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Delle Alpi
24/10/1999
h.20.30
TORINO - ROMA 1-1 (1-0)
Torino
: Bucci, Bonomi, Cruz, Diawara, Mendez, Pecchia (al 20' Maltagliati), Scarchilli, Coco, Sommese (all'84' Tricarico), Ferrante, Ivic (al 59' Silenzi). A disposizione: Pastine, Galante, Brambilla, Lentini. All.: Mondonico.
Roma: Antonioli, Rinaldi, Zago, Aldair, Candela, Tommasi, Aleinitchev (al 27' Fabio Junior), Assunçao, Di Francesco, Totti, Montella. A disposizione: Lupatelli, Mangone, Zanetti, Gurenko, Blasi, Choutos. All.: Capello.
Arbitro: Racalbuto di Gallarate.
Reti: Scarchilli 21' (T), Di Francesco 55' (R).
Spettatori: 19.508 di cui 13.233 abbonati e 6.275 paganti per un incasso di 209.570.000 lire.
Note: Ammoniti Sommese, Di Francesco, Ivic, Rinaldi, Bonomi, Scarchilli e Diawara. Espulso al 94' Diawara. Angoli 7-7, recupero 3' pt, 4' st. Leggero infortunio all'arbitro Racalbuto al'80' il quale, scivolando, s'è procurato un dolore alla schiena. Il direttore di gara nell'occasione si è fatto assistere dallo staff medico del Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 25 ottobre 1999]
A ridosso delle grandi ora c'è meritatamente anche il Torino, che potrebbe essere più su, addirittura quinto, se avesse mantenuto, come poteva, il vantaggio sulla Roma, ma che non deve indignarsi del pareggio: l'1-1 rispecchia abbastanza fedelmente l'andamento della partita e le occasioni che sono state create. Certo, rimane a Mondonico il rammarico per un gol preso su punizione e colpo di testa di Di Francesco, con la difesa granata al bar, e il rimpianto, soprattutto, per l'espulsione di Diawara, il migliore in campo, nei minuti di recupero. Gli mancherà, sabato, contro Batistuta. Al Torino, paradossalmente, ha fatto gioco l'infortunio di Pecchia, al 20', in uno scontro a terra con Totti. Mondonico ha dovuto scombinare l'ordine del centrocampo, ha immesso Maltagliati in difesa e ha spostato Diawara a centrocampo. Sono bastati pochi secondi di caos, e Diawara ha fatto quanto nessuno dei granata aveva provato fin lì: è partito dritto verso la porta con l'intenzione di saltare l'avversario, ha puntato in velocità Aldair, l'ha superato entrando in area e ha crossato basso; tra uno stinco e l'altro, la palla è arrivata a Scarchilli, bravo ad ammaestrarla e metterla in porta. Un'azione di sconfinata e quasi primordiale semplicità. Forse è per questo che, nel calcio degli strateghi, se ne vedono sempre meno. Che ci sia riuscito Diawara e mai Sommese, un'ala di ruolo, è stato uno dei limiti del Torino nel primo tempo. Il ragazzo deve aver provato le urla di Mondonico nello spogliatoio se nella ripresa si è proiettato sul match con l'ardore dell'età, inventando la migliore azione dei granata: cross per Ferrante, grande conclusione al volo e risposta degna di Antonioli. Tutto al 26'. Dopo l'1-0, Capello ha impiegato pochi minuti per capire gli effetti destabilizzanti di un cavallone come Diawara a centrocampo. Ha immesso una terza punta, Fabio Junior, il brasiliano che gioca come un estone, e l'afro-granata se n'è tornato in marcatura, questa volta su Totti, che se n'è uscito dal match con lo buone e le cattive. La Roma, senza la spinta di Candela e non avendo Cafu, si è imbottigliata. Di Francesco ha goduto delle due occasioni più prelibate, una dopo 5 minuti, lisciata a pochi passi dalla porta, la seconda al 39' con un tiro parato a terra da Bucci. Totti, intanto, veniva massaggiato da Bonomi e poi da Diawara, così esauriva in fretta la gioia del rientro; persino le punizioni gli riuscivano con l'alzo sballato. Molto bloccati i giallorossi, quasi fermi i granata in attacco, gli uni e gli altri con limitata inventiva, il primo tempo si riduceva a un mischione che favoriva la squadra con meno tecnica, il Toro. Il centrocampo era robusto e combattivo, chi perdeva il pallone era spesso il primo a immolarsi nel recupero. Coco veniva ignorato, quasi si allenasse in un'altra città, e se ne sprecava la propulsione. La ripresa si apriva con la soiprendente inclinazione di Racalbuto a non disturbare il gioco della Roma. Sta di fatto che dalla miriade di punizioni sparse in ogni zona del campo, la Roma arrivava al gol con la limpida deviazione di Di Francesco, certo più reattivo dei difensori che lo fronteggiavano. Mondonico finalmente si liberava dell'inconsistenza barocca di lvic e con Silenzi c'era più concretezza. Le palle spizzicate dal prezioso pivot granata imbarazzavano i difensori brasiliani della Roma, ma Ferrante arrivava soltanto a sfiorarle. La Roma invece concludeva pericolosamente con Fabio Junior (alto) e con Tommasi, sul cui tiro Bucci si proiettava in volo. C'era il tempo per l'espulsione di Diawara, doppio cartellino per proteste. Una leggerezza, quella del senegalese: ma se si adottasse la stessa severità con gli arbitri, quante volte vedremmo ancora Racalbuto?