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Delle Alpi
28/02/1999
h.15.00
TORINO - LECCE 3-1 (1-0)
Torino
: Bucci, Bonomi, Fattori, Maltagliati, Sassarini, Tricarico, Brambilla (all'85' Ficcadenti), Scarchilli, Lentini (al 90' Sommese), Ferrante (al 56' Asta), Artistico. A disposizione: Pastine, Cudini, Mercuri, Scienza. All.: Mondonico.
Lecce: Lorieri, Zamboni, Cyprien, Bellucci, Traversa (al 55' Pavone), Conticchio, Giannini (all'80' Blasi), Piangerelli, Casale, Cimarelli (all'83' Campolonghi), Stellone. A disposizione: Lotti, Ferrari, Rutzittu, Esquerdinha. All.: Sonetti.
Arbitro: Cardella di Torre del Greco.
Reti: Ferrante 30' rig. (T), Artistico 53', 58' (T), Casale 59' rig. (L).
Spettatori: 21.937 di cui 10.713 abbonati e 11.224 paganti per un incasso di 294.300.000 lire.
Note: Ammoniti Stellone, Giannini, Campolonghi, Conticchio e Zamboni.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 1 marzo 1999]
Tre gol, a uno, al Lecce. E, soprattutto, cinque punti di vantaggio sulle tre quarte, lo stesso Lecce, il Brescia e l'Atalanta, e sei sul Ravenna, settimo. Questo il brillante bilancio del Toro dopo la quinta giornata di ritorno. Ed e importante, peri granata, aver consolidato il terzo posto alla vigilia di due trasferte consecutivi;, a Verona con il Chievo e a Marassi con il Genoa. Due partiteverità per il futuro del Toro che sta ritrovando tutto l'organico in vista dello sprint di primavera, quando avrà più risorse, tecniche e tisiche, potrà garantirsi un posto in serie A. Quello con il Lecce era uno dei tanti spareggi-promozione. Un confronto diretto che il Toro doveva assolutamente far suo. L'obbligo di vincere e la carica del pubblico creavano qualche problema, come l'affanno e la voglia di strafare, a scapito della precisione. La manovra era resa macchinosa anche perché la formazione del Toro, a trazione anteriore, doveva registrare alcuni meccanismi attorno al suo perno, Brambilla. La squadra di Sonetti, ben pilotata dal ''principe'' Giannini, teneva testa al Toro per mezz'ora, imbrigliando il tridente in una fitta rete difensiva e cercando di colpire di rimessa. Per evitare questo rischio, il Toro cercava di non sbilanciarsi troppo in avanti. I portatori di palla Brambilla e Scarchilli avevano difficoltà a trovare varchi per i lanci in profondità. Anche le fasce laterali erano ben presidiate dal Lecce. Era difficile l'aggiramento sia per Lentini sulla sinistra che per Tricarico sulla destra. Il gioco appariva come bloccato sul centrocampo, e senza sbocchi sull'uno e sull'altro fronte. La difesa torinista faceva buona guardia davanti a Bucci. Un velleitario colpo di testa di Artistico, a lato, interrompeva il monotono ping-pong al 17'. Ed era il segnale della svolta. Improvvisamente, il Toro si scioglieva e da una discesa di Lentini scaturiva la prima parata di Lorieri, su tiro di Ferrante. Ma il brivido più grosso era per Bucci al 25'. Giannini, ben servito da un assist di Stellone, centrava l'esterno del montante. Lo scampato pericolo scuoteva il Toro che si rovesciava nella metà campo leccese e veniva premiato dal gol. Una bella discesa di Tricarico fruttava un corner. Batteva Brambilla e, in mischia, Zamboni ''abbracciava'' Lentini, affondandolo in piena area, (Cardella fischiava il rigore. L'infallibile cecchino Ferrante portava in vantaggio il Toro (32'). Tra Sonetti e Mondonico c'era uno scambio di opinioni, divergenti sul penalty. E in campo, i granata prendevano in pugno le redini della gara. Nella ripresa cresceva il Toro, soprattutto Artistico, affamato di gol. Al 7', su un invitante pallonetto di Scarchilli, Ciccio-gol colpiva al volo e raddoppiava. Protestavano i pugliesi per un presunto fuori gioco ma il segnalinee correva verso centrocampo inducendo Cardella a convalidare il punto. Sul 2-0 Mondo faceva rifiatare Ferrante, leggermente acciaccato, e inseriva Asta che imprimeva un cambio di marcia alle offensive. Al 14' Artistico concedeva il bis, ancora al volo di destro, da pochi passi, su appoggio di testa di Bonomi, servito sempre di testa da Lentini. Ormai al sicuro, il Toro allentava la pressione e ne approfittava il Lecce per ridurre le distanze. Un fallo di Bonomi su Campolonghi veniva punito con il rigore che Casale metteva a segno al 14'. Mancava mezzora alla fine, e il Toro capiva che doveva nuovamente rimboccarsi le maniche per evitare altri guai e costruiva una serie di palle-gol, tutte fallite di un soffio. La prima con Artistico che, smarcato da Tricarico, esplodeva un fendente che Lorieri respingeva con i pugni. Su un improvviso affondo di Stellone, Sassarini sventava in extremis un gol fatto Ma era il Toro a dilagare. Asta aveva due grosse opportunità per far poker ma le falliva per sfortuna e imprecisione. Il pubblico lo applaudiva lo stesso, per la sua generosità. ''Tutti a Verona'', cantavano in curva Maratona. Ora la serie A e davvero più vicina.