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Sant'Elia
02/10/1999
h.15.00
CAGLIARI - TORINO 1-1 (1-0)
Cagliari
: Scarpi, Lopez, Grassadonia, Villa, Ametrano, Beretta, De Patre, Macellari, Oliveira, Mboma (al 60' Corradi), Morfeo (al 46' Modesto). A disposizione: Franzone, Cavezzi, Conti, Diliso, Suazo.All.: Ulivieri.
Torino: Bucci, Bonomi, Cruz, Diawara (all'85' Cudini), Asta (al 45' Silenzi), Mendez, Pecchia, Scarchilli, Coco, Ferrante, Sommese (al 74' Tricarico). A disposizione: Pastine, Lantz, Edman, Brambilla. All.: Mondonico.
Arbitro: Paparesta di Bari.
Reti: Mboma 7' (C), Ferrante 51' rig. (T).
Spettatori: 16.689 di cui 12.666 abbonati e 4.023 paganti.
Note: Ammoniti De Patre, Ferrante, Bonomi, Diawara, Grassadonia, Pecchia e Coco. Espulsi Pecchia al 44' per doppia ammonizione, Grassadonia al 45' per doppia ammonizione e Villa all'87' per proteste. Calci d'angolo 8-3 per il Torino, recupero 3' pt, 3' st.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 3 ottobre 1999]
Un punto pesante, anche se i rimpianti non mancano. Tre espulsi, sette ammoniti, un rigore discusso. E' questo il bilancio dell'aspra sfida tra Toro a Cagliari. Il pareggio va accettato in virtù dell'avvio disastroso dei granata, salvati da Bucci su Mboma e Macellari, e poi trafitti dal pivot camerunense, ispirato da Morfeo, nel giro di otto minuti scarsi. Una difesa lunga e larga al tempo stesso, con Cruz, Bonomi e Diawara in chiara difficoltà a contenere la velocità e la fantasia di Mboma, Oliveira e Morfeo, aveva permesso al tridente cagliaritano di pungere. Non al punto, però, di matare il Toro che era sì, acefalo, ma ricavava energie sufficienti per aggredire, sia pure in modo confuso, gli avversari. A centrocampo, Mendez soffriva Morfeo. Scarchilli e Pecchia non offrivano alle manovre quel tasso tecnico che, di solito, sanno alimenatare, quando, almeno, è il Toro ad assumere l'iniziativa. Asta aveva problemi con Macellari, così come li avevano Sommese con Lopez, Ferrante con Villa e Grassadonia. Una pressione sterile, quella del Toro, costretto, a sua volta, a guardarsi dalle dalle incursioni di Ametrano, all'esordio in campionato. L'ex juventino, che con Tabarez non aveva spazio, cercava di ricambiare la fiducia di Renzo Ulivieri con un impegno feroce, frustrato però dalle chiusure e dalle ripartenze di Coco. Nel Cagliari non si avvertiva più di tanto l'assenza di O'Neill e quando la situazione, allo scadere del primo tempo, sembrava precipitare in virtù dell'espulsione di Pecchia (fallo inutile a metà campo, secondo giallo), anche Grassadonia cadeva nella stessa tagliola. Ripristinata la parità numerica, Emiliano Mondonico inseriva Silenzi al posto di Asta, aumentando il peso dell'attacco. Una mossa intelligente, che conferiva alla squadra un assetto più razionale. Dopo l'intervallo, Ulivieri dava incredibilmente una mano al rivale, togliendo Morfeo per inserire Modesto e affidargli Silenzi. Senza Morfeo, il rifinitore che Mondonico aveva plasmato a Bergamo e voluto a Torino, si spegneva la luce. Silenzi, al debutto stagionale in campionato, aggiungeva potenza a un reparto troppo leggero e, con i suoi stacchi imperiosi, consentiva a Ferrante e Sommese di muoversi meglio. Proprio un cross di Sommese, intercettato con la mano da Macellari, procurava il rigore decisivo (7'). Macellari aveva alzato il braccio più per istinto che volontariamente, e non è che, per la verità, fosse molto distante dal rivale: sta di fatto che Paparesta, almeno lui, non aveva dubbi. Tumultuose, ma sterili, le proteste del Cagliari. Ferrante tirava sulla destra del portiere, esattamente come contro l'Inter, angolando un po' di più il tiro. Scarpi, a differenza di Peruzzi, riusciva soltanto a deviare il pallone. In dieci contro dieci, il Toro cresceva di tono e capiva di poter anche vincere la partita. Su un cross di Sommese, Ferrante, ostacolato alle spalle, girava fuori bersaglio. L'occasione più nitida, anche se tutt'altro che facile, capitava a Silenzi (21'). Il gigante, stimolato da un assist di Ferrante, angolava troppo il diangonale. Ci riprovava Ferrante, che reclamava un rigore per un contrasto veniale di Villa in area, ricavandone un giallo per simulazione. Sollecitato dai cori della curva Nord, dove si annidavano i contestatori di Cellino e Ulivieri, il Cagliari si scuoteva. E al 42' sull'ennesima parabola di Macellari, Corradi saltava oltre Bonomi e, di testa, schiacciava di poco a lato. Paparesta, figlio d'arte ma ancora acerbo, astraeva per la terza volta il cartellino rosso, cacciando anche Villa. C'era ancora un salvataggio di Scarpi su Ferrante e, su una respinta di Silenzi, trasformatosi in stopper, si chiudeva una partita né brutta né bella, con un pareggio che non brucia il Cagliari e sblocca il Toro, dopo due ko di fila.