancio di Valoti era vanificato da Bertoni che, ostacolato dal suo compagno Tarantino, sparacchiava alto. Era l'ultimo pericolo per il Toro che, in zona-recupero, costruiva il successo sotto l'incoraggiamento dei mille fedelissimi. Al 46' Fattori, con un tuffo di testa di poco a lato su punizione di Lentini, faceva le prove per il gol vincente che arrivava due minuti più tardi, come in fotocopia, con l'unica differenza che il calcio franco di Scarchilli, per un "mani" di Giampà, veniva battuto da destra e il libero, appostato vicino al palo opposto, questa volta insaccava. Poi andava sotto la curva a festeggiare beccandosi il secondo cartellino giallo e quindi l'espulsione. E quando Fattori era già negli spogliatoi, toccava ai suoi compagni imitarlo al fischio finale andando a ringraziare quel pezzo di Maratona che non aveva mai mollato, contribuendo anch'essa ad esorcizzare un tabù.