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Dall'Ara
28/08/1999
h.20.30
BOLOGNA - TORINO 0-0
Bologna
: Pagliuca, Paramatti, Bia, Boselli (al 21' Paganin), Tarantino (all'81' Eriberto), Nervo, Ingesson, Marocchi (al 76' Zé Elias), Binotto, Signori, Ventola. A disposizione: Ferrari, Falcone, Sanchez, Lucic. All.: Buso.
Torino: Bucci, Bonomi, Diawara, Cruz, Mendez, Asta, Brambilla, Scarchilli, Coco, Ferrante (al 56' Artistico), Lentini (al 65' Ivic, al 73' Cudini). A disposizione: Pastine, Tricarico, Ficcadenti, Sanna. All.: Mondonico.
Arbitro: Pellegrino di Barcellona Pozzo di Gotto.
Reti: -
Spettatori: 30.391 di cui 22.842 abbonati e 7.549 paganti.
Note: Ammoniti Ventola, Coco, Cruz, Mendez, Bonomi e Artistico. Espulso Mendez al 71' per doppia ammonizione. Angoli 6-4 per il Bologna, recupero 2' pt, 4' st.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 30 agosto 1999]
Un gran parlare di calcio spettacolo e si comincia con uno 0-0 a Bologna. Bell'inizio di campionato. Ma al Toro il pareggio che inaugura la sua quarta vita in serie A va benissimo, l'ha strappato con i denti in un primo tempo di esplosive incursioni del Bologna, l'ha difeso con metodo persino in dieci quando Mendez è stato espulso e mancava più di un quarto d'ora. E' stata la recita che attendevamo. Incartare il Bologna, che fa un grande movimento con i tre davanti riuscirà facile a pochi, sembra di rivedere con Buso, all'esordio a 30 anni, l'edizione dell'anno di Ulivieri: Mondonico doveva adottare una contromossa per assottigliare il rischio. Arretrava Diawara in marcatura su Ventola, la difesa si arricchiva di un uomo, il modulo si trasformava alla prima uscita ma soltanto uno sprovveduto avrebbe mantenuto i tre difensori per coerenza: sarebbe stato un suicidio e il Toro ha troppi problemi in attacco per aggiungerne in difesa. Diawara-Cruz, l'inedita coppia centrale, ha comunque faticato parecchio per contenere Ventola: problemi di intesa, di tempi, di abitudini, anche se Diawara è poi uscito alla distanza. Nel caso del brasiliano si è aggiunto il dolore alla caviglia sinistra, per cui correva in avvio come se si muovesse sulle uova, e calciava senza la solita forza. Proprio in mezzo si aprivano i buchi per gli incursori bolognesi e il Toro rischiava la sconfitta nei primi venti minuti: ad ogni palla persa a centrocampo scattava la fiondata rossoblu e affondava. Bucci salvava al 9' sul diagonale di Binotto da sinistra e Mendez respingeva sulla linea la conclusione di Nervo; al 12' e al 13' fuggiva Ventola a Diawara, che deve ricordarsi di quando giocava stopper, e sempre Bucci si opponeva ai tiri ravvicinatissimi. Questo Ventola, lontano dall'Inter e dalle notti di Milano, ha ritrovato la verve, una constatazione che sull'altro fronte non si poteva fare per Ferrante. Tenuto stretto da Boselli e, dopo l'infortunio, da Paganin, il cannoniere della B ha capito che adesso è altra aria, soprattutto non ha alle spalle un Toro che pompi palloni in area come l'anno scorso: il poveretto ha visto solcare il cielo di rari razzi spediti da Bonomi e talvolta da Lentini, roba che, per arraffarla, ci sarebbe voluta la scala dei pompieri o lo scatto di Maurice Greene. Ferrante non aveva l'una e non è l'altro, Mondonico l'ha sostituito nella ripresa con Artistico che almeno ha stazza e cattiveria per trattenere qualche pallone in più e far respirare la squadra: insomma quanto si poteva temere di Ferrante in serie A lo si è visto alla prima partita, dalla seconda con il Venezia dovrà esibire un repertorio più esaltante. Come Asta, frenato dall'esordio, come Coco, inspiegabile nelle sue dimenticanze. Era paradossale che i granata, neopromossi e in trasferta rischiassero sui contropiede, tagliati dalla velocità d'intendere di Signori, trequartista alla Zidane, e dalle fughe di Binotto, frenate alla distanza da Bonomi. Alla punizione di Cruz, miracolosamente acchiappata da Pagliuca, al 17', il Bologna impallidiva: dunque il Toro delle punture di spillo aveva nei calci da fermo la sua arma e poteva far male. Nel gioco i granata manovravano di più e meglio, gli emiliani fiammeggiavano dalle fasce, escluso Nervo, un caro ospite nel match. Ritmo accettabile, troppe imprecisioni nei tocchi, alcune letali per il Toro quando favorivano il ripartire dei bolognesi. Ventola reclamava il rigore per un vistoso contatto in area con Cruz e Bucci, che l'arbitro Pellegrino giudicava all'inglese più che alla siciliana, dando la colpa all'attaccante. Idem su una strattonata a Signori, sublime provocatore. Il Toro era però troppo aggressivo e scomposto negli interventi, infilava le ammonizioni come perle di un collier. Mendez pagava per tutti nella ripresa per la doppia ammonizione: nell'occasione Signori esagerava il contatto (e accendeva un litigio con Mondonico), ma che ingenuo l'uruguayano ad abbatterlo a centrocampo, con un cartellino giallo già sulle spalle. Neppure con quattro punte il Bologna passava: aveva un'occasione con Marocchi, ma Cruz respingeva il debole tiro a porta vuota. Ora per il Toro il ghiaccio è rotto.