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Adriatico
11/04/1999
h.16.00
PESCARA - TORINO 2-1 (1-1)
Pescara
: Bordoni, Rachini, Chionna, Zanutta, Lambertini, Baldi (al 52' Cannarsa), Gelsi, Terracenere, Sullo (al 64' Palumbo), Luiso (al 76' Pisano), Esposito. A disposizione: Castellazzi, Cicconi, Melosi, Ruznic. All.: De Canio.
Torino: Bucci (al 60' Pastine), Bonomi, Fattori, Maltagliati, Cudini, Asta, Scienza (all'89' Sommese), Scarchilli, Lentini, Ferrante (all'82' Sanna), Artistico. A disposizione: Minotti, Tricarico, Crippa, Parente. All.: Mondonico.
Arbitro: Strazzera di Trapani.
Reti: Luiso 2' (P), Ferrante 43' (T), Esposito 88' (P)
Spettatori: 7.857 di cui 1.169 abbonati e 6.688 paganti.
Note: Ammoniti Gelsi, Zanutta, Artistico e Luiso.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 12 aprile 1999]
In un colpo solo il Torino ha perso un sacco di cose, a cominciare da questa partita che risucchia i granata in vortici pericolosi di classifica e che invece restituisce speranze al Pescara: tre punti di distanza dal quarto posto sono un soffio, vale la pena sognare. E poi il Toro ha perduto molta credibilità, sprofondando in una domenica completamente sbagliata e penosa nella sua interpretazione, consegnando al Pescara un successo che gli abruzzesi hanno accettato come regalo, prima ancora che inseguirlo come premio. Un risultato del genere - accoppiato al pareggio di otto giorni prima col Monza - toglierà ai granata parecchie certezze, perché il vantaggio sugli inseguitori è diventato sottile come un filetto di sogliola. Infine, il Toro ha perduto pure il suo portiere, Bucci, che in un'uscita al quarto d'ora della ripresa ha sì anticipato Luiso, ma ne è venuto fuori con parecchi danni: un profondo taglio alla testa e soprattutto la frattura del quarto metacarpo della mano destra. Per Bucci - che a dicembre s'era rotto pure l'altra mano - il campionato è finito. L'incidente del portiere ha in qualche modo favorito la vittoria del Pescara, perché il gol del definitivo 2-1 (a tre minuti dalla fine) è arrivato grazie a un'uscita a farfalle della riserva Pastine, che ha cercato invano la palla su un cross da destra di Rachini, pervenuto invece sul liberisissimo piede sinistro di Esposito. Pastine ha lamentato la spinta di un avversario, francamente non notata da nessun altro, e in cambio delle proteste ha ricevuto soltanto un' ammonizione. Ma non è stato un caso a far vincere il Pescara, perché gli abruzzesi hanno annusato il successo per tutta la partita, fin dall' immediato gol di Luiso dopo tre minuti. Il Toro è stato dignitoso soltanto per una parte del primo tempo, quando ha cercato la rimonta con un certo spirito, ma anche correndo diversi rischi (traversa di Gelsi, errore di Baldi, due rigori reclamati da Luiso). Ma dopo il pareggio di Ferrante, che ha approfittato di testa di un liscio di Zanutta, i granata sono scomparsi, non offrendo altro che la presunzione di Artistico e Scarchilli e l'inconsistenza di Scienza. Lentini è stato costretto a fare il terzino, la squadra tutta ha atteso con passività il pareggio pensando anche alla non eccezionale spinta del Pescara, ma è stata punita proprio alla fine, e con giustizia. Mondonico - in tribuna per squalifica - potrà dimostrare che le sue preoccupazioni non sono soltanto scaramantica prudenza.