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Bentegodi
07/03/1999
h.15.00
CHIEVO - TORINO 0-2 (0-0)
Chievo
: Roma, Pivotto, Franchi, D'Anna, Lanna, Frezza (all'85' Chiopris Gori), Zanchetta (al 70'Lombardini), Passoni, Franceschini, Veronese, De Cesaer . A disposizione: Gianello, Santin, Guerra, Giusti, Sulcis. All.: Miani-Balestro.
Torino: Bucci, Fattori, Bonomi, Maltagliati, Sassarini (al 91' Cudini), Tricarico, Brambilla, Scarchilli, Lentini (al 65' Parente), Ferrante (al 79' Asta), Artistico. A disposizione: Casazza, Comotto, Ficcadenti, Scienza. All.: Mondonico.
Arbitro: Cardella di Torre del Greco.
Reti: Ferrante 71', Artistico 75'.
Spettatori: 4.708 di cui 1.771 abbonati e 2.937 paganti.
Note: Ammoniti Bucci, Tricarico, Scarchilli, Lentini, Pivotto e Frezza.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica dell'8 febbraio 1999]
Con un incastro perfetto di combinazioni e coincidenze, di meriti e fortune, il Torino ha vinto una partita ma forse (e soprattutto) un intero campionato, scavando un profondo territorio vuoto fra sè e gli inseguitori: adesso i granata, con Verona e Treviso, sono lontani e felici, ammirano la frenata collettiva degli inseguitori e contano i sette punti di vantaggio sulla quinta posizione, già navigano su rotte da serie A. Il Toro ha segnato definitivamente il destino del suo campionato con il successo in casa del Chievo, il terzo di fila e il secondo consecutivo lontano dal Delle Alpi (una volta c'era il mal di trasferta, Mondonico ha guarito pure quello), che ha esaltato i duemila tifosi arrivati fin qui, e tornati con già molta voglia di futuro. E' stata la domenica giusta, e dunque anche una domenica molto fortunata. Infatti il Toro se n'è impadronito dopo un'ora di routine, di attacchi continui ma non insistenti, di sterile e monotona iniziativa. Poi il Chievo - partito con l'obiettivo dello zero a zero, e mai capace di superare la scelta del basso profilo - ha preso confidenza con una partita che stava finendo, o che sembrava potesse finire senza nemmeno il riflesso di un'emozione. I veronesi si sono sciolti, hanno allentato la concentrazione della difesa (una difesa insistita, passiva, collosa ma comunque efficace) magari fidandosi del calo del Toro e invece la partita si è ribaltata proprio lì, in cinque minuti e con due episodi piuttosto casuali. Poco prima della mezz'ora della ripresa (e dopo che Mondonico aveva sostituito Lentini con Parente: mossa azzeccata), Scarchilli ha raggiunto Ferrante in area, il centravanti s'è girato usando il sinistro per produrre il suo primo tiro in porta, la palla è schizzata sui glutei di Frezza (colpo di fortuna, appunto) e ha spiazzato il portiere Roma. Poco dopo la mezz'ora, Artistico ha mollato una sassata su punizione da 25 metri, il pallone ha picchiato sotto la traversa e poi sul prato, appena oltre la linea di porta (l'arbitro ha avuto un esile dubbio, poi ha assegnato il gol), sigillando quel 2-0 contro cui il Chievo non ha più avuto la forza di ribellarsi. Prima dei due gol, da ricordare non c' è stato nulla: attacchi granata e difese veronesi, ma senza sugo. Ma certe volte i campionati scoprono la loro faccia proprio in momenti così, poco esaltanti ma molto significativi. "Noi stiamo scalando una montagna, vediamo quasi la vetta. Ma se ci fermiamo ci mettiamo un attimo a rotolare giù", ammonisce Mondonico. Ma la gente non vede più trabocchetti, conta i punti e batte il tempo: ieri ci sono stati canti da serie A, per niente stonati e davvero molto difficili da zittire.