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Delle Alpi
01/05/1999
h.16.00
TORINO - NAPOLI 3-2 (2-1)
Torino
: Pastine, Bonomi, Fattori, Maltagliati, Asta (all'80' Sommese), Tricarico (al 72' Artistico), Scienza, Scarchilli, Sassarini (al 66' Cudini), Ferrante, Lentini. A disposizione: Casazza, Crippa, Sanna, Brambilla. All.: Mondonico.
Napoli: Mondini, Daino (al 34' Malafronte), Lopez, Nielsen, Mora, Turrini (al 56' Mezzanotti), Magoni, Altomare (al 63' Rossitto), Esposito, Shalimov, Schwoch. A disposizione: Coppola, Pesaresi, Sbrizzo, Murgita. All.: Ulivieri.
Arbitro: Dagnello di Trieste.
Reti: Shalimov 2' (N), Bonomi 35' (T), Ferrante 39', 93' (T), Esposito 70' (N).
Spettatori: 25.952 di cui 10.713 abbonati e 15.239 paganti per un incasso di 405.695.000 lire.
Note: Ammoniti Bonomi, Artistico, Lentini, Daino ed Esposito per scorrettezze, Mondini per comportamento non regolamentare. Espulso al 55' Nielsen per aver colpito a gioco fermo Tricarico. Calci d'angolo 8-7 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 3 maggio 1999]
Alla fine di questa partita instabile come un dondolo, il Napoli casca per terra e forse non si rialzerà più: il Toro l'ha fatto rotolare all'ultimo minuto di un pomeriggio impazzito, ma la squadra di Ulivieristavolta ha beccato soltanto l'ultima spinta, le gambe le aveva già piegate da una vita. Quel che l' allenatore racconta ("sei vittorie e ce la possiamo ancora fare") è soltanto una specie di dovere, una carta velina per nascondere il fallimento: "Se non altro, è una questione di professionalità: se vedessi la squadra mollare dovrei dare le dimissioni", ma sarebbe soltanto l'anticipo di un divorzio già scritto, la fine balorda di un matrimonio mai consumato. Ulivieri ne ha dette parecchie pure contro l'arbitro, ed è stato espulso (dopo l'ultimo gol granata, mentre Juliano era stato cacciato nell'intervallo) per la settimana volta: l'unico record del Napoli, che ieri ha reagito chiedendo alla Figc di aprire un' indagine contro Dagnello, accusato per l'espulsione di Nielsen, per quella evitata ad Artistico e per certi dubbi sui due gol di Ferrante. Ferlaino ha protestato di brutto con l'arbitro nell' intervallo, a bordo campo. Invece il Torino ha navigato dentro la sua giornata speciale con uno spirito inquieto e tormentato, a volte spinto da stimoli superiori (questi sono i giorni delle celebrazioni di Superga, difficile restare insensibili) e a volte rallentato da paure gigantesche, spaventose. Il gol del 3-2, però, è una specie di sintesi suprema del tutto: l'ha segnato Ferrante (che era zoppo e stava in campo con chissà quali forze) al terzo minuto di recupero, buttandosi a peso morto su un cross di Sommese e poi stramazzando a terra e non alzandosi più se non - diverso tempo più tardi - per partecipare all' abbraccio caldo che lo stadio ha dedicato alla sua squadra, e fors'anche a quell' altra che non c'è più. La partita è stata di tutti, ora del Toro ora del Napoli. In gol dopo tre minuti con Shalimov, gli azzurri hanno comandato per una buona mezz'ora, prima che Lentini inventasse due assist al bacio per la testa di Bonomi e il piede sinistro di Ferrante: due gol in tre minuti, primo ribaltone. I granata hanno dato l'impressione di poter dilagare (palo di Sassarini, errori grandi così di Asta e Lentini, espulsione di Nilsen per un pugno a Tricarico), e invece il Napoli ha pareggiato con una punizione maradoniana di Esposito e ha dominato in dieci contro undici. Poi è arrivato Ferrante, che ha fatto pace con il cielo e condotto il Toro a un solo punto dal Verona.